Baciami ancora

Capitolo 33

Quando bussano alla porta sobbalzo, anche se abbiamo cambiato casa dopo l'esperienza con Jessica non dubito che sarebbe capace di trovarmi, così prima di aprire la porta guardo nello spioncino e vedendo Fede faccio un respiro di sollievo, apro la porta per farlo entrare, chiudendola subito a chiave quando l'ha superata. Mi giro per guardare il mio amico, e gli faccio un debole sorriso.
F: Come va, amico?
E: Come vuoi che vada? Lei è tornata...
Mi dirigo verso la mia camera con Fede dietro. In camera mia ci sarà un po' più di privacy.
Mi siedo sul letto e guardo il mio migliore amico, se lo conosco bene mi sommergerà di domande.
F: Com'è successo?
L'ultima cosa che avrebbe potuto chiedermi... Anche se non sembra è una domanda difficile.
E: Stavo cercando Giulia, non rispondeva ai messaggi e nemmeno alle chiamate, quando mi spunta davanti quella pazza, ha detto che sarò suo con le buone o le cattive. Di sicuro ha minacciato Giulia, ne sono certo.
F: Magari no, forse c'è un'altra ragione perché non risponde al telefono.
Mi metto la testa tra le mani, guardando il pavimento.
E: Non ci credi neanche tu, ammettilo.
F: Allora cosa farai con lei?
E: Almeno per il periodo che ci sarà in giro Jessica è meglio che le sto lontano...
F: La polizia la prenderà presto, vedrai.
E: Mhm...
Sono certo che la polizia la troverà, ho solo paura che non riesca a farlo in tempo, che quella pazza possa far del male a qualcuno.
Se dovesse fare del male a Giulia non me lo perdonerò mai.
E: Non lascerà perdere in fretta, vero?
F: Non credo, se vi ha visti baciarvi ancora peggio, neanche se la lasci stare per sempre sarà al sicuro.
La polizia deve prenderla al più presto, nessuno è al sicuro con Jessica in giro.
F: Devi stare attento con lei, l'hai tirata dentro questo casino, ora tocca a te proteggerla.
Caspita se ha ragione, ma in questo momento cosa posso fare se anche solo stare vicino a lei può essere ancora più pericoloso?
GIULIA POVS
Andrea mi sta accompagnando a casa, è così gentile, tiene un braccio sulle mie spalle e qualche volta mi bacia tra i capelli, è una sensazione bellissima.
Arriviamo a casa mia e ci fermiamo.
G: Grazie tantissimo Andrea.
A: Prego pasticcino, ma promettimi che starai meglio, va bene? E che quando sarà mi mandi un messaggio, ok?
Annuisco leggermente mentre mi accarezza il viso con la sua mano delicata e i suoi occhi mi scorrono dalle labbra agli occhi, dal naso alle guance.
A: Hai gli occhi rossi e gonfi...
Afferma continuando a guardarmi, io facendo una risatina ribatto.
G: Già, un effetto collaterale del piangere, oltre a un insistente mal di testa.
Fa un leggero sorriso.
A: Sai, sei stupenda anche con gli occhi rossi e gonfi e un insistente mal di testa.
Ci guardiamo per un tempo infinito, fino a quando mi rendo conto che sono le 17.30 e i miei genitori potrebbero essere preoccupati.
G: Grazie ancora Andrea, ci vediamo domani?
A: Certo pasticcino, a domani.
Si china per darmi un bacio sulla guancia e se ne va. Resto a guardarlo finché svolta un angolo, poi mi giro ed entro in casa, trovando i miei genitori seduti sul divano, abbastanza preoccupati.
M: Tesoro, dove sei stata? Eravamo così preoccupati.
Dice mia mamma abbracciandomi.
G: Scusa mamma, mi sono dimenticata di dirti che uscivo con amici a pranzo e facevamo i compiti insieme.
M: Va bene, tesoro, però la prossima volta avvisami.
Annuisco leggermente.
G: Ora sono abbastanza stanca, vado in camera mia.
Le do un bacio sulla guancia e faccio lo stesso con mio papà, poi vado in camera mia e senza perdere tempo mi infilo le cuffie e mi stando sul letto, mettendo a manetta la musica per scacciare tutti i pensieri.