Cass nascose la testa tra le coperte, erano passati due mesi dalla morte di Sabrina e tutto stranamente sembrava aver preso una piega migliore.
Il sole fuori dalla finestra stava per sorgere.
La squadra era più tranquilla, gli omicidi si erano fermati, nessun rapimento, e la sua vita sembrava essere felice con Gabriel, lui la trattava come una regina, eppure c'era qualcosa di irrisolto in quel quadretto idilliaco.Le ragazze imprigionate non erano ancora state liberate, e lei sentiva ormai di aver perso le speranze.
In quei mesi le indagini erano andate lentamente avanti, degli elementi concreti si stavano formando per l'accusa ma il problema maggiore era riuscire a trovare proprio gli accusati.
Cass si sedette al lato del letto, era inutile, non sarebbe riuscita a riprendere sonno quella mattina, tre ore dopo avrebbe avuto il quinto allenamento della settimana, e appena finito avrebbe dovuto prendere parte ad un altro infinito test psicologico.
Respiró a fondo, il tempo stava cominciando a farsi sereno, marzo aveva iniziato a mutare l'aspetto delle cose.
Pensò a Gabriel, dormiva sul divano letto da mesi per colpa sua, ma non poteva farci niente.
Sapevano entrambi cosa sarebbe accaduto se si fossero avvicinati troppo in uno spazio non controllato.In quei mesi avevano parlato molto, lui steso sul divano, lei con le gambe attorno alle braccia, rannicchiata in un lato, come se non esistesse.
Gli aveva raccontato tutto della sua vita lì, le torture, le sue amiche di prigionia, i servi e i tiranni, tranne un particolare che non era ancora pronta a far fuori dala suo passato.
Cass allungó la mano dietro la schiena e carezzó la cicatrice più evidente che le era rimasta sulla pelle, quella le aveva provocato il dolore peggiore che avesse subito nella sua vita.
<Posso?>
Sentì la voce di Gabriel da dietro la porta.<Certo, entra pure >
Lo trovó a torso nudo, con dei pantaloni scuri, lui si avvicinò al letto e le porse una tazza di caffè.
Cassandra odiava il suo modo di fare, la nonchalance che dimostrava camminando per casa con quel corpo perfetto.
Sapeva che non voleva farle del male ma al tempo stesso non dimostrava la sua voglia di lei.E Cassandra era stufa.
<Non ne voglio >
Obiettó con lo sguardo basso e la voce stridente.Gabriel le alzó il volto con due dita.
<Cosa ti preoccupa?>Cass alzó gli occhi al cielo, non aveva più intenzione di ignorarlo eppure la paura di suonare stupida la terrorizzava.
<Tu>
Gabriel la guardó fisso negli occhi, sapeva cosa volesse dire, ciò che non le aveva mai detto nè fatto vedere era che lui soffriva per quel desiderio molto più di lei.
Non c'era notte o giorno che non la pensasse, era diventata una presenza costante nella sua vita e sapeva di non poter più fare a meno di amarla.
Cass si avvicinò furtivamente.
<Voglio sapere cosa provi per me, esattamente quello che senti e quello che vuoi, non mi fare diventare più pazza di così per favore >
Sussurró a meno di un centimetro dalle sue labbra.<Sai esattamente cosa provo per te>
Ribatté Gabriel.Cass scosse la testa.
<Non me lo hai mai dimostrato >Gabriel le prese la testa fra le mani, e la baciò delicatamente, Cass sorrise nel bacio e tolse la mano dal suo volto, mentre con le braccia gettava il corpo dell'uomo sul letto.
Non aveva mai amato nessuno come lui e quei baci erano la prova della sua fiducia.
<Cass mi farai licenziare >Cass rise, per poi togliere piano il maglione nero dal suo corpo, Gabriel prese a baciarle il collo e poi con un moto di delicatezza lasció un bacio umido sul suo naso.
Cass sorrise.
Era bello stare con lui, riusciva a cancellare gli orrori del passato.Gabriel le tolse il pantalone, fu poi il turno dei suoi di pantaloni, adorava quella ragazza e non l'avrebbe mai ferita, e sapeva di potersi innamorare di lei senza riserve dopo tutto quello che avevano passato insieme.
Posó una mano sulla sua schiena, tracciando le stesse linee di dolore che l'avevano fatta soffrire così tanto, per poi arrivare alle sue mutandine.
Aveva voglia di viverla e non c'era modo migliore di quello, appartenersi era la sensazione migliore che entrambi potessero provare.
——
Scusate per l'assenza ma sono in piena sessione😖

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•UNDER MY SKIN•
RomanceFerita e sola, Cassandra riesce a scappare dalla prigione in cui è stata rinchiusa per mesi da un gruppo di trafficanti di persone. La voglia di riscatto è forte ma i ricordi la tormentano, non riesce più a dormire e se la sua felicità interiore di...