Capitolo 9

454 17 0
                                        

~MATTINA~
Driiin... Driiin... Driiin...
Mi sveglio controvoglia e vado a fare colazione, trovando mia mamma in cucina.
M: Alla fine ieri non mi hai detto se vieni sabato o domenica.
G: Giusto, scusa, vengo domenica, così sabato sto con Emma.
Mento, non le piacerebbe sapere che esco con ragazzi.
Finisco di prepararmi ed esco di casa, vedendo passare di lì Andrea, così lo rincorro e gli toccò la spalla, facendolo sobbalzare.
A: Ciao Giulia, mi hai spaventato.
Risi, per la sua reazione.
G: Tranquillo, non ti farò niente.
Lui rise e riprendemmo a camminare verso la scuola, chiacchierando.
G: Allora, come va con la scuola? Nuove conquiste?
A: Beh, sai, ho un lavoro da portare avanti, sto puntando una ragazza piuttosto carina, ma è testarda...
G: Ma lei è la ragazza giusta?
A: Credo di si, mi piace davvero molto, ha un bel carattere, ma prima di dirlo con certezza devo provare con lei, devo solo convincerla e conquistarla.
G: Com'è questa ragazza?
A: Questo non lo saprai mai.
G: E il nome me lo dici?
A: Nemmeno.
G: Ora sono curiosa, mi devi dire qualcosa di lei.
Stette zitto mentre continuavamo a camminare e io lo guardavo.
G: Dai ti pregoooo!
Gli tiro il braccio e lo faccio fermare, lo guardo facendo il broncio.
G: Ti prego Andrea, sono curiosa e voglio farmi un po' di affari tuoi.
Si mise a ridere di gusto e riprese a camminare, io gli andai dietro.
A: Io non ti dirò niente, Giulia.
Continuava a ridere così iniziai anche io.
G: Va bene Andrea, per ora non dirmi niente, ma prima o poi mi dirai tutto.
A: Ovvio, prima o poi saprai tutto.
Continuava a sorridere.
A: È tu, che mi dici, come va con Edoardo?
Il sorriso si affievolì, spostando lo sguardo da me alla strada.
G: Tutto bene con lui...
A: Ti piace?
Il sorriso è sparito del tutto mentre diceva questa frase.
G: È carino, ma ci siamo appena conosciuti, devo prima conoscerlo, ma mi è già molto simpatico.
A: Non mi va a genio quel tipo...
~La cosa è reciproca~penso.
G: Su dai, cosa c'è che non va?
A: Questione di punti di vista...
Arriviamo a scuola, saluto Andrea, anche se ci saremmo trovati in classe, e vado a cercare Emma, è insieme a Jack, mi avvicino.
G: Ciao.
Si voltano entrambi.
Em-J: Ciao Giulia.
G: Come va?
Em: Tutto bene oggi parliamo con i suoi genitori.
J: Capiranno, stanno per diventare nonni.
Abbraccia Emma da dietro e le bacia la testa.
G: Vedrete che si sistemerà tutto, sarete dei bravi genitori.
Li abbraccio entrambi poi entro in classe, mi siedo vicino ad Andrea e le lezioni incominciano.
Le ore passano veloci, siamo alla terza ora, inglese, la odio, la prof sta interrogando e io mi annoio, così chiedo di andare in bagno ed esco dalla classe.
Mentre cammino per i corridoi sento una conversazione, e, curiosa come sono, mi accosto senza farmi vedere per capire se li conoscevo.
Sono Edoardo e Federico.
E: Comunque sono geloso.
F: Perché?
E: Per Andrea, me la vuole portare via...
F: Non esagerare, vi siete appena conosciuti, magari lei vuole essere soltanto tua amica.
E: No, la conquisterò, insomma, è bellissima, non potrei resistere ad averla solo amica.
Speravo stesse parlando di me, visto che anche a me lui piace tanto, però non ne sono sicura, non ha fatto il mio nome.
F: Amico lasciala perdere, è anche più piccola, vieni con me questa sera, andiamo a far baldoria.
E: Questo pomeriggio non posso, ma stasera magari si, ci penserò.
Si spostano e vengono verso di me, faccio qualche passo indietro e poi continuo verso i bagni, facendo finta di non aver sentito niente, loro non mi vedono e tornano in classe.

Baciami ancoraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora