Gli occhi di Emma si fanno lucidi.
Em: È successo un casino...
G: Che casino, Emma?
Em: Sono incinta...
Detto questo scoppia in un pianto disperato e mi abbraccia.
Resto un attimo ferma senza ricambiare, per realizzare: Emma, incinta, a 15 anni, ma Jack lo sa?
Ricambio l'abbraccio e tengo la domanda per dopo.
G: Shh, tesoro, calmati, si sistemerà tutto, andrà tutto bene, calmati.
Le accarezzo la schiena dolcemente e dopo qualche minuto si tranquillizza, si stacca da me e mi guarda, gli occhi rossi e le lacrime sulle guance.
G: Ascoltami Emma, andrà tutto bene, hai capito, sistemeremo tutto, io ti aiuterò.
Emma annuisce poco convinta e poi tira fuori un fazzoletto.
G: Prima di tutto, Jack lo sa?
Em: Si, lo sa, ovviamente il bambino è suo...
G: Da quanto lo sai?
Em: Lunedì doveva arrivarmi il ciclo, doveva, allora mi sono insospettita, sono andata a comprare il test, ed era positivo...
Il giorno dell'appuntamento con Edoardo, l'altro ieri.
G: I test non sono sempre sicuri al cento per cento, dovresti...
Emma mi interrompe.
Em: Lo so, appunto per questo ieri sono andata dal ginecologo, e ha confermato, sono incinta...
L'ultima frase la sussurra soltanto.
Em: Non ho voluto dirtelo fin che non ne ero sicura, non volevo farti preoccupare.
G: E Jack, che dice lui?
Em: Non è contentissimo ma ha detto che non mi abbandonerà, e lo amo per questo, al mio bambino serve un papà.
G: Emma, hai 15 anni, hai preso in considerazione l'idea dell'aborto?
Em: Lo so, sono molto giovane, ma tra poco compirò 16 anni, il 5 dicembre, tra -conta con le dita- 8 giorni avrò 16 anni, e mi sembra una cosa terribile abortire, lo sai.
Ora la domanda cruciale.
G: I tuoi genitori lo sanno?
Em: No, mi butterebbero fuori di casa se lo sapessero.
G: Emma, è importante che loro lo sappiano, se dovessero cacciarti di casa andrai da Jack o verrai da me.
Em: Vorrei parlare con lui prima di fare qualsiasi cosa, non sono sola in questa gravidanza.
G: Io ti starò sempre accanto, lo sai vero?
Em: Non sai quanto ti voglio bene.
Ci abbracciammo e quando suonò la campanella entrammo in classe, Emma sembrava più sollevata dopo avermi parlato, ed ero felice per questo.
Le ore di lezione passarono in fretta e mi dimenticai di parlare con Andrea di questo week-end, fino ad ora, che lui è davanti alla prof interrogato, e, strano ma vero, sa tutto! È probabile che vinca la scommessa, ma devo comunque dirgli che devo andare da mia nonna.
L'interrogazione è finita e la prof sta dando i voti.
P: Allora... Andrea ha saputo e si prende 8, sei stato bravo, ti ha aiutato qualcuno?
Andrea mi guarda e poi risponde alla prof.
A: Si, mi ha aiutato Giulia prof, anche con matematica.
P: Brava Giulia, dovreste farlo più spesso se questi sono i risultati.
Io annuii e spostai lo sguardo su Andrea che stava sorridendo, e quando si siede al mio fianco inizia a parlare.
A: Allora questo fine settimana sei mia, giusto?
Faccio una smorfia e rispondo.
G: A proposito di questo week-end...
A: No Giulia, avevamo un patto.
G: È che mia mamma sta mattina mi ha detto che andremo a trovare mia nonna, o sabato o domenica, loro stanno giù tutto il fine settimana, io posso scegliere un giorno, ma ci devo andare.
A: Ok, facciamo sabato, però quel giorno nessuna discussione, un patto è un patto.
Sorrido, in fondo è molto simpatico.
G: Un patto è un patto, e sabato staremo insieme, promesso.
Ci sorridiamo e poi le lezioni riprendono tranquillamente.
Esco da scuola e mi dirigo verso casa, quando qualcuno mi si affianca... Edoardo.
E: Ehi Giulia, com'è andata la scuola?
G: Tutto bene, ho perso una scommessa, scoperto un segreto, te?
Lo dico con naturalezza, anche se il secondo punto non mi fa piacere.
E: Anch'io tutto a posto, senti, che ne dici se domani usciamo, visto che ieri eri impegnata?
Sorrido, felice che me lo abbia chiesto.
G: Certo, è una buona idea.
Mi accompagna a casa e io entro, faccio i compiti e chiamo Emma, per sapere se aveva deciso o no di dirlo ai suoi.
G: Ciao Emma, hai parlato con Jack?
Em: Si, ci ho parlato, e abbiamo deciso di dirlo ai miei genitori dopodomani, domani lo diciamo ai suoi.
G: Ok, fai bene a dirglielo, stanno per diventare nonni.
Em: Hai ragione, buonanotte Giulia, ti voglio bene.
G: Ti voglio bene anch'io, 'notte.
Chiudo la chiamata e vado a dormire.
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Baciami ancora
FanficUn ragazzo e una ragazza si troveranno, ma cosa succede se una pazza li vuole separare? La loro storia non sarà facile, riusciranno ad avere ciò che più sognano?