ho perso la testa

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Andrea

-rispondi Andrea -

Perché sono stato uno stronzo.
-ti ho detto troppe cose velocemente,e ho avuto paura che potessi dirle ingiro -
-in che senso?-
-avevo paura che Giulio o qualun'altro potesse scoprire di Michelle  e ho preso le distanze...-

L'atmosfera si stava scaldando ,e sul volto della ragazza notai molta tensione.
Dieci minuti per parlarle.

Era tutta una maschera quella che stavo provando a reggere.
Una maschera che non so quanto sarebbe riuscita a durarmi.
Semplice ,volevo vedere se sarebbe arrivata a sclerare per me.

-E per consolarti non mancano le ragazze vedo -
-ho perso la testa ,si te lo confermo -

Ho perso la testa per te .

La vidi abbassare le palpebre,e le passai una mia mano dietro alla nuca , accarezzandola.
-Viò -
-no , André... ci sono rimasta male - disse con le braccia conserte .

I comportamenti da bambina non le mancavano mai ,ma d'altronde cosa mi aspettavo? La stavo provocando.
La presi e la strinsi vicino a me ,i nostri visi contavano un centimetro di distanza.
Era tutta finzione o realtà? Ero pronto a lei?.

Mi guardò con occhi spalancati , poi la presi in braccio e la misi a sedere sul mobile del lavandino.
Lei guardó il suo rossetto ed io mi esaminai la maglia con la puff in bocca.
-smettila con sto schifo - disse lei ,per poi portarsela alla bocca.
-non ci provare-
-come fai a fumare ste cose?sono disumane -
-io sono disumano,tu no ,salvati i polmoni -
-E perché tu puoi ?-
-ho i miei buoni motivi per fumare e li sai -.

Mi morsi il labbro quando si passò il rossetto, eccitandomi.
-e non bere - dissi , togliendole il bicchiere di tequila dalla mano.
-quanti ne hai bevuti?-
-ma che ti frega,posso saperlo? Non eri quello che voleva buttassi giù lo shoot fino a due secondi fa ? Beh ecco qua - disse per poi riprendere il bicchiere e berlo avidamente.
Iniziai a sudare.
-non devi bere , lo dico per te-
-sisi ,come se ci tenessi - ribatté lei .

Buttai il bicchiere a terra , facendolo frantumare in mille pezzi.
-contenta?-
La vidi iniziare a tremare ,ma non ci feci caso.
Sentii il caldo del suo corpo fare spazio verso il mio ,lentamente.
-dove devo...-

Viola

-non c'è più posto nella maglia  -disse lui , guardandomi con un sorrisetto.
-quindi...-
Gli osservai il collo ,mi strinsi a lui ,ed iniziai a baciarglielo avidamente ,mentre lui  tirò  indietro la testa ,emettendo un piccolo sospiro.
Lo feci anche dall'altro lato ,poi mi staccai .
-dovevi darmene uno ,non quattro-
-uno in più,uno in meno ...che ti cambia?-
Lui sorrise alle mie parole,poi portò i nostri visi vicino.
-mi trovi attraente ,allora-
Mi misi una mano sulla fronte,stavo andando a fuoco.
Lui emise un ghigno divertito.
-mi è mancato il tuo comportamento da bambina -
-a me sei mancato tu -
Le parole mi uscirono spontaneamente.

Che mi prendeva?

-Ascolta ,Viola- disse lui , prendendo con una mano la mia spalla , facendomi ritrovare con la schiena contro allo specchio ,mentre ero ancora seduta.
-non voglio rovinare l'amicizia con Marco -
-non vuoi rovinare l'amicizia con Marco? Che cavolo significa?-

Prima fai lo stronzo e ora il comprensivo,ma vuoi deciderti?

Lui assottigliò lo sguardo in due fessure e tornò a puntarmi gli occhi addosso.
Stavo letteralmente tremando ,ma non volevo che Andrea Locci mi vedesse così.
Soprattutto perché lui non doveva farmi sentire così.

-Viola,penso che a Marco non andrebbe molto a genio che stassimo insieme...-
Il suo timbro cambiò in maniera improvvisa.
Si era fatta più... dolce?
Mi sfiorò il collo con il labbro , facendomi provare troppi brividi.
-E tu ti interessi a cosa potrebbe pensare Marco di noi due- dissi ,scendendo dal mobile ,per poi guardarlo storto.
Stavo occupando il suo spazio vitale,ma poco mi interessava ,avevo già capito a dove voleva puntare.

-Viò...-
-smettila di fare il coglione e svegliati -
-Lo dico per il tuo bene , cazzo Viola ma ci arrivi?-
-Io sono quella che non ci arrivo ? Sei tu che non mi hai più parlato per due settimane e te ne lagni pure-
-Avevo i miei problemi Viola-
-tipo?farti tutte le ragazze di Empoli ? Interessante.-
Mi scaraventò al muro ,per un momento le nostre labbra furono troppo vicine ,ed il mio stomaco si attorciglió.
-Smettila di provocarmi ,nanetta ,non ti riesce bene -
-se la smetti di chiamarmi così...ci posso ripensare - sputai decisa ,mentre le mie gambe tremavano .
Sul suo volto comparve un ghigno divertito per la provocazione ,poi puntò di nuovo i suoi occhi ai miei ,pericolosamente.
-allora penso che dovrò sopportarti per tutta la vita .- disse sorridendo,per poi far scorrere una mano lungo il mio interno coscia.

-Andrea...-
-non possiamo stare insieme,nana ... quante volte te lo devo ridire ? Ti basteranno mai?-
Se si tratta di te ,no Andrea.
-non mi interessi -
-qua non mento solo io -
Sorrisi alla sua frase.
-hai sorriso -
-ma smettila -
-ti conosco troppo bene , Viola -
-non significa niente -
Lui si staccò da me ,e poi si appoggiò al lavandino .
Udimmo dei passi avvicinarsi alla porta.

-Ci si vede,nanetta... -
Quelle quattro parole dette al mio orecchio mi provocarono dei brividi pazzeschi ,e non riuscii più a ragionare.
La mia testa iniziò a girare e per poco non caddi perterra.

-i dieci minuti sono finiti ,avete chiarito?- disse Alice poco dopo  ,aprendo la porta.
Le mie guance si tinsero di rosso, ed Andrea annui senza nemmeno degnarmi di uno sguardo.
Uscimmo dalla stanza ,e tornammo a giocare in camera della ragazza.
La mia mente però non era più presente.
Continuai a scrutare il collo di Andrea.
Il mio bacio a stampo inciso sul suo collo mi fece ripensare a tutti i brividi ripercorsi quella stessa sera ,e non me lo tolsi più dalla testa.

Forse Soli Nell'universo || FasterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora