Capitolo 16

351 13 0
                                        

Driiin... Driiin... Driiin...
Mi alzo dal letto e mi sento uno zombie, ho dormito in modo stranissimo, e ora non sto in piedi.
Scendo e vado in cucina, ma solo ora mi accorgo che non è un giorno di scuola, e che quello che ha interrotto i miei sogni non era la sveglia, ma il campanello.
Il mio cervello si mette in moto e capisco: oggi è sabato, e devo passare la giornata con Andrea.
Guardo l'ora, sono le 9.45, come ci eravamo messi d'accordo, e io sono ancora in pigiama!
Mi lego i capelli e corro alla porta, trovandomi davanti il ragazzo biondo che a scuola spezza i cuori.
Lui mi squadra e fa un sorrisetto.
A: Sei splendida in pigiama.
Ah, giusto, il mio pigiama consiste in una canotta e pantaloncini corti, anche se è inverno io in casa sto così, boh.
G: Ah, si, è che mi sono svegliata ora, però entra pure.
Mi scosto e lo faccio entrare, chiudendo la porta dietro di lui.
G: Senti, mi cambio e usciamo, ci metto poco, promesso.
Intanto mi incammino sulle scale verso camera mia, mi fiondo nell'armadio e prendo un maglione e un paio di jeans, metto le mie vans e vado in bagno, mi lavo i denti e mi pettino, sono pronta.
Mentre esco da camera mia trovo un biglietto sulla porta dei miei genitori:"Buongiorno tesoro, noi siamo partiti per andare dalla nonna, domani ci raggiungi, abbiamo già trovato un treno per venire, parte alle 7.50, lo so, è presto, ma la nonna vuole vederti, ti aspettiamo, poi torneremo a casa insieme, bacioni. Mamma e papà."
Metto in tasca il biglietto e vado da Andrea.
G: Eccomi, sono pronta.
Lo guardo, sta guardando un po' di foto sui vari scaffali.
A: Eri carinissima da bambina.
Sbuffo e lo prendo per mano.
G: Si, beh, ora finiscila di guardarmi nel passato.
Lo allontano dagli scaffali, prendo la borsa, le chiavi e il telefono e usciamo da casa.
A: Ah, quante storie, era veramente una bellissima bambina.
Chiudo casa e iniziamo a camminare.
G: Bene, allora, che programmi hai per oggi, visto che hai voluto rapirmi?
Inizia ha ridere.
A: Beh, ti ho a disposizione tutto il giorno o no?
G: Si, tutta tua tutto il giorno.
Sorrise.
Allora, il mattino passeggiata, poi pranziamo e avevo pensato al cinema, ti va?
G: Certo, ottimo idea.
A: Allora andiamo, il parco a quest'ora è splendido.
Mi tende una mano, io l'afferro e iniziamo la passeggiata, chiacchieriamo un sacco.
G: Allora, ci conosciamo da due anni(?) e non so troppe cose su di te.
A: Solo ora tutto questo interesse?
G: Beh, tu mi hai chiesto solo ora di uscire, quindi solo ora sono curiosa.
Sorrise.
A: Giusto. Fammi tutte le domande che vuoi.
G: Beh, vediamo, col fisico che hai farai sicuramente qualche sport.
A: È un affermazione, dov'e la domanda?
G: Ohh, quante storie, allora, che sport fai?
A: Beh, messa così, faccio basket.
G: Bello, io non so neanche tirare, ahahahaha.
Si mette a ridere anche lui, poi continuiamo la passeggiata, parlando e conoscendoci.

Baciami ancoraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora