•UNDER MY SKIN•

76-Nuove conoscenze

Il volo durò parecchie ore , Cassandra non sapeva che aspettarsi quando mandò la domanda d'iscrizione al quartier generale a quantico per partecipare all'addestramento come recluta ufficiale dell'FBI.
Non aveva paura, ma al tempo stesso le sembrava quasi di starsi buttando nel vuoto.
Per la prima volta nella sua vita era sola.
Da piccola aveva vissuto tra l'amore dei suoi genitori, poi insieme alle altre ragazze rapite , aveva ricevuto il loro sostegno, ed infine Gabriel , lui era stato la sua roccia nell'ultimo anno e mezzo.
Erano accadute così tante cose che non aveva potuto controllare , la sua vita era stata in balia del volere altrui, e ora finalmente,poteva decidere da sola , e lo aveva fatto.

Cassandra nella settimana precedente alla partenza aveva organizzato tutto nei dettagli con Hank Taylor, nonostante l'uomo l'avesse assolutamente rassicurata sulla validità della sua presenza  lì a Washington, lei non aveva voluto sentire ragioni, non voleva sentirsi un'agente a metà, quello ormai era diventato il suo lavoro ,e come tale voleva essere trattata.

Avrebbe alloggiato in una delle tante camere riservate ai nuovi agenti per 18 settimane, al termine di queste sarebbe potuta ritornare a casa, anche se non era tanto sicura di quale fosse casa sua , quindi si ritrovò presto a sperare che lo decidessero i suoi superiori .
Sarebbe andata dovunque la sua presenza fosse stata richiesta per aiutare persone come lei, vittime e sopravvissute.

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Nick lanciò il timer sul lettino di blastica blu , alto fino alla metà della sua gamba, Cassandra gli sfrecciava davanti, percorrendo gli ultimi metri della pista di atletica leggera .

Non riusciva a capire come una ragazzina del genere potesse avere così tanta motivazione, l'aveva vista migliorare giorno per giorno , e ne era molto soddisfatto.
Nick Arso era diventato il suo allenatore il giorno stesso in cui Cass aveva fatto la sua comparsa in Virginia , l'uomo aveva una folta capigliatura grigia , ma nonostante ciò dal volto non dimostrava più che quarant'anni, allenava i giovani agenti ormai da decenni e amava il suo lavoro , a volte si sentiva quasi un maestro di scuola , perché tramite l'allenamento riusciva a forgiare anche le loro menti.
Nick sapeva bene che un buon agente oltre ad avere un corpo adatto alle missioni più disparate doveva stimolare la resistenza fisica , e l'unico modo di farlo era impostare un mindsest più completo possibile , ma sembrava quasi che quella ragazza non avesse bisogno del suo aiuto in questo, la motivazione le scorreva nelle vene.

La vedeva spesso passare metà delle sue giornate sui libri da lui stesso consigliati e metà a mettere in pratica i consigli imparati , non si fermava un attimo , neanche per chiedere una telefonata ad un parente.
Gli agenti  non erano prigionieri , erano liberi di restare in contatto con la famiglia con qualsiasi mezzo a loro disposizione . Certo, si raccomandava loro di limitare le distrazioni , ma sicuramente non si vietava una piccola telefonata.

Gli sembrava che Cass fosse solo molto sola, per questo aveva avuto l'idea di informarsi su di lei, ma non appena aveva fatto la prima chiamata ad un suo collega di Washington si era trovato davanti un muro, Cassandra era una protetta , non esistevano informazioni sulla sua famiglia , né sulla sua vita , prima di giungere in Virginia.

L'umo non poteva sospettare che la mora era in un programma di protezione estremamente riservato, perciò i suoi dubbi su quella ragazza rimasero vivi fino all'ultimo giorno di allenamento.

Cassandra bevve avidamente l'ultimo sorso d'acqua rimasto nella bottiglietta, aveva le gambe  in fiamme , sembrava quasi che i muscoli le stessero per esplodere .

Aveva appena finito di svolgere la prova del secondo esercizio obbligatorio per essere promossa come agente , una corsa a sprint di 300 metri.
Vi era un tempo limite entro il quale svolgerla e aveva paura di essere ancora al di sopra della soglia.
Corse incontro al suo allenatore, Nick aveva un broncio in volto.