Stiamo passeggiando quando il mio stomaco brontola, Andrea se ne accorge.
A: Ehi, Giuly, ti va di mangiare qualcosa?
G: Si, penso sia l'ora.
Ridacchio mentre ci avviamo verso una pizzeria.
Entriamo e vediamo che c'è un po' di gente.
A: Senti, ti va se ordini tu, io devo fare una chiamata.
G: Certo, che pizza vuoi?
A: Per me una con le patatine.
Dice mentre esce dal locale, alzo le spalle e mi metto in coda per ordinare.
Dopo 15 minuti prendo le pizze ed esco dalla pizzeria, vedo Andrea che è ancora al telefono, così mi avvicino.
A: Senti, ne parliamo domani.... Ok, però stai calmo.... Va bene.... Ciao.
Chiude la telefonata e mi guarda, un sorriso gli apre le labbra, ricambio.
G: Ecco le pizze, dove le mangiamo?
A: Oh, andiamo in piazza, ci sono delle panchine.
Dice prendendomi le pizze dalla mani.
Ci incamminiamo verso la piazza e quando arriviamo troviamo subito una panchina libera, che fortuna.
Ci sediamo e iniziamo a mangiare la pizza.
G: Allora, chi era al telefono, se posso essere curiosa?
Dico mentre metto in bocca la prima fetta di pizza.
A: Forse un giorno te lo dirò.
Dice facendo un sorrisetto. Alzo gli occhi al cielo.
G: È una delle tue tipe?
A: Oh, no, niente tipe diverse da questa, oggi.
Dice indicandomi e io mi metto a ridere.
G: Si, per oggi sono tua.
Continuiamo a mangiare e chiacchierare, e quando abbiamo finito decidiamo di andare direttamente al cinema.
Quando arriviamo iniziamo a litigare.
A: Dai, guardiamo un film horror!
G: No! Qualsiasi altro, ma non horror.
A: Dai, ti prego Giulia.
Sbuffo.
G: Che film horror vorresti vedere?
A: Ce n'è uno molto carino che inizia tra -guardo l'ora- 10 minuti.
Lui si incammina per prendere i biglietti, continuando a guardarmi.
G: Non lo so, non impazzisco per gli horror...
A: Se avrai paura ci sarò io, dai.
G: Ah, se ci sei tu siamo a posto.
Faccio una risatina e alzo gli occhi al cielo.
A: Ok, affare fatto.
E corre a prendere i biglietti prima che io possa fermarlo.
Quando torna non mi fa neanche vedere il titolo del film, dice che è una sorpresa: ok, mi spaventerò sicuramente.
Mette il suo braccio sulle mie spalle per accompagnarmi in sala, non prendiamo i popcorn, abbiamo appena mangiato.
Troviamo i nostri posti e ci sediamo, nella sala ci sono pochissime persone, ma sono anche le 14.50, non posso aspettarmi di trovare tanta gente.
Però, come mia abitudine, inizio subito a sussurrare.
G: C'è poca gente, mi pentirò di essere venuta con te?
A: Prima di tutto: perché sussurri? Non puoi dare fastidio a nessuno.
G: Abitudine.
A: Secondo: non ti preoccupare, ti piacerà questo film.
G: Sai che non mi fido troppo.
A: Te l'ho detto, se hai paura sono a disposizione.
Detto questo il film iniziò, e caspita, aveva fatto una scelta spaventosa, più volte mi sono arresa e gli ho stretto la mano, ma il culmine arriva ora, talmente spaventata che metto la testa sulla sua spalla, lui gentilmente mi accarezza la testa.
G: Mi dici quando questa scena è finita?
A: Certo, pasticcino.
Lo guardo, come mi ha chiamata?!
G:Come mi hai chiamato?!
A: Pasticcino.
Mi giro per guardare se la scena era finita, ma no, così mi ributto sulla sua spalla.
Continuo così per la maggior parte del film, perché da quel momento in poi il film diventa terribile.
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Baciami ancora
FanficUn ragazzo e una ragazza si troveranno, ma cosa succede se una pazza li vuole separare? La loro storia non sarà facile, riusciranno ad avere ciò che più sognano?