Capitolo 50

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Sto ancora aspettando Edo e Marco, quando sento un braccio che mi circonda le spalle e inizia a camminare, trascinandomi con lui.
L: Buonasera bambolina, vieni a fare una passeggiata con me.
Mi fermo bruscamente e gli tolgo il braccio dalle mie spalle, allontanandomi da lui.
G: Vattene.
L: Oh, bambolina, perché fai così con me?
G: Lasciami stare.
Mi giro e torno al punto dove stavo aspettando, ma lui mi segue.
L: Dai, Giulia, non sono più bello del tuo fidanzato?
G: No, lasciami stare, io lo amo, vattene da qualcun'altra.
L: Stai aspettando lui adesso?
E: Si, sta aspettando me.
Dice Edo avvicinandosi mentre teneva per mano un bambino bellissimo, occhi e capelli marroni. Sorrido al ragazzo di cui sono innamorata e mi avvicino a lui.
E: Giulia, prendi Marco e allontanati, parlo un attimo con lui poi arrivo.
Mi da un bacio a stampo, poi prendo per mano Marco e mi allontano, cominciando a parlare con questo bellissimo bambino.
EDOARDO POVS
Dopo che Giulia e Marco se ne sono andati, mi avvicino a Lucas e lo guardo malissimo.
Lui sorride sfacciatamente.
L: Che piacere rivederti, Edoardo.
E: Cosa vuoi da noi?
L: Devo solo allontanare Giulia da te.
E: Non puoi essere pazzo come tua sorella.
L: Hai ragione, non sono pazzo come lei, ma anche io ho i miei segreti, alcuni che lei sa, mi potrebbe denunciare, quindi ho accettato di fare questa buffonata.
E: Ti ha ricattato? Cosa hai fatto di così terribile?
Dico con disgusto. Lui ridacchia.
L: Non ho un passato rispettabile, lo sai.
E: Ne sono certo. Come hai fatto a sapere che io e Giulia siamo qui?
L: Jessica ti ha sempre seguito, a sempre saputo le vostre intenzioni, non è venuta qui di persona perché: 1º ci sono io che posso tenervi d'occhio, 2º ha cose ben più importanti da fare.
E: Cosa?
L: No lo ha detto, mi ha dato solo questo compito, dividervi.
E: Che bastardi, te e tua sorella.
Lui ridacchia.
L: Comunque non credo sarà facile separare Giulia da te, mi ha appena urlato che ti ama. Ma tranquillo, alla fine ci riuscirò a portarmela a letto.
Non ci vedo più dalla rabbia, gli do un pugno in faccia, facendolo cadere per terra.
Ora, fermiamoci un attimo, se vi siete persi adesso spiego tutto: io conosco Lucas, lui è il fratello di Jessica, si vede da come è pazzo; lui vive a Roma, non so perché, l'ho visto solo una volta quando ero ancora fidanzato con Jessica, era venuto a trovare la famiglia. Per parlare del suo passato, possiamo dire che spacciava droga e ho sentito che ha violentato alcune ragazze, ma non ne sono sicuro, visto la minaccia di Jessica, però, posso dire che i sospetti sono fondati. Ecco, ora sapete cosa è successo, questo stronzo deve stare lontano da Giulia, se no potrei anche mandarlo all'ospedale. Ora torniamo al presente.
Lucas sghignazza e mi guarda, toccandosi la mascella con la mano.
L: Edo, pensavo fossi più forte.
E: Non provocarmi, bastardo.
L: Piano con le parole, io non ho fatto niente. Non ancora, comunque.
Lo prendo per il colletto e lo faccio alzare, guardandolo negli occhi con una furia omicida che mi pulsa nelle vene.
E: Senti, non azzardarti ad avvicinarti ancora a Giulia.
L: Oh, amico, sai che questo non si può fare, ho un lavoro da svolgere.
E: Ti ammazzo se ti avvicini ancora a lei.
L: Lasciala, così mia sorella può tornare con te è tutto andrà bene.
E: Non la lascerò, non con te in giro.
L: Se la lascerai, lei verrà da me per essere consolata.
Scoppio in una fragorosa risata.
E: Figurati.
Lo butto a terra e lo guardo con disprezzo.
E: Se provi ad avvicinarti ti mando all'ospedale.
Lui mi guarda, passandosi una mano sulla bocca, dove usciva del sangue.
Mi giro e me ne vado.
L: Non sarà mai tua, o per colpa di Jessica, o per il vero fidanzato di Giulia.
Non mi volto e continuo a camminare, pieno di rancore rivolto a quella pazza di Jessica.
Dopo poco vedo Giulia seduta su un muretto, sulle gambe tiene Marco, che ride guardandola. Tutti e due stanno ridendo, sono felici e Giulia è bellissima, con i capelli raccolti in una coda alta e alcune ciocche che le ricadono dolcemente ai lati del viso, con un cappotto marroncino, un paio di jeans e le sue vans. Non sembra una sorella maggiore, sembra di più una mamma che prova un infinito amore verso il figlio, e non posso fare a meno di pensare a quando un domani avrò una famiglia, possibilmente con lei.
La mia rabbia scivola via vedendo quella scena, mi avvicino e quando Marco mi vede corre verso di me saltandomi in braccio. Lo stringo affettuosamente e lo baci sulla guancia.
E: Allora, Micro, ti piace Giulia?
M: Tantissimo, e a te?
E: Oh, anche a me piace tantissimo.
La guardo e vedo che sta sorridendo, ricambio e mi avvicino a lei, metto giù Marco e la bacio a stampo.
E: Mi piace da impazzire.
Sussurro, in modo che mi senta solo lei.
M: Anch'io voglio un baci da Giulia!
Abbassiamo entrambi lo sguardo e Giulia si mette a ridere, poi si piega e prende in braccio Marco, nonostante sia abbastanza grande. Gli stampa un bacio sulla guancia così che il mio piccolo fratellino sia felice. Lo mette giù e andiamo tutti a mangiare in un ristorante carino che conosco da quando ero piccolo.
Finita la cena Marco è stravolto, così andiamo tutti a casa di mia zia, dove io e Micro stiamo per questa "vacanza", mettiamo a letto Marco dopo avergli messo il pigiama e andiamo in camera mia. Ci sediamo sul letto.
G: Allora, di cosa hai parlato con Lucas, sei riuscito a convincerlo a lasciarmi in pace?
Le cingo le spalle con il braccio e la stringo a me.
E: Si, spero che ora ti lasci in pace.
Annuisce e si avvicina a me per baciarmi. Sorrido e ricambio il bacio.

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