Baciami ancora

Capitolo 45

GIULIA POVS
Mi sveglio che sono le 9.30, mi stiracchio sul letto e mi guardo intorno, fissando la valigia pronta per partire, mi alzo e vado in bagno per sciacquarmi la faccia e svegliarmi, visto che sono mezza addormentata. Scendo le scale e vado in cucina, dove trovo mio padre che fa colazione.
G: 'Giorno.
P: Buongiorno tesoro. Pronta per domani?
G: Certo, sarà fantastico.
Gli bacio la guancia e prendo un biscotto, quando sento il mio telefono, che ho lasciato in camera mia. Corro su, troppo tardi, però, e così ho perso la chiamata di Emma, ma mi arriva subito un messaggio.
E: "Perché non rispondi? Fa niente. Sto arrivando a casa tua, non farti trovare in pigiama❤️"
Seguendo il suo consiglio mi vesto e mi preparo, aspettando la mia migliore amica. Eccola che bussa alla porta.
G: Ciao Emma, perché qui?
Em: Non posso passare l'ultimo giorno con la mia migliore amica prima che parta?
Sorride poi mi abbraccia, io ricambio e la faccio entrare in casa.
G: Ok, vuoi guardare un film?
Em: Certo.
Poi grido verso la cucina.
G: Papà, io e Emma guardiamo un film.
P: Quando è arrivata?
G: 10 secondi fa.
P: Ok, allora, io sono nel mio studio.
Ci sediamo sul divano.
G: Che film vuoi guardare?
Em: Mhm... Colpa delle stelle?
G: No dai, un altro.
Em: Allora Divergent.
G: Mhm...
Em: Dai, ti prego!
G: Ok, vada per Divergent.
Mettiamo su il film è incominciamo a guardarlo, ma dopo neanche 20 minuti Emma inizia a parlare.
Em: Allora, cosa farai con Andrea e Edo?
G: Per il momento non lascerò Andrea, però amo Edo, tantissimo, ti ho detto che mi ha chiamato sta notte?
Emma drizza le orecchie e si volta a guardarmi, attenta.
Em: Come?!
G: Beh, si, mi ha chiamato alle due meno un quarto, e sai cosa ho scoperto?
Em: Dimmi tutto.
G: Anche lui se ne va via una settimana.
Em: Uh, sospetto dove...
G: Già, viene a Roma anche lui!
Dico eccitata, sarebbe stato veramente fantastico.
Em: Ahhh!
Emma si alza e salta felicissima.
Em: Sono sempre stata pro per la vostra coppia! Siiii!
Mi alzo anch'io, ridendo.
G: Calmati Emma.
Em: Va bene, va bene. Sono calma.
Dice smettendo di saltellare e respirando.
Em: Però io ho sempre saputo che eravate perfetti insieme! Yeah! Ho ragione io! Siete perfetti insieme!
G: Va bene, ora la smetti e guardiamo il film o vuoi continuare a saltare come una stupida?
Em: Ok, film.
Torniamo a guardare il film, ma la pace non dura per molto.
G: Come va con il bambino?
Em: Tutto bene, ho un ecografia il 2 gennaio, e se tutto va bene saprò anche il sesso del mio piccolo.
Si accarezza la pancia con dolcezza, sorridendo.
Em: Sai, vorrei che tu venissi, insieme a Jack.
G: Oh, sarebbe un onore, certo che verrò.
Mi vengono le lacrime agli occhi mentre abbraccio Emma, mi ha chiesto di accompagnarla per vedere il suo bambino, è stupendo.
Em: Grazie Giulia, è molto importante per me.
Quando ci stacchiamo dall'abbraccio mi asciugo gli occhi e le do un bacio sulla guancia, poi torniamo a guardare il film.
EDOARDO POVS
Sto andando a casa di Giulia, anche se probabilmente ci vediamo domani anche solo in aeroporto, la voglio vicino.
Sono davanti alla porta, prima di venire qui ho controllato benissimo, nessuna traccia di Jessica, ne sono più che sicuro. Busso. Sento delle voci che litigano su chi deve andare ad aprire, poi dei passi si avvicinano e la porta si apre, mostrando il viso sorridente di Emma.
La squadro sorridendo a mia volta, e per la prima volta noto la sua pancia, senza il cappotto che di solito indossa quando la incontro sembra molto più gonfia e rotonda, ma non sminuisce le sue curve, nonostante io preferisca Giulia.
Em: Buongiorno Edoardo, continuerai a fissarmi o magari vuoi entrare?
E: Oh, si, scusa, è che mi sembri diversa.
Si copre la pancia e si sposta per farmi entrare.
Em: Dai, non sono cambiata.
Chiude la porta alle mie spalle. Poi sento Giulia urlare.
G: Ehi Emma, chi era? Dai muoviti, se no il film continua senza di te.
Emma sorride e facendo un passo avanti risponde.
Em: Sai, qui c'è il tuo fidanzato, dovresti venire a salutarlo prima di partire.
Ride sotto i baffi e io la imito.
G: Oh, scusa Andrea, ti ho avvertito ieri che sarei partita domani.
Sta venendo verso di noi ma non mi ha ancora visto.
G: Comunque questo sarebbe un pomeriggio da ragazze, sai, volevamo guardare film strappalacrime e non so se questo fa per te, ma mi fa piacere che tu sia qui, ovviam...
Si blocca appena mi vede. Un sorriso le increspa le labbra.
G: Ciao.
E: Sai, se avete intenzione di guardare film strappalacrime io me ne vado.
G: No, non guardiamo questi, stavamo parlando e... Eccoti qui.
Sorride timida mentre si avvicina. È stupenda.
E: Quindi potrei restare?
G: Certo, ovvio, sei venuto fin qui.
Si ferma poco distante da me. Mi avvicino ancora di più, e poi le prendo la vita, attirandola a me.
G: Che ci fai qui?
Dice in un sussurro.
E: Volevo vederti. Mi sei mancata.
Sorride, mordendosi il labbro inferiore.
G: Anche tu.
L'avvicino di più poi la bacio, dolcemente, mi è mancata da morire. Ricambia il bacio e porta le mani dietro la mia testa, attirandomi di più.
Em: Scusate piccioncini, io sono ancora qui, se non ve ne siete accorti.
Giulia si stacca e diventa rossa, poi si scusa.
G: Scusa, allora torniamo a guardare il film. Vieni anche tu?
Dice rivolgendosi a me. Rifletto.
E: Che film stavate guardando?
Em: Divergent.
E: Allora credo che me ne andrò.
Do un bacio a Giulia e faccio per andarmene, ma lei mi prende la mano, facendomi fermare e voltare.
G: No, dai, resta con noi, tanto sta per finire.
Em: Ci divertiamo, il prossimo film lo scegli tu. Fai felice la mia best.
Sorrido, poi annuisco.
E: Ok, resto.
La mia Wendy si avvicina e mi bacia, ma prima che possa approfondire lei si stacca e mi guarda.
G: Grazie.
Intreccia le dita con le mie e andiamo tutti sul divano per finire di vedere il film.
Io mi annoio, non mi piace tanto il film, così mi accoccolo contro Giulia, baciandole il collo dolcemente, lei ridacchia e mi guarda.
G: Dai, smettila, c'è gente che vuole vedere il film.
E: Ma io mi annoio.
Dico facendo la faccia da cucciolo, a cui so non può resistere.
G: Dai, fai il bravo.
Mi bacia e torna a guardare la TV, allora io le cingo le spalle con il braccio e l'attiro a me, cercando di non addormentarmi durante quel poco che manca.