Le ore di scuola passano in fretta e arriva l'intervallo, devo parlare con Emma, sarà con Jack, allora la vado a cercare, la vedo, sta piangendo mentre parla con Jack, e lui le asciuga le lacrime con dolcezza, mentre mi avvicino si abbracciano e Emma scoppia in singhiozzi disperati. Arrivo vicino e lei mi guarda.
G: Emma, che succede, perché piangi?
Lei è ancora abbracciata a Jack.
Em: Ti prego Giulia, va via, ti dirò tutto un altro giorno...
Sta ancora singhiozzando.
G: Sono molto preoccupata per te, vuoi davvero che me ne vada?
Em: Ti racconterò tutto, promesso, ma, ti prego, va via.
Mi allontano più preoccupata che mai, mi ha detto che mi avrebbe spiegato tutto, devo stare tranquilla.
Torno in classe e la campanella suona, passiamo all'ora di matematica, la prof ci lascia degli esercizi ed esce dalla classe, per una faccenda urgente, a quanto pare, io inizio il compito ma poi sento Andrea parlare.
A: Ehi Giuly, mi aiuti, non ci capisco niente di questa roba...
Mi avvicino a lui e inizio a rispiegargli l'esercizio, dopo averlo praticamente fatto insieme, passo all'altro, ma lui continua a parlare.
A: Giulia, non riesco a farlo, non è che mi aiuteresti? Ho bisogno di ripetizioni...
Non do tanto peso alle sue parole, penso a Emma...
G: Certo, te le do io le ripetizioni...
A: Grazie infinite Giuly.
G: Ok, facciamo oggi pomeriggio alle 16.00 a casa mia?Tanto sai dov'è...
A: Perfetto, ci vediamo oggi, facciamo i compiti insieme?
G: Si, così ti aiuto con matematica.
Gli sorrido.
Le altre ore di scuola terminano, così esco dall'edificio, intravedo Emma tra la folla di studenti e le vado dietro, lei mi vede e si ferma, così la raggiungo.
Si è calmata, non piange più ma è sempre agitata e preoccupata.
G: Emma, stai bene? Sai che a me le cose le puoi dire.
Em: Si, ti spiego tutto domani, promesso.
Mi abbraccia, un abbraccio pieno di disperazione e tristezza, poi mi da un bacio sulla guancia e va via.
Sono ancora nei paraggi della scuola quando sento gridare il mio nome, mi giro e vedo Edoardo venirmi incontro, sorrido e lo aspetto, poi ci incamminiamo insieme verso casa mia.
E: Come va?
G: Bene, tu?
E: Bene, posso chiedere chi è Andrea?
Faccio un risolino poi rispondo.
G: È un mio compagno di classe, un amico, mi sorprende che tu non lo conosca, è il Casanova della scuola.
Fa una smorfia, poi risponde.
E: Non mi sta particolarmente simpatico...
G: No, invece è un bravo ragazzo, mi fa ridere...
E: Questione di punti di vista.
Continuiamo a camminare e chiacchierare finché sono arrivata.
Guardo casa mia.
G: Sono arrivata, ciao Edo.
Gli do un bacio sulla guancia, ma prima che possa avviarmi verso la porta di casa mi prende il polso.
E: Ti va se oggi usciamo, come ieri?
G: Mi dispiace, ma oggi sono impegnata, devo dare ripetizioni di matematica...
E: A chi?
G: Ad Andrea...
Lo dico con un sorriso, poi gli do un altro bacio, stavolta all'angolo della bocca, ed entro in casa.
EDOARDO POVS
Dopo avermi salutato lei entra in casa e, ancora una volta mi lascia lì, mi giro e mi dirigo a casa mia, ma mentre cammino mi scontro con qualcuno, alzo gli occhi e vedo Andrea.
Mi stava altamente antipatico, non so perché, ma non mi andava a genio.
A: Scusa amico, non ho fatto apposta.
Alza le mani e fa un sorriso.
A: Tu sei l'amico di Giulia, giusto?
E: Si, sono quello che ti ha presentato sta mattina...
A: Pensi di avere possibilità con lei? No, perché se è così ti sbagli...
E: Ma che problemi hai? Noi siamo solo amici, ci siamo conosciuti solo 2 giorni fa!
Mento, non voglio esserle solo amico, è vero, ci conosciamo da poco, ma, non so...
A: Non scherzare con lei.
Detto questo continua per la sua strada voltandomi le spalle.
Faccio lo stesso, pensando alle sue parole.
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Baciami ancora
FanfictionUn ragazzo e una ragazza si troveranno, ma cosa succede se una pazza li vuole separare? La loro storia non sarà facile, riusciranno ad avere ciò che più sognano?