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Un contenitore di plastica blu, grande neppure il palmo della mia mano.
È questo che estrae Fede, mi guarda negli occhi, cerco di imprimere nella mia mente ogni dettaglio: la sfumatura nelle sue iridi, il suo sorriso, il riflesso della luna sul viso.
"Vuoi essere la mia fidanzata? Non è proposta piu romantica del mondo ma non voglio più nascondermi e reprimere ciò che provo per te."
Mentre mi dice queste parole i miei occhi brillano, per la gioia e per lo stupore.
Annuisco, incapace di dire qualcosa, continuo a sorridere, forse è questa la felicità: sentire che comunque vada e qualsiasi cosa accada c'è un lato positivo.
Fede mi porge la scatola, la mia mano tremante mentre la apro, c'è un bracciale all'interno.
È bellissimo, la catenina in argento e alcuno ciondoli che sembrano raccontare la mia storia.
La luna che come me ha un lato nascosto che non mostra mai a nessuno, la "P" l'iniziale del nome di mio papà, il simbolo di  un aeroplanino di carta e l'ancora che rappresenta Fede.
Lo abbraccio e mentre siamo stretti l'uno vicino all'altro mi sento in pace.
Parliamo tutta quanta la sera come non facevamo da tempo, mi racconta che il bracciale era da un po' che lo portava con sé in attesa del momento giusto per regalarmelo e che aveva quasi perso le speranze.
La musica sembra quasi non esserci più ma siamo intenti a perderci l'uno negli occhi dell'altro e non ce ne accorgiamo.
Le stelle stanno scomparendo e l'alba è vicina, non so da quante ore siamo qua ma so che non vorrei andarmene mai.
Ho paura di svegliarmi e scoprire che era tutto un sogno, una fantastica illusione.
Non riuscirei ad accettare la realtà,  le liti tra me e Fede, i sentimenti repressi e la rabbia verso il mondo.
I primi raggi di sole ci illuminano il viso, il cielo è stupendo: sembra che un pittore abbia mischiato la sua tavolozza, il rosa si incrocia con l'arancione, il viola con il rosso.
È un opera d'arte della natura.
Io e Fede decidiamo di scattarci una foto, i miei capelli sono scompigliati e il trucco è sbavato.
I segni di un'intera notte insonne sono ben visibili ma è comunque la foto più bella che abbia, forse per il panorama, forse per Fede o forse perché l'amore fa miracoli.
Le palpebre si stanno facendo sempre più pesanti, sono ancora tra le braccia di Federico ma mi sento sempre più stanca e lontana da lui.
Quando riapro gli occhi devono essere quasi le nove, in spiaggia è arrivato qualcuno, la maggior parte delle persone mi guarda male o mi addita.
L'unico che vorrei fosse qui a guardarmi non è accanto a me, ho paura di aver veramente sognato tutto, che i miei dubbi non fossero infondati.
Che sia stato veramente tutto un sogno fin troppo bello per essere reale?

Secondo voi è stato tutto reale o no?

Spero il capitolo vi piaccia, se vi va commentare e lasciate una stellina.

Loveee you

Past  [Federico Rossi] (In Revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora