Mi Ha Aperto La Mente

366 26 0
                                    

Viola's pov:

Sono esausta.
Tutta la mattina l'ho passata a pulire casa, e vi assicuro non è stata la più bella esperienza della mia vita.
Non lo auguro a nessuno, soprattutto con il caldo.
Dopo aver parlato con nonna Adele, vado di sopra.

Andre🌟:
A:sei libera?
V:certo però sono stanca
A:niente di faticoso, vieni soltanto a casa mia, volevo vederti
V:per che ora?
A:quando vuoi.

Non me lo faccio ripetere due volte, ed in tutta velocità mi cambio mettendo un top con uno scollo e  dei jeans.
-esco nonna-
-dove? -
-casa di una mia amica -
Lei mi punta l'occhio addosso e annuisce.
Per fortuna sono convincente a raccontare stupidate

Appena arrivo davanti casa del ragazzo, allora busso.
Lui mi apre e rieccomi per forse la quatromillesima volta, in casa sua.
-Chiara? -
-lavoro -
-che palle André -.
Lui scoppia a ridere.
-come stai? - dice lui.
-tutto bene tu? -
-Boh -.

Lo guardo accigliata.
-non riesco a rompere con Lucia, te lo giuro -
-scusami? -
-non ce la faccio Viò, non voglio vederti piangere di nuovo -
-ah e la risolvi rimanendo con lei -
-Viò, non sono pronto a qualcosa di serio, te lo dico in primis, con te mi sembra di tornare bambino e tu mi trasmetti un senso di felicità pazzesco, se tu stai male sto male anche io, lo stesso per il resto, tu mi piaci ma non possiamo stare insieme io e te-
-lo so André ne abbiamo già parlato -
-Viola, devi capire che se tu staresti con me, ti ferirei troppo, in una maniera assurda -
-perché? -
-sono troppo immaturo per te -
-tu sei la persona di cui mi fido di più su tutta la terra, guarda André - dico per provocarlo

Il ragazzo, che prima era seduto sul divano con le mani sulla faccia, ora si alza e mi spinge al muro.
-Viola mi stai tentando -
-André tu mi piaci e non vedo perché dovresti ferirmi...-
-Cazzo Viò - dice lui per poi mordermi un labbro e iniziare a di nuovo far ardere la fiamma che c'è in me,facendo scontrare le nostre labbra più volte.
Quella fiamma che no avevo mai provato con nessuno in quindici anni .
Forse non si conterebbero  nemmeno in un palmo della mano quante volte ci siamo baciati.
Lo stringo più forte a me, e non so come ma in meno di mezzo minuto ci troviamo in camera da letto.

Si toglie la maglia e poi mi guarda.
-sei sicura? -dice con faccia ditubante.
Annuisco e lo guardo.

Andrea's pov:

In realtà non so nemmeno io il come siamo arrivati a stare  nella mia camera, ma poco importa.
In questo momento tutti i miei pensieri sono già un ricordo lontano.
Come se io fossi una persona che deve raggiungere una meta, e quella meta è Viola.
C'è solo Colei nella mia testa, solo lei.
È la sua prima volta, le si legge in faccia l'imbarazzo.

Non ti farò del male, con me sei al sicuro, non ti farei del male nemmeno se lo volessi.
Non ti può toccare nessuna mano al di fuori della mia. Nessuna.
Nessuna mano può nemmeno sfiorare il tuo corpo, Viola.

Sento la passione ardere dentro di noi, sulle sue guance arrossate, nei miei  sorrisi e nel suo corpo che freme sotto al mio.
Il mio cuore sta andando via, fuori dal mio corpo, una sensazione che forse  non avevo mai provato prima...
Prendo le sue mani e le intreccio alle mie.
Tutto quello che sto provando sono sensazioni nuove.

-André... -
Il sussurrare continuo del mio nome, mentre i nostri respiri affaticati riempono questa stanza che in sé sembra essere vuota,ma con Viola cambia tutto.
Tutto prende vita, e mi sembra di essere in un altro mondo.
Forse il suo mondo, che è un mondo al quale riesco ad accedere solo tramite  lei, che è come una chiave per la porta del "paradiso "
Forse quella chiave che mi apre la mente.
Il sentirmi completo, quando finalmente i nostri corpi sono legati, e sono lì con lei.

Perché non avevo mai notato tutto questo?
Non ci avevo fatto caso?
Forse perché stavo giocando con i suoi sentimenti?
Io la amavo, questo era certo, ma fra poco sarò al quinto anno di liceo, e dopo non so cosa potrà succedere fra noi...
Ma adesso poco mi importa, mi interessa solamente Viola.
Il mio obbiettivo.
Il suo profumo di vaniglia che danza libero per la stanza, facendomi impazzire.
Impazzire di lei.
Finito tutto, mi siedo vicino a lei.
-stai bene? -
-mi hai fatto sognare ad occhi aperti -
Sul mio viso compare un sorriso e la bacio.
-André, non so perché non ti ho notato prima - dice lei, con la testa poggiata sull'incavo del mio collo, mentre  io la stringo a me.
-La mia rosa - dico toccandole la punta del naso, per poi lasciarle un bacio sulle sue labbra rosate.
Quelle labbra così perfette.

Forse Soli Nell'universo || FasterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora