insicurezze

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⭐🌹🌹

Viola

Non riuscii più a vederci .
Eravamo troppo vicini .
Lo guardai ,soffermandosi sulla sua bocca,mentre lui mi posò un polpastrello sulla guancia, facendolo scorrere lentamente.
La mia testa girava.

-quanto hai bevuto...-sussurrò, per poi buttarmi sul suo letto e stendersi sopra di me.
Il mio respiro si fece affannato .
No,non puoi baciarlo , ti ha trattato male.
Mi imposi di evitare ogni contatto con lui.
-Andrea...-
-stai bene ?- disse ,vedendomi sussultare.
Annuii,ma mi provai a scansare da dove ero ora .
-non...non posso ,o meglio...non possiamo...- dissi.
Lui scoppiò a ridere.
-fare cosa ?-
Si tirò subito indietro ,e mi risedetti.
-la maglia ti sta troppo grande , questa è meglio - disse lui aprendo l'armadio,per pormene una.
Annuii ,e lo guardai sorridendo .
Tolsi la maglia presa precedentemente , rimanendo in reggiseno davanti a lui.

Mi girai per l'imbarazzo e lui lo notò.
-Dai Viò-
-che pervertito,non pensi mai ad altro- ribattei io ,mentre spiegazzavo tutta la sua maglietta.
-aspetta ,ferma -
Mi voltai a guardarlo.
-che hai qui -
Mi si piazzò dietro ,toccandomi la schiena con le sue mani calde.
Fece scivolare piano piano il suo polpastrello sul livido che mi aveva provocato quando mi aveva sbattuto contro la moto quella sera.

-non...volevo -disse .
Mi voltai a guardarlo,mentre lui mi esaminava il livido.
-non fa niente...-
Sussultai quando mi accarezzò la ferita.
-sono un codardo - si ripeté.
-non è colpa tua -
-si che è colpa mia ! Ti ho causato male fisico e morale ,ma nonostante tutto tu mi sei stata vicina, Viola.-
Abbassai le palpebre.
-mi sento una merda - disse , per poi arrivare  davanti a me .
Lo guardai con gli occhi lucidi ,e mi trovai contro ad una delle pareti della sua camera.

-Chiederti di perdonarmi sarebbe troppo poco-
Prese a far scorrere le sue mani lungo il mio petto ,per poi scorrere fino all'ombelico e giungere al bordo dei pantaloncini.
Tirai la testa all'indietro,e lui iniziò a baciarmi il collo.
Stavo provando imbarazzo per il mio stesso corpo ,per le piccole smagliature presenti sulle mie cosce.
Le accarezzò con la mano,sembravano invisibili ai suoi occhi.
Le mie gambe presero a tremare e i miei occhi a lacrimare.
Troppe sensazioni in un solo momento.
Che mi stava succedendo?

Si staccò immediatamente e affogò il suo sguardo nel mio ,per poi invitarmi a sedermi vicino a lui sul suo letto.
Lo vidi sospirare ,per poi prendere il diario e aprirlo.
Si portò alla bocca una sigaretta e fumò nervosamente,concedendosi  una pausa troppo lieve tra i vari tiri.
Aspirava il fumo come fosse ossigeno

-cosa...-
-voglio farti vedere - disse,per poi inserire la data del mio ritorno dalla Calabria di due anni prima come combinazione del lucchetto.
8 luglio .(08/07)
Era la combinazione che fece calare il lucchetto e fece aprire , finalmente il diario ai miei occhi.

Andrea

-Non trovo le parole
Sono da solo nella stanza
La soluzione è sputare la verità in faccia, ah
Provo a chiudere strofe
Ma sento l'aria che mi manca
E questo dolore è come un coltello nella pancia -

Sussurrò queste parole con tale dolcezza da farmi venire voglia di toglierle tutti i vestiti.
Voltò pagina per pagina con delicatezza estrema, sapeva quanto male mi faceva parlare di Michelle.

-Ogni pagina bianca è un inizio
Sto girando a vuoto in cerca di un punto fisso poi
Lasciare andare era diventato un vizio
Così ha perso importanza tutto ciò che mi hai scritto, oh
Ed ho inciso tra le righe cose che non posso dire
Non mi da non ricordare, ci tengono sulle spine
Tu che provi a darmi corda e comunque tutto crolla
E il tempo non rallenta, mi rincorre giù per quelle strade
Dove non trovo risposte
Sonno, troppo sonno, cosa faccio ora?-

La guardai dolcemente .
Sembrava di ghiaccio in quel momento.

Guardò gli altri testi,esaminandolo uno ad uno.
Stava provando a non piangere ,a farsi vedere forte .
Chiuse il diario , ditubante.
Era sconvolta.
-per me è difficile aprirmi.
Dalla morte di Michelle non riuscii più a parlare con qualcuno.
A tavola stavo zitto ,ero assente.
Lo stesso valeva per i ragazzi.
Con loro mi ero confidato ,ma non riuscivo a non pensare a lei...alla sua perdita.
Mi aveva ferito interiormente.
Mi aveva squartato in due.
Una volta pensai di buttarmi persino dalla finestra ,ma per fortuna Marco mi bloccò.
Dimostravo finti sorrisi,anche se non stavo chiaramente bene, ma nessuno era mai arrivato a fondo .
Mancava un semplice "come stai?" .
Quel come stai di proforma ,che si dice nei discorsi...solo che nessuno è veramente interessato a sapere se stai bene o stai male.
Ognuno è concentrato su sé stesso in questo mondo...tutti egoisti.
I miei non accennavano il discorso ,non volevano che stessi male, con loro non volevo parlare -
Aspirai il fumo avidamente, buttandoglielo in faccia distrattamente.

Vidi i suoi occhi inumidirsi e posò la sua testa sulla mia spalla.
-I miei giorni erano bianchi e grigi...
Poi sei arrivata tu.
Ho fatto di tutto....di tutto per non farti vedere che stavo male.
E quando tu mi chiedevi che avevo ,ti dicevo che avevo la pressione bassa per mascherare tutto il mio malessere.
Quel giorno che hai visto un mio attacco di panico per la prima volta,mi hai calmato immediatamente.
Stavo per soffocare.
Ma quello era solo uno dei tanti attacchi che ho avuto dopo la perdita di Michelle...
Se non ci fossi stata tu non saprei cosa sarebbe successo.-

I suoi occhi stavano lacrimando ,mentre ascoltava le mie parole taglienti.
Si mise la maglietta ,coprendosi tutto il busto.
Era insicura di sé?
Vari episodi mi avevano portato a pensarlo.
Era sempre stata introversa.
-Se solo ...ci fossi stata prima ... avrei fatto di  tutto .-
-Hai già fatto tutto ,Viola,davvero. - la strinsi a me ,mentre le sue lacrime mi bagnavano la maglia.
-io...hai ragione ,non so un cazzo di quello che hai passato -
-ci sei sempre stata nel momento del bisogno,sono io quello stronzo Viola -
-no André -
Non la lasciai finire ,che l'ultima parola si perse nella sua bocca,mente le nostre labbra si soprapponevano .
Era lei quella giusta.
Lo sentivo.

-Viola...- dissi quando ci staccammo.
-Mi dispiace -
-Non è stato un errore - dissi .
-io voglio te -
Affrontai tutte le paure di dirglielo in faccia una volta per tutte.
Si pose sopra di me , facendo allineare le nostre labbra.
Il sapore di tequila mischiato al mio di fragola la fece sussultare,mentre le sue lacrime bagnarono il mio viso.

Aveva bevuto ,ma si comportava normalmente,anche se aveva sonno ...glielo si leggeva in faccia.
Feci passare le mie mani sotto alla sua maglia , arrivando al suo reggiseno.
Si irrigidì,e le tolsi subito.
Appena si sedette vicino a me ,la guardai.
-smettila -
-di fare che -
-di coprirti ,sei bellissima cazzo,lo vuoi capire ?-
Arrossì alle mie parole.
Era quello che pensavo davvero.
-se avessi potuto avere una matita e un foglio ,ti avrei disegnata esattamente così come sei -
Sorrise, ancora con le lacrime agli occhi.

Come avevo fatto a perderla così facilmente?
-voglio solo che tu ti senta a tuo agio...- dissi ponendo una mano sotto al suo mento.
-Non è così facile-
-ti capisco ...anche a me capitava di guardarmi allo specchio e pensare di essere uno schifo quando saltavo la palestra o quando non avevo voglia di alzarmi nemmeno dal divano ,ma te non hai nessun motivo per farlo ,ti alleni ogni mattina , hai un fisico magro e snello...di cosa devi lamentarti?-

Sorrise alle mie parole e mi guardò divertita .
Le tolsi di nuovo la maglia e feci scorrere le mie mani lungo il suo corpo.
Lei posò la sua testa al mio petto ,ed il mio respiro si fece affannato .
Il mio pomo d'Adamo si mosse velocemente,mentre affondai le mie mani ai suoi capelli.
Nonostante le litigate... I momenti brutti e le preoccupazioni...lei era la mia cura.

-sei perfetta -dissi , facendo scorrere una mano sul livido della sua schiena.
-sei tutto per me,non voglio più perderti - disse , affondando le sue labbra alle mie nuovamente,per poi tornare alla posizone di prima.
- spero solo che questo dolore incurabile possa passare lievemente...- disse ,mentre mi guardava.
-quando sto con te dimentico -
-allora dimentichiamo insieme -

Se solo potesse avverarsi tutto...
Sei la mia rosa fragile ,Viola.
Il mio compito è proteggerti.
Tu la rosa ,io le spine.

Forse Soli Nell'universo || FasterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora