forse soli nell'universo.

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Corsi per le strade del paese con il trucco sbavato , il volto rigato dalle lacrime e gli occhi neri per il mascara.
Le persone che camminavano per il centro ,nel vedermi conciata così mi lanciavano occhiatacce,qualcuno provava a cercare il mio volto per scorgere la mia faccia triste,ma nulla mi fermó.

Era tutto perso ,dovevo accettarlo.

Mi gettai tra le strade di corsa, quando attraversai senza guardare delle macchine dovettero inchiodare delle frenate all'ultimo momento e sentii il suono dei clacson farsi insistente,ma mi limitai a ringraziare i piloti .

Mi strinsi nel mio giubetto,e quando arrivai a casa ,girai la chiave più velocemente il possibile nella serratura ,per poi abbandonarmi sul materasso coperto dal lenzuolo sfatto del mio letto.
Abbracciai la felpa di Andrea e ci tuffai il mio naso dentro , perdendo tutti i sensi .
Sapeva di menta, e mi cullai al suo calore .

Quando mi rialzai ,le mie ginocchia cedettero ,e feci aderire la mia schiena al mio armadio sul pavimento ,per poi rannicchiarmi a guardare il mobilio della mia camera.
Le mensole presenti sopra alla mia scrivania ,sfoggiavano tutte le foto di me e lui da piccoli ,e sentii la mia vista offuscarsi.

I minuti passavano lenti,ed i fazzoletti bagnati dalle lacrime aumentavano a vista d'occhio.
M'imposi di continuare a leggere il mio romanzo,come se nulla fosse successo, così da farmi trasportare dalla lettura per distrarmi ,ma non ci riuscii .

Buttai il romanzo sul letto ,e quando il mio telefono si illuminò,riuscii a scorrere solamente una notifica da parte di qualcuno su WhatsApp.

Non volevo rispondere.
Dovevo farla finita,ma la scritta Robin ✨
Sulle notifiche ,mi fece cambiare idea.

Robin✨

A: calmati,non piangere disperatamente, per favore.
So che lo stai già facendo,ma fammi un piccolo favore Viola, controlla la cassetta della posta di casa tua.

Mi aveva appena abbandonata e pensava alla mia stupida cassetta della posta.

V: sei appena partito per l'estero e mi dici di controllare la mia cassetta della posta???
A: fallo.

Lasciai il visualizzato,e dopo aver buttato il telefono sul tappeto  ,mi decisi ad alzarmi e a raggiungere la porta di casa.
Mi controllai un'ultima volta allo specchio .
Non ero per nulla presentabile, probabilmente alla vista delle persone sarei potuta sembrare uno spaventapasseri ,ma poco mi interessava, d'altronde dovevo solo andare in giardino.

Aprii la cassetta della posta con la chiave e quella emise un rumore che fece salire il mio nervoso a mille.
Con ancora le lacrime che scendevano dal mio volto ,scorsi un pacchetto azzurro.
Sorrisi nel vederlo ,e me lo portai al petto,abbracciandolo .

Corsi di sopra.
Possibile come il mio umore potesse cambiare per una persona in così poco tempo .

"Abbiamo le emozioni  combinate" .
Mi tornò in mente quella frase detta da Andrea quando ancora lo avevo vicino a me.

Quando aprii il pacchettino azzurro ,però a mia sorpresa vidi una busta bianca.

La aprii ,e quando vidi un foglio piegato al suo interno , notai che era una lettera,e la calligrafia era quella di Andrea.

Senza farmi troppe idee ,iniziai subito a leggere il foglio .

Ciao Viola.
Probabilmente ti starai chiedendo "ma siamo nel medioevo ?".
Effettivamente,avrei potuto scriverti tutto per whatsapp,via messaggio,ma ho preferito utilizzare "i modi degli anni 80"

Scoppiai a ridere a quelle parole,e le mie lacrime cadettero insistenti sul foglio ,creando delle macchie sull'inchiostro.

Ti scrivo una lettera , perché così tu possa custodirla per sempre ,sia nel tuo cuore ,che tra le tue mani.
Come ben sai,le poesie non sono il mio forte.
Non sono mai stato quel genere di ragazzo che dedica fogli interi alla propria ragazza ,o che sussurra smancerie sotto il suo balcone di casa,facendole la serenata , come ogni ragazza rispettabile vorrebbe.
Sinceramente non so cosa tu ci abbia visto in me,ma quello che io posso testimoniare su di te, occuperebbe altri cento fogli come questo.

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