32.

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Sto per entrare quando un braccio mi cinge la vita impedendomi qualsiasi movimento.
"Non penserai mica di aprire il regalo ora vero?"
Sbuffo riconoscendo subito la voce di Benji ma come ha fatto?
Ok che per prendere il regalo mi sono quasi inciampata ma dettagli.
Gli faccio la linguaccia tornando a sedermi e addio al piano di scoprire cosa c'è nel misterioso pacchetto.
Al tatto non riesco a capire cosa é contenuto all'interno, da un lato sento qualcosa di morbido mentre dall'altro una custodia rigida.
Mah.
Finite, o meglio divorate le nostre pizze Benji vuole portarmi in un posto a tutti i costi.
Prima mi dice che però avrò bisogno di un costume così entriamo in un negozio.
Per fortuna l'estate si sta avvicinando e quindi é già arrivato qualche modello di bikini.
Ad attirarmi particolarmente sono due tipi, una nero con due cuori bianchi sulla parte superiore e uno azzurro molto semplice.
Alla fine opto per quello nero che risalta sulla mia carnagione leggermente pallida.
Chiedo alla commessa se posso indossarlo subito e lei annuisce.
Benji nostantemente i miei tentativi non vuole dirmi dove mi sta portando, provo a fargli il solletico ma, nulla.
Mi fa salire sulla sua macchina e inizia a guidare, provo a guardare fuori dal finestrino ma grazie al mio "grande" senso dell'orientamento non capisco dove mi sta portando.
Vedo solo che usciamo da Milano e il paesaggio si trasforma, da palazzi e cemento diventano grandi campi e le montagne sono sempre più vicine.
Finalmente dopo un' ora di strada arriviamo vicino a un piccolo lago.
Intorno non c'è nulla tranne qualche albero solitario.
Lo guardo non riuscendo ancora a connettere é stupendo, l'acqua brilla sotto i raggi del sole e i profili delle montagne rendono l'atmosfera ancora più spettacolare.
Corro incontro a Benji e lo stringo forte ringraziandolo per avermi portato in questo posto.
Ma, tenendo conto della bellezza del paesaggio la risposta che mi da lui é molto più bella.
"Per te questo e altro principessa, fino ad ora non ti sei goduta la vita, troppo sommersa dalla tristezza e dalla preoccupazione.
Ma devi sapere che c'è tempo per pensare ai problemi e per piangere, abbiamo una vita davanti e ogni giorno che passa ci avviciniamo di più alla nostra fine.
Non prenderla come una cosa triste o brutta, é così, ma ci sono vari modi di interpretarla e io penso che sia solo un modo per ricordarci che ogni giorno sprecato se ne va.
Tutte le giornate che non sorridi o che odi te stesso e la tua vita sono sprecate e non le recuperai mai più.
Potremmo morire domani o tra cinquant'anni ma se c'è una cosa che ho imparato, é che voglio andarmene da questo mondo senza rimpianti.
E visto che non possiamo scegliere né sapere quando sarà la nostra fine dobbiamo vivere ogni attimo al massimo.
Ridere, fare cazzate e se una cosa ci rende felici non può essere sbagliata quindi qualche volta manda a fanculo tutti e vivi.
Mettiti a correre a perdifiato e sentiti libera, urla o perditi a guardare le nuvole per sentirti di nuovo bambina.
Ma ricorda anche se un giorno ce ne andremo, perché lo faremo, come tutti d'altronde tu non devi avere alcun risentimento se hai vissuto la tua vita passando più tempo a ridere che a essere depressa.
Ed io, io voglio aiutarti in questo.
Permettimi di farti sentire viva e di renderti felice Ashley."

Spero che questo capitolo vi piaccia non l'avevo pensato così ma mi é uscito di getto.
Ditemi che ne pensate nei commenti.♡
Vi voglio bene ♡♡

Past  [Federico Rossi] (In Revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora