Sono abbracciata ad Andrea e sto piangendo, non mi voglio staccare, mi sento un po' meglio tra le sue braccia, ma so che devo tornare a casa, se no i miei genitori si preoccupano, allora mi stacco e lo guardo, avrò gli occhi rossi e le guance bagnate, ma lui mi accarezza il viso facendomi fare un piccolo sorriso, a cui lui ricambia subito.
A: Pasticcino, sei sicura che non vuoi sfogarti, magari dirmi cosa è successo ti può aiutare.
Faccio di no con la testa e tiro su col naso.
G: Mi accompagni a casa, per favore?
A: Certo, prendi le tue cose e andiamo a casa.
Raccolgo tutti i libri e quaderni e li metto nello zaino, per poi alzarmi e andare vicino a lui, che mi abbraccia forte, dandomi un senso di sicurezza.
A: Qualunque cosa sia successa andrà tutto bene, pasticcino.
Mi da un bacio tra i capelli poi mi mette il suo braccio sulle spalle e ci incamminiamo verso casa mia.
Durante il tragitto stiamo molto vicini ma non parliamo, mi sento sicura e ora devo dimenticare Edo, per quel poco che lo conosco, con Andrea posso stare bene, mi fa sentire sicura. Mentre camminiamo mi accoccolo di più su Andrea, lui mi da un altro bacio nei capelli e io sorrido, ho smesso di piangere ma gli occhi sono ancora gonfi, non fa niente, ora accanto a lui mi sento felice.
Con Edoardo ho chiuso.
EDOARDO POVS
Giulia non mi ha risposto al messaggio, sono preoccupato, di solito lo fa sempre, allora sono andato a casa sua ma lei non c'era, vado verso la scuola, magari è rimasta lì intorno.
Sto camminando per cercare la mia piccola, quando da una stradina spunta fuori una faccia conosciuta, una testa rossa con gli occhi verdi, che mi sorride. Jessica.
Spalanco gli occhi e mi fermo immediatamente, tentato addirittura di fare un passo indietro.
E: Cosa ci fai qui, Jessica?
J: Sono venuta a trovare il mio fidanzato, ma, amore, non sei felice di vedermi?
Avanza lentamente verso di me e io indietreggio lentamente, non voglio che si avvicini troppo, l'ultima volta è andata male.
E: No, per niente, come hai fatto ad uscire?
Sbuffa e continua ad avvicinarsi.
J: Non è stato difficile, insomma, non stanno attenti a niente, o, almeno, non stanno attenti a me, là.
E: Perché sei venuta?
J: Te l'ho detto, volevo vedere il mio ragazzo.
E: Noi non siamo fidanzati.
Continuo a indietreggiare mentre lei continua ad avvicinarsi, uffa, finiremo in capo al mondo se continuiamo così.
J: Oh, si che lo siamo, tu non puoi lasciarmi, io sono la tua anima gemella.
E: Non è vero, lo sai che non è così.
Un muro mi fa fermare e lei, notandolo, fa un sorrisetto, continuando ad avvicinarsi.
J: Sai, amore, mi sei mancato tantissimo in questo periodo, mi sono mancati i tuoi baci e le tue carezze, che ne dici di rimediare, dammi un bacetto.
Si è fatta veramente vicina e sinceramente ho abbastanza paura, so che Jessica si porta sempre dietro una pistola e non ha paura di usarla, me lo ha già dimostrato una volta, non voglio che si ripeta.
E: Jessica, allontanati.
J: Ma, tesoro, non ti sono mancata?
Dice facendo la finta sorpresa.
Si ferma e fa un sorrisetto poi parla con voce seria.
J: Edoardo, sarai mio, se non con le buone, con le cattive, la scelta spetta a te.
Si avvicina al mio orecchio e sussurra.
J: Sappilo. Ciao amore.
Si volta e se ne va, così che io possa notare la sua pistola sulla schiena, tra la cintura e la maglietta.
Faccio un respiro profondo cercando di calmarmi, ma non riesco, sto tremando, devo assolutamente avvertire la mia famiglia del ritorno di Jessica, così prendo il telefono e chiamo mio papà, mentre corro per tornare a casa.
P: Pronto?
E: Papà, è tornata.
Dopo un attimo di silenzio lui risponde.
P: Torna subito a casa, svelto!
E: Arrivo il più in fretta possibile.
Chiudo la chiamata e continuo a correre.

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Baciami ancora
FanfictionUn ragazzo e una ragazza si troveranno, ma cosa succede se una pazza li vuole separare? La loro storia non sarà facile, riusciranno ad avere ciò che più sognano?