Baciami ancora

Capitolo 15

Entriamo tutti a casa di Emma per parlare con i suoi genitori, lei va a chiamare sua mamma, Claudia, e io suo papà, Matteo, così quando siamo tutti in salotto Emma inizia a parlare, con la voce di un cane bastonato.
Em: Mamma, papà, devo dirvi una cosa.
C: Su amore, non sarà una cosa così brutta, lo sai che ti vogliamo tanto bene.
Em: Emh... Ok... Vedete io...
Inizia a balbettare, lo fa sempre quando è nervosa, così Jack le prende la mano per tranquillizzarla, lei fa un profondo respiro e continua.
Em: Non è una cosa bellissima...
M: Non credo possa cambiare la nostra opinione su di te.
Em: Non lo so, perché io...
Gli occhi si fanno lucidi, sta per piangere.
Em: Io sono incinta...
Vedo Claudia e Matteo sbiancare, mentre la figlia piange disperata.
C: Tesoro, dimmi che è uno scherzo...
Emma continua a piangere senza rispondere.
M: Oddio...
I genitori di Emma si abbracciano, mentre anche la mamma inizia a singhiozzare, io mi avvicino alla mia amica per confortarla.
Dopo qualche minuto Emma si calma e smette di piangere.
Em: Mamma, calmati...
Sua mamma la guarda e inizia ad urlare.
C: Come caspita faccio a calmarmi, mi hai appena detto di essere incinta!
M: Hai 15 anni, insomma!
Si intromette Matteo.
Claudia fa un respiro profondo.
C: Da quanto lo sai?
Em: Da lunedì.
M: E tu hai aspettato tutta la settimana per dircelo?!
C: Lascia stare Matteo, siamo ancora in tempo.
Em: In tempo per cosa?
C: Amore, hai 15 anni, non puoi avere figli ora...
Emma si alza in piedi e alza la voce.
Em: No, non ho intenzione di abortire!
M: Tua madre ha ragione, tesoro, sei troppo giovane per avere dei figli!
Em: Non voglio negare a questa vita di vivere!
Si accarezza la pancia con le mani, poi si risiede tra me e Jack.
C: I tuoi genitori lo sanno?
Dice riferendosi a Jack.
J: Si, loro lo sanno.
Claudia e Matteo sospirano.
C: Tesoro, senti, io chiamo il ginecologo...
Em: No! Non voglio abortire. Ve l'ho già detto!
M: È l'unica soluzione!
Em: Non è vero! Non perderò il mio bambino!
Detto questo Emma corre fuori di casa, seguita tempestivamente da Jack.
Sto per andare anche io quando Claudia mi ferma.
C: Ti prego, Giulia, fai ragionare mia figlia, non può diventare madre a 15 anni.
G: Ci ho provato anche io, ma non mi ha dato ascolto, ama moltissimo quel bambino, poi ha quasi 16 anni.
Claudia abbassa lo sguardo e si risiede, io me ne vado e raggiungo Emma e Jack, che sono abbracciati in giardino.
G: Emma, stai calma, ci siamo noi con te.
Lei mi guarda e mi abbraccia.
Em: Dio, grazie Giulia, grazie davvero.
Restiamo abbracciate ancora per un po'.
Em: Andrò a stare da Jack, non voglio stare sotto il loro stesso tetto.
G: Va bene tesoro, e ricorda che va tutto bene.
Mi sorride e io torno a casa, passo il pomeriggio a guardare un film, ceno e poi vado a dormire, stanchissima.