37-Uccidere

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(4 febbraio)

Il silenzio era calato tra i presenti come durante un funerale ,
ed in realtà si stava assistendo proprio a questo, vi era soltanto l'odio al posto dell'amore,
ma sapete questi due sentimenti sono ciò che di più simile possa esistere al mondo.

<Possiamo accedere alle telecamere?>
chiese Gabriel.

Brooke socchiuse gli occhi, e scosse la testa.

<già fatto>

Gab le lanciò un'occhiata  di rimprovero.

"certo me lo dovevo aspettare" pensò ancora, questa volta in silenzio.

Brooke in fin dei conti era una perfezionista anche se sarebbe stato difficile dirlo se la si fosse vista una volta sola, a primo impatto in realtà sembrava a tutti una semplicissima ragazza fissata con il rock e Marilyn Manson, anche un po' pazzerella.

Ma la realtà che si nascondeva sotto quei vesiti da rivoluzionaria era ben diversa.

Brooke amava le riviste scientifiche e la meccanica quantistica oltre alla musica sfrenata, si identificava come l'Heisenberg del suo tempo ed odiava uscire con le amiche.

<in realtà non ho ottime notizie>
sospirò la ragazza avvolgendosi un ciuffo di capelli attorno alle dita ossute, ma la consistenza fece si che la ciocca le scivolasse sul viso.

<guardate questo video così capirete>
detto questo cliccò su un tasto vicino al lato destro del gigantesco desktop che aveva alle spalle e aspettò la sentenza dei colleghi.

La scena non fu esattamene idilliaca, si svolse tutto in fretta e questo lato turbò in special modo la mente di Cassandra già piegata dagli ultimi avvenimenti.

La metropolitana di Washington non era esattamente popolata quando Chao ci si era fiondato in cerca di un passaggio .

Nonostante la visuale fosse abbastanza scarsa si poteva scorgere l'espressione del suo viso, era terrorizzato.

Quel viso in cui erano incisi i segni dellla paura assomigliava a quello di un bambino spaventato dalla leggenda dell'uomo nero.

Chao non si poteva esattamente definire un bimbo indifeso nelle altre situazioni ma in realtà la paura non ci rende tutti vulnerabili?

Ad un tratto avevano fatto la loro entrata due personaggi vestiti di scuro ma dalla pelle quasi angelica, d'un bianco che a Cass parve cadaverico.

I due giustizieri si fermarono davanti a Chao inchiodandolo con lo sguardo, l'uomo non aveva fatto in tempo a prendere qualsiasi cosa potesse conservare nella tasca interna della giacca che la pallottola del primo straniero lo colpì alle spalle.

"che gesto vigliacco"
pensò Cassandra, asciugandosi le lacrime.

Chao cadde a terra a quanto riportava la registrazione come un peso morto,  producendo un rumore sordo cotro le piastrelle bianche del pavimento, sfiorando con la testa la linea di sicurezza dipinta di un colore giallo senape.

Avrebbe ucciso lei stessa quell'uomo ma il fatto che due emissari dell'associazione avessero messo le mani su di lui per coprire le loro tracce la feriva , le bruciava il fatto che Gabriel l'avesse fatto scappare.

Se fosse riuscito a trattenerlo anche un giorno in più sarebbero riuscitia a coglier qualche informazione.

Lo guardò distrattamente per non farsi vedere.

Gabriel Anderson aveva gli occhi socchiusi per il sonno e la concentrazione ma la mente nonostante l'affaticamento risultava ancora una macchina perfetta,

Le lunghe ciglia ambrate conferivano al suo sguardo un'aura quasi mistica.

Le labbra tese sottolineavano il pentimento dell'uomo ma per Cass non era abbastanza.

Poco tempo prima gli aveva giurato che lo avrebbe perdonato qualunque fosse stata la sua colpa ma non poteva minimamente immaginare che la persona che più doveva aiutarla nella ricerca fosse diventata quasi un ostacolo.

era ferita.

Gabriel, osservò il video in silenzio , non aveva parole per descrivere la sua mortificazione, se solo ci fosse stato un modo per cancellare tutto ciò che è avvenuto negli ultimi due giorni ...

Cass credeva che non l'avesse vista mentre gli lanciava un'occhiata piena di risentimento ma i sensi di Gabriel erano piuttosto acuti.

<Brooke blocca il video>
Richiamò l'attenzione della ragazza, quasi spaventandola, la voce di Gabriel era qualcosa di mai sentito prima.

Esprimeva un caleidoscopio di emozioni che si scontravano fra loro, combattendo per decretare la più forte.

<ma non ti ho ancora detto la parte peggiore>
aggiunse Brooke.

<e quale sarebbe?> Chiese Gabriel con orrore.

<Ho provato a rintracciare i volti dei due killer grazie al software di Connor>

Il ragazzo fortunatamente non era presente,   Brooke sapeva benissimo che altrimenti sarebbe arrossito come un peperone.

Qualche volta ci era uscita assieme, le sembrava un ragazzo dolce e con la testa sulle spalle, e lo era, forse un po' troppo per una persona come lei.

<e qual'è stato il risultato?
abbiamo ottenuto dei riscontri? >
domandò Dumas , irriggidendosi.

<In realtà uno dei due è già schedato
si chiama Aalim Ivanov ma l'ultima testimonianza che abbiamo risale a due anni fa ed il ragazzo allora aveva solamente quindici anni>

<Addestrano anche minorenni ora? >Sì chiese Gabriel.

<Si , lo hanno sempre fatto>
rispose Cassandra con lo sguardio velato,

<a volte nella sala comune...>

si stropicciò il viso per darsi un po' di forza , era veramente duro parlare di questo e non scoppiare a piagere.

<Loro li usavano per darci le punizioni più pesanti, facevano si che godessero della nostra sofferenza , e traessero piacere nell'addometicarci.>

Becca la ascoltava con le mani incrociate sul petto nella tipica mossa difensiva ,
ascoltando le disavventure di Cass si poteva facilmente contrarre la stessa paura della ragazza.

<E chi non si sottometteva neanche in questo modo o veniva fucilata o diveniva la preda dei ragazzini più violenti.>

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Nuovo capitolo!!!🔪
Che ne pensate?

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