Parte 66

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[14 February 2016, London]
Brittany
San Valentino, la festa degli innamorati, dove tutti sperano di ricevere un messaggio dalla persona che gli piace. Spesso non accade, a me è capitato.
Ma quest'anno è diverso. È diverso perché sto per diventare mamma. E il padre è un ragazzo bellissimo, di cui mi sono innamorata nel 2011, pensate. E lo amo ancora oggi, 14 febbraio 2016.
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Niall dovrebbe arrivare a minuti, mi aveva detto che aveva una riunione con gli altri ragazzi, non so per cosa.
Sento aprirsi, e, subito dopo, chiudersi la porta, segno che Niall è arrivato. E infatti«Sono a casa piccola!»dice.
Scendi le scale velocemente- per quanto riesca - e mi butto su di lui, letteralmente.
«Buon San Valentino Niall.»gli sussurro.
«Buon San Valentino anche a te, Britt. Ti ho preso una cosa.»mi porse una scatolina.«non è il solito anello o la solita collana. Cioè, si, è una collana ma..ecco, l'ho fatta io.»apro il cofanetto.
Dentro c'è un biglietto e, sotto, c'è una collana. Leggo prima il biglietto.
'A te che sei il mio più grande amore, il mio più grande desiderio, il mio più grande premio. - Niall.'
Sorrido, pensando a Niall che scrive queste parole, cercando di riassumere tutto il suo amore per me in poche righe. Prendo in mano il ciondolo. Non è una solita catenina. La collana è fatta con un pezzo di corda sottile, e il ciondolo, inciso nel legno, è un microfono. Me lo rigiro tra le mani, è noto che dietro c'è una parola. Mess. Casino. Perché, è vero, io sono un casino, il più grande casino del mondo. E lui ha accettato questo casino.
Lo guardo. Mi sta osservando.
«Grazie Niall, non dovevi. Io non ti ho preso niente.»sospiro.
«Piccola, non mi serve niente. Tu mi hai già fatto tanti regali, il più importante di tutti è lui.»mi posa una mano sulla pancia, che inizia a farsi vedere.
«O lei. Ah, domani ho l'ecografia, mi accompagni?»
«Certamente. Non potrei mai perdermi un momento del genere piccola.»sorrido. A volte mi chiedo come faccia a sopportare il casino che porto.
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[15 February 2016]
Siamo in ospedale da ormai venti minuti e nessuno è ancora venuto a chiamarci. Niall mi stringe la mano, e ogni tanto sospira. Sta anche sudando. È nervoso. Come lo capisco.
«Miller.»finalmente la ginecologa mi chiama ed entro.
«Buongiorno signora. Lei deve essere Brittany. Lei è il suo ragazzo?»ci chiede.
«Futuro marito, dottoressa.»sorride alla giovane. Deve avere come massimo venticinque anni, se non di meno.
«L'ho già visto da qualche parte..»
«Uhm..magari in televisione. Sono Niall Horan, membro degli One Direction.»
«Oh, ecco chi è. Mia figlia stravede per voi.»
«Sua figlia?»chiedo.
«Già..ho avuto una figlia a sedici anni.»
«È lei ora ne ha?»
«Ventisette.»
«È molto giovane.»
«Non quanto te. Quanti hanno hai, cara?»
«Ne faccio venti a Marzo.»
«Cavoli. Sei una ragazza molto fortunata lo sai? Hai vicino un uomo come lui, e state per sposarvi. Congratulazioni. Ma ora pensiamo al bambino. Prego cara, stenditi e, per favore, alza la maglia.»faccio come dice e lei inizia a spalmarmi una specie di gelatina fredda sulla pancia. Poi inizia a passarci il macchinario per le ecografie.
«Ecco, questo è vostro figlio. Volete sapere il sesso?»ci chiede indicando una sagoma bianca sullo schermo.
«Si.»dico, guardando Niall. Sta annuendo.
«Okay..uhm, è una femmina.»
Io e Niall ci guardiamo e ci sorridiamo.«volete le foto dell'ecografia?»
«Si, grazie mille.»dice Niall.
«Perfetto. Torno tra poco.»la dottoressa esce, lasciandoci soli.
«Niall, ti rendi conto? Avremo una bambina.»
«Lo so amore. Sono emozionatissimo. Non vedo l'ora.»
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Alle cinque del pomeriggio arrivano i ragazzi e Sharon e iniziamo a parlare.
«Oggi ho fatto l'ecografia..è una femmina.»
«Okay, io sono il padrino.»
«Harry! Lasciali decidere a loro!»lo rimprovera Louis.
«In realtà volevamo chiedertelo Harry, ma ci hai preceduto. Shay, sei la madrina?»chiesi.
«Oddio si!»dice, buttandosi addosso a Liam, il suo ragazzo da, ormai, un mese e mezzo.
Restammo così a parlare del più e del meno, come una famiglia.
Perché è quello che eravamo: una famiglia. 
-
Uccidetemi, è da due settimane che non pubblico, perdonatemi. Ma li conoscete i miei ritmi.
Alla fine è una bella femminuccia. Qualche idea per il nome? Mi piacerebbe che avesse due nomi.
A voi la scelta.
Un bacio.

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