Inizia a camminare verso la fine del corridoio, ma ad un certo punto si ferma e si gira a guardarmi.
E: Scusa, non posso fartelo vedere adesso, è una sorpresa e questo non è il momento giusto.
G: No, così non vale, ora sono curiosa.
E: Devi aspettare neanche tanto, piccola.
Si avvicina a me e mi mette le mani sui fianchi, attirandomi a lui. Poi mi bacia. Dio che bacio stupendo. Avete presente quando avete voglia di urlare al mondo intero che amate una persona, è quello che io voglio fare adesso.
G: Ti amo.
Sorride, accarezzandomi la guancia.
E: Ti amo.
Ci abbracciamo poi torniamo nella "nostra" stanza e mettiamo a posto le mie cose.
Edo inizia a frugare nella mia valigia, io lo guardo male.
G: Cosa stai facendo?
E: Sto cercando le tue mutandine.
G: Cosa?!
Lo strattono lontano dalla mia valigia, per poi trascinarlo verso la porta.
E: Che vuoi fare?
Lo butto nel corridoio e mi piazzo davanti alla porta. Sorrido.
G: Metto a posto le mie cose... Senza di te.
Gli chiudo la porta in faccia e torno verso la valigia. Inizio a sistemarla.
E: Dai, Giulia, fammi entrare, ho solo fatto una battuta idiota.
G: Puoi dirlo forte.
E: Dai piccola, infondo è anche la mia di stanza.
Non gli rispondo e continuo a sistemare le mie cose.
E: Non lo faccio più, fammi entrare.
G: Finisco di sistemare qui poi ti faccio entrare.
Lo sento appoggiarsi alla porta e sospirare, io finisco di sistemare la camera e apro la porta, facendolo quasi cadere.
E: Va bene, scusa, però ero curioso.
G: Di vedere la mia biancheria intima?
Porta una mano tra i capelli, imbarazzato.
E: Perdonami, Wendy.
G: Già fatto, Peter.
Andiamo a mangiare, devo dire che la zia di Edo è molto simpatica e educata, penso piaccia ai miei genitori, passiamo il resto del pomeriggio insieme e io mi diverto un mondo con Marco, quel bambino è veramente adorabile.
Sono le 21.45 e non abbiamo ancora mangiato, i miei genitori sono usciti di casa e penso torneranno in po' tardi, alla fine oggi è capodanno. La zia di Edo, che ho scoperto si chiama Anna, mi guarda con uno sguardo felice, come se dovesse succedermi qualcosa di bello, Marco gironzola per il salotto con tutti i suoi giocattoli. Io e Edo siamo sul divano, con lui che mi fa da cuscino.
E: Sei pronta per una bella sorpresa?
Lo guardo, i suoi occhi luccicano di emozione. Annuisco e lui mi fa alzare, prendendomi entrambe le mani. Mi porta su per le scale, in corridoio e su per un'altra rampa di scale, poi si ferma davanti ad una porta. Si gira e mi guarda.
E: Oggi è l'ultimo giorno dell'anno, voglio che ti ricorderai questo momento per il resto della vita. Ovviamente, non sarà un giorno importante tanto quello in cui ci sposeremo, ma... Spero sarà speciale.
Ridacchio alla sua osservazione e lo guardo. Spero proprio che andrà come dice lui.
E: Bene, detto questo...
Apre la porta alle sue spalle...
È stupendo, una stanza con un divanetto abbastanza piccolo, giusto per due persone, davanti c'è un tavolino con due piatti di spaghetti al sugo, tante candele e delle rose rosse. Giro leggermente la testa e vedo una porta finestra, si intravedono le luci spettacolari di Roma.
Mi porto la mano alla bocca.
G: Oddio...
E: Non ti piace?
Lo guardo e vedo che è preoccupato, voleva rendere questa serata speciale.
G: È bellissimo, e poi io adoro gli spaghetti.
Gli dico sorridendo, cercando di trattenere le lacrime, è tutto così bello, ho troppe emozioni.
Mi avvicino a lui e buttandogli le braccia al collo lo bacio, mi cinge la vita con le mani e mi attira a se.
Mi stacco e mi metto a ridere, guardandolo.
G: Ti amo, non sai quanto.
E: Ti prego, piccola, non piangere.
Mi asciuga le lacrime e lo guardo sorridendo. Mi porta sul divanetto e iniziamo a mangiare.
G: Questa pasta è ottima, la vista spettacolare e la compagnia... Beh, stupenda.
Continuiamo a mangiare e a chiacchierare finché...

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Baciami ancora
FanfictionUn ragazzo e una ragazza si troveranno, ma cosa succede se una pazza li vuole separare? La loro storia non sarà facile, riusciranno ad avere ciò che più sognano?