Capitolo 1

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Siamo a metà novembre, fa freddo, ma non nevica ancora, sto andando in biblioteca, per domani ho una ricerca importante, mi serve un bel librone, non mi piace usare troppo internet, adoro andare in biblioteca, e ne sfrutto tutte le occasioni; sono arrivata, entro dentro e saluto Stefano, il bibliotecario: ha 30 anni, è giovane per fare questo mestiere, ma a lui piace.
G:Ciao Stefano, come vanno le cose qui?
S:Ciao bellissima, va tutto bene, lo sai che di mercoledì pomeriggio non c'è quasi nessuno.
G:Senti, mi aiuteresti a trovare un libro di biologia, per domani ho una ricerca.
S:Certo -si alza dalla sedia- ma mi chiedo perché non fai le ricerche come gli altri adolescenti -mi porse un libro- non che mi dispiaccia che tu venga a trovarmi.
Stefano è sempre stato gentile, mi è sempre piaciuto con quei suoi capelli biondi e gli occhi verdi, poi mi consiglia sempre libri perfetti.
G: Grazie Stefano, comunque lo sai che adoro questo posto.
Gli do un bacio sulla guancia ed esco.
Sto sfogliando il libro che mi ha dato, cammino distrattamente, quando sbatto contro qualcosa... contro qualcuno. Il libro mi sfugge di mano e cade a terra...
X: Cazzo, ma stai attenta...
Alzo gli occhi e lo vedo, è un ragazzo moro ed alto, indossa un paio di jeans, una maglietta rossa è un paio di vans grigie, sta guardando il cellulare che gli è caduto per terra, poi alza lo sguardo e i suoi occhi si fissano nei miei: sono stupendi, anche se banalmente color nocciola. Prendo coraggio e rispondo:
G: Non sono solo io a dover stare attenta, tu guardavi il telefono!
Mi chino per raccogliere il libro che, per fortuna, non si è rovinato, ma quando sto per afferrarlo la sua mano mi precede e me lo porge, poi raccoglie pure il suo telefono.
X: Scusa, hai ragione, il tuo libro si è rovinato? Mi chiede quando siamo ormai in piedi.
G: No, scusa te, lo stavo sfogliando mentre camminavo e non ti ho visto ~cosa molto difficile bello com'è~aggiungo nella mente.
Mi sorride, una cosa meravigliosa, e anche se l'ho appena incontrato mi sta già molto simpatico.
X: Comunque mi chiamo Edoardo.
Mi porge la mano, e io, senza esitazioni, gliela stringo.
G: Giulia, piacere, è come sta il tuo telefono?
E: Ah, lui sta benissimo, ma vorrebbe avere il numero di quella bella ragazza che si è preoccupata tanto per lui, dici che è possibile? Risponde con un sorrisetto.
Non riesco a trattenermi e ricambio con un sorriso divertito, è davvero carino!
G: Non lo so, dipende...
E: Da cosa?
G: Se quel bel telefonino vorrà o no condividere questo segreto con un ragazzo di nome Edoardo...
E: Lo farà, te lo assicuro.
Ci sorridemmo e poi gli dettai il numero.
Mentre mi allontano sorridendo come un'idiota lo sento urlare.
E: Ti chiamo!
Mi volto, gli sorrido e salutandolo con la mano vado verso casa mia.
EDOARDO POVS
Guardo Giulia allontanarsi e non posso fare a meno di notare di quanto quella ragazza fosse bella, ora mi sorge un dubbio: chiederle di uscire insieme al più presto o aspettare qualche giorno? Questo dubbio mi rimane fino a sera...
GIULIA POVS
Arrivo a casa e inizio subito la ricerca di biologia, ma sarà difficile concentrarmi con lui che mi gironzola ancora per la testa.
Sono le sette di sera ormai, ho finito tutto, sto per accendere la televisione quando il mio telefono suona, mi avvicino ed è un messaggio...

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