Capitolo 56

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Dopo poco Giulia riesce dal bagno vestita.
G: Così va meglio?
E: Non ho detto che prima stavi male, solo che non sarei riuscito a resisterti.
G: Ah, ok, perché così riesci a resistermi?
Mi porto una mano sul viso e sorrido.
G: Dio, Giulia, sei splendida indipendente da come sei vestita, ma se sei vestita così mi viene più facile resistere all'impulso di strapparti i vestiti di dosso.
Lei ridacchia e viene a sedersi vicino a me.
G: Quindi anche ora vorresti strapparmi tutti i vestiti?
E: Piccola, ti prego, non provocarmi.
La guardo e mi metto seduto, lei si avvicina e mi bacia con passione, mettendomi una mano sul petto. Non resisto e le appoggio le mani sui fianchi, infilandole sotto la maglia, tocco la sua pelle morbida e liscia e l'attiro più vicina a me. Lei si stacca e ansimando sorride guardandomi.
G: Potrebbero arrivare i miei genitori.
Mi toglie le mani da sotto la sua maglia.
E: È colpa tua, sei tu che mi stuzzichi.
Le bacio il collo, staccandomi subito sapendo che comunque ha ragione, non voglio che i suoi genitori ci trovino così. Mi stendo di nuovo sul letto, sospirando, dopo poco Giulia mi raggiunge e appoggia la testa sul mio petto, baciandomi piano sul collo.
E: No, dai, Giulia, i tuoi genitori non possono tornare e trovarci così.
Lei si stringe di più a me.
G: Mia mamma lo sa...
E: Cosa?
G: Le prime volte che ci siamo baciati ci ha visto, ha detto che gli piacevi...
Ridacchio, stringendola e baciandole la testa.
E: Bene, un'altra sostenitrice del nostro amore.
G: Già.
A quel punto entrano i suoi genitori e ci ritrovano stesi sul letto, Giulia si alza di scatto e le sue guance diventano rosse, i suoi genitori ci guardano, sua madre sorridendo e suo padre stranito.
P: Ehm, cosa succede?
M: Ma niente tesoro, comunque dobbiamo dirti una cosa Giulia.
G: Cosa?
P: Ci hanno chiamato dall'agenzia viaggi e hanno detto che c'è stato un problema con il motore dell'aereo, e che non sarà riparato prima della 2 gennaio, quindi resteremo qui ancora un po'.
Io e la ragazza che amo staremo insieme per capodanno? A Roma? È stupendo, torneremo a casa insieme. Sorrido involontariamente.
G: Ah, ok, va bene.
M: Però c'è un problema.
G: Quale?
P: L'albergo non ci lascerà restare qui oltre domani.
E: Potete venire a stare da mia zia, non credo le dia fastidio.
M: Oh, Edo, sei molto gentile, ma non possiamo accettare.
E: Perché no? Risparmiereste soldi in un altro hotel, e poi è per solo qualche giorno.
M: Sarebbe fantastico, grazie.
Sono super felice che abbiano accettato, starò il più possibile con Giulia.
P: Va bene, ma non dovresti avvertire tua zia?
E: Giusto.
Prendo il telefono e la chiamo, uscendo dalla stanza, così se dice di no e io la devo implorare i genitori di Giulia non cambieranno idea.
Z: Pronto?
E: Ciao zia, posso chiederti un favore?
Z: Dipende qual è.
E: Beh, il volo aereo della mia rag... Amica, ha avuto dei problemi, e l'albergo non li lascerà alloggiare oltre domani, non è che potremmo ospitarli per qualche giorno?
Z: Fino a quando?
E: Fino a quando me ne vado anch'io.
Z: Oh, quanti sono? Ho solo una camera degli ospiti in più.
E: Grazie mille zia.
Z: Aspetta, prima rispondi alla mia domanda.
E: Beh, sono in tre, mamma, papà e Giulia.
Z: Ok, ma non ci stanno tre in una camera.
E: Giulia dorme con me.
Z: Ok, mettiti d'accordo con loro, sono benvenuti a casa mia.
E: Grazie tantissimo zia, ti adoro.
Z: Si, certo che sei ruffiano.
E: Ma è vero, ti voglio tanto bene, ciao.
Z: Ciao.
Chiudo la chiamata e rientro nella camera di Giulia.
E: Per lei va bene.
M: Ottimo, grazie mille ancora Edo.
La madre di Giulia mi abbraccia.
Passo il resto del pomeriggio con Giulia e la sua famiglia, poi si fa tardi e decido di tornare a casa.
E: Me ne vado, arrivederci.
Stringo la mano al padre di Giulia e la madre mi abbraccia. Faccio per salutare la ragazza che amo, ma lei parla prima.
G: Ti accompagno a casa?
Guardiamo entrambi i suoi genitori che annuiscono, così ci incamminiamo verso casa di mia zia. Una volta arrivati mi avvicino a lei.
E: Stai bene?
Le metto le mani sulla vita e lei le allaccia dietro al mio collo.
G: Quando sto con te va tutto bene.
Sorrido e la bacio, attirandola più vicino a me. Dio, ma smetterà mai di dare baci favolosi? Spero di no.
Sento la porta di casa aprirsi e staccandomi da lei guardo chi è.
G: Ciao Marco!
Esclama Giulia staccandosi da me e prendendo in braccio il mio fratellino.
M: Anch'io voglio un bacio da Giulia.
Lei lo bacia sulla guancia.
E: E me non mi saluti?
M: Ciao fratellone.
E: Dai Micro, è meglio se andiamo a dormire.
M: Uff, fa bene.
Stampa un bacio sulla guancia di Giulia e scende dalle sue braccia. Mi chino su di lei e le do un bacio a stampo.
E: Buonanotte piccola, ti amo.
G: Ti amo, 'notte.
Lei si incammina verso l'albergo e noi entriamo in casa.

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