I capelli di Cassandra erano legati in una coda di cavallo molto alta, alcune ciocche incollate alla cute per il sudore.Le bruciavano quasi gli occhi mentre prendeva a pugni il sacco da boxe, l'allenatore aveva aumentato i pesi e ogni giorno i suoi muscoli diventavano sempre più resistenti.
Amava sentirsi in quel modo, la libertà scorreva attraverso le sue vene ogni qual volta usava il suo corpo o la sua mente per svolgere un lavoro richiesto dall'FBI.
C'erano state tre missioni in quei due mesi, certo, nessuna delle due di grande importanza , eppure era riuscita ad ottenere il massimo in ogni cosa che faceva, sembrava un'agente nata.
Ed in più aveva imparato moltissime cose grazie ai corsi serali.
Ad esempio che se hai l'impressione che qualcuno ti stia seguendo non devi proseguire o aumentare il passo ma cercare un angolo isolato e protetto da cui poter riuscire a scovare il colpevole e non essere in pericolo, puntargli un'arma contro e costringerlo ad identificarsi.Eppure la mora non era pienamente felice.
Amava il suo lavoro ma ancora di più Gabriel e l'orgoglio li aveva spinti ad allontanarsi completamente.Nonostante vivessero nella stessa casa avevano orari completamente diversi e le rare volte che si incontravano facevano quasi finta di non riconoscersi.
Ma era apparenza, la vicinanza dell'altro portava quasi un'ustione , Gabriel stesso non poteva fare a meno di Cassandra.
Lo rassicurava il pensiero che dormissero a pochi metri di distanza, e l'illusione di saperla al sicuro nella sua casa era per lui quasi più importante dello scambiare un dialogo normale.
Sicuramente il motivo più scottante del non voler rivolgere parola alla ragazza consisteva nella paura di non riuscire più a resistere di baciarla, e dirle che la amava, l'orgoglio però facilitava il compito.
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La serata non era una delle migliori a Washington, l'ormai quasi agente Roy, chiuse la porta dell'auto dell'FBI, salutando con un cenno il nuovo collega che l'accompagnava dovunque dovesse andare.
Nonostante l'agenzia infatti fosse stata distrutta, perlomeno la parte che operava in Russia , c'erano ancora molti pericoli di ritorsione contro Cassandra.
La mora indossava un giubbotto abbastanza leggero di colore blu scuro e sotto una polo con la classica stampa gialla.
Si sentiva quasi un'eroina mentre la indossava camminando per le strade di quella città, quasi come una giovane catwoman.
Aprì la porta della casa di Gabriel con la sua copia delle chiavi.
Sapeva che non sarebbe ritornato prima della mattina dopo e non vedeva l'ora di stendersi sul divano e guardare un po' di televisione o leggere uno dei libri presi in prestito dalla biblioteca che visitava settimanalmente.
Chiuse la porta e sentì in qualcosa di strano nell'aria.
Era come se fosse stata contaminata, c'era un particolare che non riusciva ad inquadrare ma totalmente esterno a quell'ambiente che ormai conosceva tanto bene.
Prese in fretta la pistola e le pose davanti a sé, con le braccia dritte, volgendosi in tutte le direzioni.
Ispezionó prima la cucina e il bagno, ma non c'era nessuno, passó poi alla camera di Gabriel, nulla, osservò però per qualche secondo di troppo il giaccone ormai troppo pesante gettato sul letto, poteva sentire il suo profumo a metri di distanza.
Prese un lungo respiro e continuò a camminare fino alla sua stanza, era quella più pericolosa in un certo senso, se avessero voluto tendere una trappola la piccola stanzetta senza finestre da cui era impossibile scappare poteva essere la soluzione perfetta.
Con un calcio spalancò la porta.
Era completamente vuota, tutto al suo posto.
Gettò la pistola sul letto, sbuffando e sciogliendosi la pettinatura fino a liberare la sua chioma quando un tetro particolare colpì la sua attenzione.Una busta viola sul comodino, con un sigillo dorato che non aveva mai visto prima.
Si sedette sul letto e la aprì, trovó un foglio bianco al suo interno.
Il messaggio le fece perdere il respiro per un minuto buono.
Non poteva essere ancora lui, lei ne era uscita, aveva chiuso da mesi con quella storia ma evidentemente non per tutti era sepolta.
Gentile signorina Cass Roy, la invitiamo a recarsi presso la rivendita DeanS, nel giorno sotto indicato o prenderemo in considerazione strade meno legali per fare in modo che accetti le nostre condizioni, le alleghiamo una foto della suddetta "seconda strada".
Con le mani tremanti aprì nuovamente la busta notando una foto a colori che non aveva notato prima, ritraeva Gabriel, avvicinarsi ad un mezzo dell'FBI.
La lettera recava il giorno seguente come data dell'incontro.
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•UNDER MY SKIN•
RomanceFerita e sola, Cassandra riesce a scappare dalla prigione in cui è stata rinchiusa per mesi da un gruppo di trafficanti di persone. La voglia di riscatto è forte ma i ricordi la tormentano, non riesce più a dormire e se la sua felicità interiore di...