Forse Soli Nell'universo || Faster

elicottero

Andrea

-e anche l'ultimo giorno è arrivato - disse Andrea,mentre arrivammo alla stazione.

Oggi eravamo partiti più tardi ,e quindi per le cinque saremmo giunti nelle zone vicino Roma,per sostare una notte in un bed & breakfast .
Arrivati alla stazione,camminammo per circa venti minuti e giungemmo all'hotel.
-ma che razza di posto è questo? Sembriamo in mezzo alla foresta - commentò Viola,guardandosi intorno.
La scritta neon mezza sgualcita dell'hotel non sembrava essere troppo promettente, d'altronde saremmo dovuti rimanere solamente uma notte lì.
In realtà sapevo perfettamente dov'eravamo,o meglio ,sapevo di un posto nelle mie vicinanze ... Che era proprio quello in cui porterò Viola.

Entrammo alla reception,e suonai il campanellino .
-una stanza per tre -dissi velocemente al ragazzo che ci si presentò difronte poco dopo .
In modo burbero ,ci pose la nostra chiave ,ed io pagai senza esitare .
Salimmo le scale ,fino a giungere al secondo piano .
Introdussi la chiave nella serratura e girai il pomello della porta ,per poi accendere la luce.

Un letto matrimoniale e uno ad una piazza.
-voi in quello matrimoniale- disse Marco ,per poi buttarsi senza un minimo ritegno sul suo letto.
-porca vacca ,i materassi sono di ferro - sussultò.
Mi sedetti su uno dei materassi , duro come i mattoni ,e Viola fece lo stesso al mio fianco .
-bene ,io mi faccio una bella dormita - commentò Marco .
-ma sono le cinque - dissi io .
-siamo in un fottuto bed & breakfast,non abbiamo la cena alle sette- disse lui ,per poi girarsi dall'altro lato,dandoci le spalle.
-non svegliatemi- disse lui .

Io e Viola ci guardammo trattenendo a stento le risate,ma in realtà aveva ancora poco da ridere, perché avevo in mente una bellissima cosa per la sua scommessa persa.
Lei si stese sul  letto al mio fianco ,io le accarezzai i capelli ,e quando udii il respiro di Marco appesantirsi,capii subito che era già calato in un sonno profondo.

Mi stesi sopra a Viola,che prese la catenina al mio collo ,facendola roteare davanti ai suoi occhi.
Dovevo trattenermi , Marco era ancora nella stanza .
-Devi ancora pagare per la scommessa persa- sibilai al suo orecchio,e la vidi rabbrividire.
-e cosa dovrei fare?-
-Vieni con me-
Mi alzai ,prendendola per il braccio ,e uscimmo dall'hotel,per poi incamminarci verso una collina ripida.
-Andrea ma che stiamo a fare qui?non sappiamo nemmeno dove siamo,e se ci perdiamo ?ma il telefono prende...?-

Roteai gli occhi al cielo.
-ecco perché Marco arriva sempre di cattivo umore la mattina a scuola-
-ma André -
-rilassati-
Camminammo per una quindicina di minuti fino a giungere alla vista mozzafiato da lassù.
-che dovremmo fare ora?-
Trovai proprio il punto a me interessato poco lontano.
-lo vedrai ben presto,ma chiudi gli occhi -
-Andrea , per favore non farmi morire -
Sogghignai divertito alle sue parole.

Viola

L'ansia prese a farsi strada dentro di me ,quando il ragazzo mi disse di chiudere gli occhi ,poi mi prese in braccio.
Con la testa premuta contro il suo petto , potei udire solo lui bonfonchiare con una voce sconosciuta.
Poco dopo , lo sentì salire da qualche parte,e il mio cuore perse un battito.
-bene,io ti metto giù,ma non aprire gli occhi-
-Andrea dove stiamo andando?-
-un attimo di pazienza Viola,mica ti taglio la testa- rise lui .

Poco dopo , sentii la superficie ai miei piedi barcollare,e per poco non caddii .
Andrea mi sorresse ,e solo quando aprii gli occhi,capii tutto.
Eravamo su un elicottero.
-Andrea cosa facciamo-
Quando raggiungemmo l'altezza massima in cielo ,però l'elicottero si fermò.
-Oddio ,non stiamo cadendo,ANDREA!-
Lui mi posò una mano sulla bocca per zittirmi ,ridendo come un pazzo.

-Non facciamo nulla, solo...-
Il portone dietro si aprii ,e quando notai l'altezza, sbiancai.
-paracadutismo-

Maledetta io .
Non pensavo la prendesse così sul serio la storia del "te la faccio pagare ".
-Andrea,io non mi butto da qua sopra ,e tu sei un pazzo sgravato.-
Un signore mi indossò lo zaino dietro ,con il paracadute.
-Devi affrontare le tue paure -
-Andrea-
-Se ti butti tu ,mi butto anche io , Viola...stai tranquilla -
-e se cadiamo ?-
-non cadiamo -
-Andrea ma io ...-
Non feci a tempo a finire,che mi diede una spinta e cadii dall'elicottero.
-ANDREAAA!- urlai con tutto il fiato possibile .
Iniziai a precipitare.
Da lì a lì sarei potuta morire.

Pensa Viola,pensa ... dove si trova questo maledetto pulsante per il paracadute.

Una presa ai fianchi,mi fece urlare ulteriormente,e la mia testa si scontrò contro il petto del ragazzo corvino , che premette un bottone alle bretelle del mio zaino , facendo aprire il mio paracadute.
Mi strinse a sé,e poi aprí anche il suo .
Ci tenemmo la mano .

-non ti piace la sensazione di cadere piano piano dal cielo ...-
Le sue parole mi cullarono ,e mi indussero a chiudere gli occhi .
Lui affondò le sue mani nei miei capelli .
-se si potesse fare più spesso lo farei sempre ...volare dà quel senso di leggerezza ,come se tutti i problemi volessero via ...-

Nonostante la mia paura per l'altezza,in quel momento mi sentii sicura ,e aprii gli occhi .
Le nuvole ci sfiorarono, e provai a toccarne una.
Il ragazzo rise al mio gesto.

-Hai mai pensato a quanto sarebbe bello poter vivere qui? Sulle nuvole, ammirare tutto il paesaggio sotto di noi-
-sarebbe davvero bello ,Viola-
Mi strinse al suo petto.
-certe volte dimenticare tutto è la cosa migliore,quando vuoi parlare con qualcuno di un argomento che lo indurrà  a soffrire e non vorresti mai fare uscire quelle parole dolorose dalla tua bocca,e aspettare l'ultimo minuto ti sembra la cosa migliore per poterlo fare...-

-cosa vorresti insinuare?-
-capirai Viola,capirai...-
Le nostre labbra si sovrapposero in un bacio lieve ,e poi atterrammo in mezzo ad un bosco .
L'elicottero scese a prenderci,e risalimmo, poi esso atterrò nuovamente sul colle .

Tutte le mie paure erano svanite.
Quando stavo con Andrea ,tutte le ansie che mi circondavano, sembravano sparire magicamente.
Proprio come quando ho superato la mia paura per le moto.