42-Biglietto blu

12.8K 588 60
                                    

(4 febbraio)

Gabriel aspettava l'arrivo di Cass e nel frattempo osservava Brooke digitare testi incomprensibili sul suo pc, probabilmente algoritmi finalizzati alla convergenza di ricerche relative a casi di rapimento in diversi stati mondiali.

Sicuramente questo compito le stava dando parecchio filo da torcere perché continuava a grattarsi il capo ed a blaterare parole incomprensibili, gli occhi concentrati le davano un'aria parecchio strana.

Con uno schiocco metallico la porta si aprì ed entrò Chloe, da sola.

<dov'è Cassandra> domandò Gabriel,
con fare preoccupato, scattando subito in avanti.

Temeva che le fosse successo qualcosa, anche se l'espressione di Chloe gli pareva parecchio rilassata.

<tranquillo, ha preferito ritornare a casa, era parecchio sconvolta , le farà bene riposarsi un po'>
lo rassicurò lei ma ottenne da Gabriel l'effetto opposto da quello previsto

<e tu l'hai lasciata andare via da sola, sei diventata pazza, deve stare sotto controllo costante , potrebbero ra...>

Non fece in tempo a terminare la frase che Chloe lo zittì.

<Non sono stupida Gabriel, ho chiamato la sua scorta mentre eravamo al bar, le avrei proposto io stessa di ritornare alla Safe House, il fatto che lo abbia scelto lei alla fine è irrilevante>

<Scusami>
Gabriel si mise la mano sul volto, sconfitto dall'evidenza dei fatti

<ma sto diventando pazzo per colpa di questo caso, è tutto così misterioso e ci saranno almeno due centinaia di vite in pericolo>

<Non c'è bisogno  di scusarsi ma vorrei solo farti capire che nonostante il fatto che quello più provato dai fatti sembri tu , e credo che tu lo sia veramente, anche noi siamo oppressi da questo orrore.

Mi dispiace per Cassandra, ma stai tranquillo per lei, si riprenderà  , ha tutta la vita davanti.>

<Lo spero tanto >sussurrò Gabriel, anche se talmente  piano che non lo sentì nessuno.
--

<Oh Oh questo non l'avevo notato.>

Disse Brooke, sinceramente sorpresa, gli occhi truccati di nero strabuzzarono per l'evidenza di quel particolare che nonostante tutto nessuno aveva notato.

Chiamò tutti gli agenti e li esortò a riunirsi davanti allo schermo , allora fece in modo che si proiettasse il video dell'omicidio  e che fosse quindi visibile per tutti la parte precedente all'episodio così la trasmise velocemente, e esortò tutti a chiedere che cosa avessero visto di importante , nessuno rispose.

Così andò avanti dopo la sapratoria e bloccò il video sull'immagine del cadavere di Chao.

<e ora  non vedete niente? >

nessuno rispose

<esattamente! >
gridò Brooke,
<ora non c'è  più ma prima si >

Allora propose nuovamente l'immagine  iniziale, sotto lo sguardo dei suoi colleghi ormai spazientiti.

Gabriel aguzzò la vista e notò un qualcosa di blu elettrico, un fogliettino o forse un biglietto da visita brillare nella mano dell'uomo ancora vivo.

<quel biglietto, quando è morto è sparito se non mi sbaglio.>

<Ha fatto centro agente Anderson ! >
esclamò Brooke annuendo sorridente per un secondo , poi si rimise al pc per cercare di sgranare l'immagine,ma l'operazione non le riuscì perfettamente.

<nonostante i miei  programmi siano il meglio  sulla piazza le telecamere che hanno ripreso il tutto sono parecchio antiquate,  quindi vi consiglierei di trovare l'originale >

<Andiamo alla fermata della metropolitana allora>
propose Alexandre Dumas ma Becca scosse la testa.

<se il coroner o la sua squadra avessero visto  qualcosa a terra ce lo avrebbero  dato sicuramente e non sappiamo neanche se l'autopsia sia già  stata fatta> Sospirò, scuotendo la testa piena di capelli scuri, talmente piatti che si mossero sincronicamente.
Era piuttosto simile a Cassandra in certi particolari, in altri invece potevano sembrare le persone più diverse al mondo.

Ad esempio Cass era quasi scheletrica , mentre Becca possedeva delle curve abbastanza prominenti.

<e invece lo sappiamo o meglio io lo so, e no, non è ancora stata eseguita>
Brooke rispose e nella sua mente avrebbe voluto farle la linguaccia.

<allora il biglietto si trova ancora tra le mani di Chao>
Concluse Gabriel e si preparò a partire, prendendo le chiavi dalla giacca.

-----

Gabriel strinse il volante, saldamente, desiderava arrivare il prima possibile all'obitorio dov'era stato portato il cadavere di Chao.

Era di vitale importanza che quel biglietto non cadesse in mani sbagliate, potevano esserci scritti i capi del movimento o anche il luogo dove avevano nascosto le ragazze.

<Vuoi?>
Domandò Becca, mostrandogli un succo di frutta alla pesca.

<Ti sembra il momento?>
Sbottò lui, aggrottando le sopracciglia.
La strada fortunatamente sembrava quasi vuota ma la collega riusciva sempre a farlo arrabbiare di brutto.

<Scusa, credevo fosse il tuo preferito >
Disse Becca civettuola, con voce bassa, quasi ferita, in realtà sapeva che era il suo gusto preferito, desiderava in fondo riavvicinarsi a lui.

Dopo gli ultimi eventi i due si stavano allontanando, per qualche tempo erano stati amici, anche amanti.
Ma ora Gabriel, era diverso, la guardava in modo diverso, non come una preda o una da portarsi a letto la domenica, ma come un'amica di vecchia data.

<Cassandra?>
Bec fece finta di riflettere a voce alta.
Lui si voltò immediatamente, squadrandola.

<Sì?>

<È bella, trascurata ma bella >

Gabriel rise, amaramente.
<Becca, non è trascurata, è scampata alla morte qualche giorno fa, per favore...>

<senti, siamo sempre stati sinceri, l'uno con l'altra, se tu mi dici che provi qualcosa per lei io farò finta che nulla sia successo, in fin dei conti non ci sono state ripercussioni sentimentali o sbaglio?>

L'agente la guardò ancora, come per risponderle affermativamente.

<Quindi se non vuoi dirglielo, basta, vivrete felici e contenti, la vecchia Bec ha decine di amici con cui spassarsela>

Gabriel alzò le sopracciglia.
<Becca, tengo molto a Cass, ma non sentimentalmente, e no, non andiamo a letto e non lo faremo mai.
Per quanto riguarda noi due, è stato bello, ma sono il tuo capo e come hai detto tu non ci amiamo, è inutile proseguire questa sceneggiata>

Becca Stewart alzò le mani, arrendendosi all'evidenza.
Forse qualcosa per Gabriel, nel fondo del suo cuore, c'era ma nonostante le parole del collega, sapeva che sarebbe successo qualcosa fra la vittima ed il salvatore, lo aveva visto negli occhi di Cassandra, bei gesti di Gabriel.

Era solo questione di tempo .

•UNDER MY SKIN•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora