35-National Air & Space Museum

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(4 febbraio)

Dall'interno del Park Palace seguiva una fila quasi chilometrica, eppure quando scesero dall'auto Gabriel non battè ciglio, lei lo seguì, e non potè  fare a meno di domandarsi con quale spavalderia volesse passare prima degli altri, era cresciuta in uno stato dove se solo ci provavi venivi insultato malamente.

Ma lui continuò , si girò soltanto per tenerla docchio, mentre Cass camminava con postura sottomessa.

<tranquilla per loro>Gabriel indicò la moltitudine borbottante che aspettava .

Alcuni guardavano l'orologio da polso e sbuffavano , altri accompagnati dai propri bambini fingevano che fosse solo questione di qualche minuto, anche se sapevano esattamente che non sarebbe stato così.

<Ho la tessera Master , sai faccio colazione in questo posto ogni mattina da 20 anni, mio padre mi portava qui insieme a mio fratello per farsi perdonare qualche bevuta di troppo che lo aveva messo in un brutta luce con mia madre>

Abbassò lo sguardo e incontrò quello di Cassandra.

<mi dispiace>sussurrò lei , gli occhi lucidi, sapeva che questa fosse una cosa totalmente paradossale ma ognuno ha i propri demoni e i propri dolori che porterà dentro, e come le aveva detto un giorno la psicologa <non cè un dolore peggiore di un altro , ognuno vive a modo proprio le sue pene>

Beh, era vero.

<Non importa, sai in fin dei conti non era un cattivo padre, faceva di tutto per rimediare ai suoi errori, e poi lo capisco , tutti sbagliano>

Annuì , completamente daccordo.

<Posso domandarti quale sia la decisione di cui ti sei più pentito? Lo sbaglio che ti è costato di più?>

Gabriel prese qualcosa dal portafoglio, una tessera e  la mostrò ad un addetto del locale, il quale li fece subito accomodare in un tavolo abbastanza riparato e nascosto, probabilmente era riservato solo a Gabriel e nessun altro poteva usarlo ,come pensò lei, osservando comunque tutte le stranezze ed I controlli maniacali a cui era sottoposta la vita dell'agente .

<Un giorno, appena assunto dall FBI , dovevo prendere in custodia una ragazza, sai aveva pù o meno la tua età, e dovevo scoprire tutto di lei, anche il suo più infimo segreto, era questo il mio compito>si accigliò

<Ma non avevo tenuto conto che potesse essere>

Si fermò e la risposta sembrò ferirlo più di cento coltellate .

<Una spia, nemica , è scappata dopo aver prelevato informazioni importanti e , l'unico motivo per cui non sono stato licenziato è stato per il volere di  Hank>

Ascoltò tutto con molta calma e riflettè, appena credette di poter dare un giudizio sensato gli parlò.

<Non credo sia stata colpa tua , non potevi saperlo, a volte la realtà è molto più nascosta e oscura di quanto si pensi>

Gabriel negò con la testa, un cuffo di capelli castani gli sfiorò la fronte, gli occhi verdi assunsero una colorazione più intensa.

<No, mi sono lasciato ingannare dai sentimenti >

<Ah>Non riuscì a proferire parola, immaginò solamente Gabriel con un'altra donna , molto bella sicuramente, tanto che ne parlava ancora quasi con timore.

Una donna bella da mozzare il fiato ma al tempo stesso così crudele da usarlo con uno scopo così infimo.

Le prudeva una rabbia bruciante da dentro il petto , se ci fosse stata lei al suo posto non  avrebbe mai tradito un uomo così straordinario.

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