4.

3.4K 262 3
                                    

Non riesco a trattenermi e la mia mente torna a quell'ottobre di due anni fa.
L'aria portava con sé quell'inconfondibile odore di autunno, di foglie cadute e di malinconia dell'estate.
A Modena era una giornata nuvolosa e il cielo sembrava preannunciare quello che mi stava per accadere.
Arrivai a scuola in anticipo, come sempre d'altronde, il mio migliore amico era già arrivato così corsi verso di lui.
Eppure Federico si spostò e segna degnarmi di uno sguardo se ne andò, lo richiamai indietro ma niente, sembrava non sentirmi.
Quel giorno non entrai a scuola, me ne andai in giro per la città tutto il tempo avevo bisogno di liberare i pensieri, girovagai senza meta per cinque ore.
Tornai davanti alla scuola solo al termine delle lezioni, quando tutti gli studenti urlavano e sorridevano per la fine della giornata di scuola.
Vidi Fede camminare da solo tra la massa e lo chiamai, quasi gridando, alcune persone accanto a me si girarono guardandomi male ma, non le calcolai.
Venne da me con aria scocciata e senza tanti giri di parole gli chiesi spiegazioni, non poteva ignorarmi senza un motivo.
Mi guardò con uno sguardo che ricordo perfettamente tutt'ora, era un misto tra odio e delusione.
Aveva scoperto della relazione tra me e Luca, il suo migliore amico, eravamo stati insieme per sei mesi senza che lui sapesse nulla.
Era deluso ed arrabbiato, un mix che non prometteva nulla di buono, lo capivo ero stata una stupida a non parlargliene ma avevo paura della sua reazione.
Eppure in quel momento non trovai neanche una parola di scuse, e fu proprio così che lo persi definitivamente.
Avrei potuto dire qualsiasi cosa o perlomeno abbracciarlo ma ero rimasta paralizzata, l'avevo fissato in silenzio fino a quando non se ne era andato.
Ero rimasta immobile ancora parecchi minuti prima di corrergli dietro, ma ormai lui se ne era già andato, per sempre.
Io e Luca ci lasciammo qualche giorno dopo, non riuscivamo più a parlare senza litigare e ogni volta che lo vedevo pensavo all'espressione di Fede.
Quello stesso giorno andai sotto la finestra di Federico ma non si affacciò neppure, semplicemente chiuse le tende.
Restai fino a quando le stelle in cielo erano l'unica presenza a farmi compagnia poi sua madre mi consigliò di tornare a casa.
Mi rassicurò dicendomi che gli sarebbe passata e sono ancora in attesa di quel momento.
Andai da lui, ogni giorno per un mese intero e non mi aprì o rivolse parola, mai.
Un giorno lo vidi avvicinarsi a me, pensai non fosse più arrabbiato, che mi avrebbe chiesto scusa e saremmo tornati quelli di un tempo, non andò così.
Venne a parlarmi e mi disse:
"Basta Ashley, non serve che mi cerchi più, hai avuto sei mesi, sei fottuttissimi mesi per venire a parlarmi, ora è troppo tardi.
Da Luca me lo potevo aspettare, è sempre stato così, ma non da te, a cosa è servito tutto quello che siamo stati se poi non ti fidavi neanche di me.
Non ti avrei mai giudicato e lo sai, ma invece hai preferito eliminarmi dalla tua vita e io farò la stessa cosa.
Quindi addio, ti auguro di stare bene ma per quanto mi riguarda non me ne importa più nulla."
Le sue parole mi uccisero e tornai da lui per un altro paio di volte poi ci rinunciai, mi sentivo una stupida, era stato chiaro, non esisteva più nulla tra noi.
Luca c'era rimasto male per la separazione e aveva iniziato a raccontare bugie su di me, lui e Fede erano due ragazzi "popolari" e in poco tempo tutta la scuola iniziò a deridermi ed evitarmi.
Federico mantenne la sua promessa, non fece niente per aiutarmi per lui non esistevo più, a differenza sua lui per me restava una persona impossibile da dimenticare.
Il bene che gli volevo e che tutt'ora gli voglio è troppo grande per conoscere fine, nei miei sogni io e lui siamo ancora lì a fare cazzate insieme e ad abbracciarci, a convincerci che finché ci siamo noi il mondo non fa poi così schifo.

Ciao ecco il nuovo capitolo e spero vi piaccia...

Past  [Federico Rossi] (In Revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora