Vieni Da Me

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E ora cosa avrei dovuto fare?
Di certo non potevo dormire per strada.

Avrei dovuto provare a fare uno squillo ad Alice e dirle di aver cambiato idea.
Cammino nervosamente sull'uscio della porta.
Se avessi provato a suonare non sarei più uscita per un mese, anche perché mia mamma ha lavoro e disturbarla a mezzanotte emmezzo non è molto conveniente.

Provo a chiamare la mia amica, mentre faccio avanti ed indietro vicino al muretto di casa.
Non ricevo risposta.
Mi appoggio con la schiena alla porta di ingresso.
"escogita qualcosa..."
La seconda chance sarebbe provare a chiamare Marco,insomma, ho già dormito più volte a casa sua.
Provo a far uno squillo anche all'altro ragazzo ma non ricevo altrettanta risposta.
"eh ci credo col casino che ci sarà lì in sagra" penso fra me e me.
Lo stesso vale per Andrea, quindi non ci provo nemmeno.

L'ultima chance era quella di andare dinuovo in sagra a parlare di faccia al ragazzo, per chiedergli direttamente di poter dormire da lui.
Scrivo a mia mamma che sarei andata a dormire da Alice, dopodiché mi incammino sotto ai lampioni della strada per arrivare di nuovo in centro.
_

Appena giungo, la prima cosa che faccio è correre verso il tavolo dove io ed i ragazzi eravamo prima.
-Marco! -
Un ragazzo si gira, ma non era lui.
-scusa, sbagliato persona-.
Se Marco non era nella zona tavoli, doveva essere nella zona dove si ballava.
Il problema è che c'era un vasto ammasso di gente là in mezzo.
Trattengo il respiro e passo tra la folla.
Ad una certa sbatto addosso a qualcuno.
-Andre-
-Viò, ma non eri a casa tu? -
-ehm... -
Il ragazzo mi prende per un braccio e attraversiamo il cumolo di persone, fino ad arrivare ad un muretto dove mi fa sedere.
-ho dimenticato le chiavi di casa-
-e... -

-e ho provato a chiamare Alice per chiederle se potevo dormire da lei, ma non risponde, in più se provassi a suonare a mia mamma sarebbe furiosa, quindi stavo cercando Marco per chiedergli di dormire da lui -
-Marco ha bevuto come un indiano, adesso sta nel pub qua vicino-

-vi siete scambiati i ruoli? - dico ridacchiando.
-sei fortunata ad avermi trovato perché stavo nel turno al chiosco-
-ecco perché non eri anche tu lì -
-comunque vieni da me a dormire se vuoi -
-da te? -
Ero spesso a casa di Andrea, ma dormirci mi era capitato solo a sei anni.

-mh mh, che c'è di strano? -
Il mio viso si tinge un po' di rosso.
Ma cosa vuoi che accada con lui? Siete amici d'infanzia.
Accetto, anche perché non voglio dormire per strada stanotte.

-va bene -
-apposto - dice, per poi aiutarmi a scendere dal muretto e mettermi una mano su una spalla,mentre ci incamminiamo verso casa sua.
Casa mia e casa di Andrea distano circa una decina di minuti a piedi, ma in compenso in quei dieci minuti abbiamo parlato di tutte le nostre figuracce fatte da piccoli e le cose imbarazzati passate in compagnia.
-ti ricordi quella volta che ti ho buttato giù dallo scivolo dell'acquapark a Rimini? Ti fossi visto! -
-ho avuto un trauma infantile, da quando lo hai fatto ho iniziato a soffrire di vertigini - dice lui.

Scoppiamo a ridere insieme, ingiro per le strade.
Se fosse passata la polizia, avrebbe probabilmente pensato fossimo due drogati.
Arrivati in casa sua, lui accende Le luci.
-ma i tuoi genitori? -
-sono via per lavoro, ma poi tra due anni  comprerò una nuo.... -
Il ragazzo si blocca e lo fisso con le sopracciglia aggrottate.
-nulla -
-sarebbe il caso di andare a dormire -
Il suo tono si era fatto subito freddo e non ne capisco la motivazione.

-che hai? -
-nulla, sonno -
Annuisco.
-tu vai in camera mia, io sul divano -
-Andre possiamo dormire anche insieme -
Il ragazzo annuisce, poi saliamo al piano di sopra.
-ah, per il pigiama -.
Sorrido e afferro i suoi vestiti,mentre lui si dirige al bagno.
-se tocchi qualcosa sei nella merda - sono le ultime parole che sento uscire dalla sua bocca, prima che scompaia dalla porta.

"e se frugassi fra le tue cose Andre?"

Forse Soli Nell'universo || FasterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora