Becca si avvicinò al tavolo più isolato e allontanò la sedia dal tavolo,per far sedere Chloe.
Avrebbe voluto strapparle i vestiti di dosso piuttosto che prendere un caffe con lei ma anche questo andava bene.
Chloe faceva nascere in lei un sentimento che non aveva mai provato con nessuno, uomo o donna che fosse, Chloe era sfuggente e questo le piaceva.
La rossa sorrise grata del gesto di cortesia e prese posto. Aveva i capelli scompigliati e lo sguardo assente .
<Pensi a lei? >
domandò Becca. Chloe alzò lo sguardo , arroccando le sopracciglia dello stesso colore dei capelli , domandandosi chi fosse questa lei.<Intendo a Cass>
<Oh, no, in realtà sono sicurissima che stia bene con Gabriel, si fanno forza a vicenda e nonostante siano stati piuttosto lontani in questo periodo, era visibilmente tangibile il loro affetto>
<Non mi hai risposto >sorrise Becca , togliendosi una ciocca di capelli scuri dalla fronte e leccandosi sensualmente il labbro inferiore, vide Chloe perdere un respiro, e questo le piacque , voleva tentarla finchè non si fosse lasciata andare.
<Non stavo pensando a niente> concluse Chloe, la voce scocciata incitò Becca a fermarsi.
<Come va con Jared allora?>
Sussurrò Bec, con nonchalance.
<Jared? >
Chloe sembrava sempre più stranita, non aveva mai sentito quel nome in vita sua e non capiva questa domanda, era stato sicuramente uno scambio di persone quello di Becca.
La mora esultò dentro di sé, lo aveva inventato lei quel trucco e funzionava maledettamente bene ogni volta.
<Si, la vostra relazione.>
<No so di chi tu stia parlando, non ho un ragazzo>
<Ah> Becca finse un'espressione spiacente, poi lanciò la bomba.
<e come mai?>
Voleva farle ammettere il suo interesse per lei o per lo meno per il sesso femminile, ogni risposta di Chloe si sarebbe rivelata schiacciante.
La rossa però non era la solita conquista del sabato sera, lei aveva un cervello funzionante oltre ad un bel viso.
<Non lo so, forse perché nessuno mi ha mai notata> la punzecchiò, gettandole allo stesso tempo uno sguardo di sfida, come a dire, "Tu lo hai fatto? ".
Becca non incassò il colpo, anzi continuò.
<ma forse tu non hai dato una vera possibilità a questa persona, sai , sei parecchio chiusa>Chloe abbassò lo sguardo e disse ciò che Becca non avrebbe mai voluto sentire.
<probabilmente non ho alcuna voglia di farmi spezzare il cuore>----
Gabriel chiuse la porta dello sportello, mentre Cass prendeva le chiavi dallo zainetto per entrare in casa.
Ormai era abituata ad avere l'odore di Gabriel tutto attorno a se ,aveva imparato a resistere agli occhi dell'agente e perfino quando girava in jeans e canottiera bianca in casa , di prima mattina , cercava di concentrarsi il più possibile sulla sua colazione (ma la tazza di latte non era bella come Gabriel) perciò qualche volta cedeva alla tentazione , ed osservava la schiena ampia e i muscoli duri sulle braccia.
<Fatto? > domandò l'uomo dietro le sue spalle, spaventosamente vicino al suo corpo, poteva sentire i brividi sulla schiena , le cicatrici prendere vita.
<S-si fatto>
Gabriel le sorrise piano con comprensione, amava il suo modo di fare , anche in questo momento così duro.
Prese le chiavi dalle mani di Cass e se le mise in tasca, poi diede una botta alla porta per farla aprire, ma Cass on accennava a muoversi, era come se tutto avesse perso senso per lei , come se il sole non sarebbe mai più risorto.
Le prese una mano e la strinse nella sua poi la incitò ad entrare , sperava che qualche ora di sonno potesse farle bene.
Il divano color cipria fu la prima superficie morbida che vide.
Cass prese posto, dai suoi occhi non uscivano più lacrime ma la disperazione interiore che stava vivendo non aveva limiti.
Gabriel prese un ciuffo di capelli e lo mise delicatamente dietro il suo orecchio, erano morbidi e lucenti, le guance arrossate , così come le labbra e il piccolo naso aquilino.
Cass si voltò verso di lui, che allontanò velocemente la mano, temendo di averle dato fastidio con quel gesto.
La mora si avvicinò silenziosamente alle labbra del collega, Gabriel chiuse gli occhi per l'indecisione , temendo di sapere quale sarebbe stata la prossima mossa di Cassandra.
<Cass , non lo fare>
disse e gli sembrò di inghiottire un boccone amaro, ma lei non aveva intenzione di ascoltarlo, voleva solo liberarsi da quel dolore che la stava opprimendo e pensava che amare Gabriel pure per poco tempo avrebbe risollevato la sua mente .Tastò delicatamente il labbro inferiore del collega con il suo per poi avvicinare una mano al suo volto, le piaceva toccare quella mandibola , le suonava come qualcosa di familiare , di forte e sicuro.
<Gabriel>
sussurrò prima di cadere indietro, sul divanetto , mentre le labbra di Gabriel si univano alle sue perfettamente, con un movimento sincronico.
Era amaro come sentimento ma era pur sempre amore.La mano di Gabriel scese fino alla cerniera di Cassandra ma si fermò di colpo, e lei per poco non scoppiò a piangere, quasi come se tutto il mondo si fosse coalizzato per farla stare male.
<Gabriel per favore>
lo pregò ma lui scosse la testa.<Cass tu non vuoi questo ,vuoi solo stare meno male , ma se lo farò ora , mi odierai per sempre>
concluse mentre altre goccioline sgorgavano dagli occhi della ragazza.La abbracciò, era pronto a prendersi la colpa di tutte le sue sofferenze, tutte le grida e il dolore che avrebbe riversato in quei giorni, l'unica cosa che promise a se stesso era di non farla stare ancora peggio , anche a costo che lo detestasse.
—-
Come promesso nuovo capitolo.
Cosa pensate succederà?
Siete d'accordo con la decisione di Gabriel?♥️
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•UNDER MY SKIN•
RomanceFerita e sola, Cassandra riesce a scappare dalla prigione in cui è stata rinchiusa per mesi da un gruppo di trafficanti di persone. La voglia di riscatto è forte ma i ricordi la tormentano, non riesce più a dormire e se la sua felicità interiore di...