38.

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Stavo godendo quel momento assieme a Benji e a Mucchino quando una fastidiosa voce interruppe il nostro abbraccio di gruppo.
"Eddai pezzo di mucca muoviti voglio andare in albergo" poi accorgendosi anche della mia presenza aggiunse, con la voce più apatica possibile "ah e ciao anche a te Ashley"."
Saluto Fede e poi distolgo velocemente lo sguardo dai suoi occhi, così dolci e calorosi, a differenza del tono della sua voce.
Mi allontano assieme a Benji che liquida velocemente il suo amico, mi fa quasi pena, quasi.
Lui decide di andare in albergo a cambiarsi mi dice di trovarci per andare a fare un giro assieme per le via della città e per cenare in un ristorante solo io e lui.
É così dolce che non so se me lo merito, insomma chi farebbe tutto questo per me?
Ci siamo dati appuntamento per le sei, sto aspettando da mezz'ora visto che ero pronta già alle cinque e venti.
Nel frattempo provo a distrarmi guardo un po' i vari social e osservo il cielo, ora nuvoloso ora limpido.
Sento una chiamata e senza guardare il nome del contatto rispondo, mi aspetto sia Benji.
A parlare dall'altro capo è la voce metallica di un'impiegata della Vodafone, ho bisogno di qualche minuto per realizzare che non sto parlando con il mio migliore amico.
Così mentre lei continua ad elencarmi le varie tariffe telefoniche e le promozioni le attacco in faccia.
Qualche minuto dopo riparte la "See you again" la suoneria del mio cellulare.
Questa volta è Benji così rispondo subito, dopo a malapena il primo squillo.
Sento una traccia di delusione e rammarico nel suo saluto, infatti le mie teorie vengono confermate qualche attimo dopo: la Warner ha organizzato una cena a cui non può non partecipare e quindi la nostra serata è rimandata.
Provo a convincerlo che non ci sono rimasta male ma non è la verità, speravo passassimo una serata solo noi due.
Capisco però che il lavoro è lavoro e che non ci posso far niente.
Capendo il mio leggero disappunto mi promette che andremo a prenderci un gelato dopo la cena e di aspettarlo pronta.
A questa proposta torno a sorridere, in fondo lo vedrò comunque.
Verso mezzanotte, quando io sono ancora seduta sul letto con un paio di shorts in jeans e una maglietta nera addosso, mi arriva un suo messaggio.
"Scusa piccola ma la cena è appena finita e non penso che potremmo trovare una gelateria aperta a quest'ora.
In più se sento solo parlare di cibo vomito quindi direi che è meglio rimandare, scusa ancora."
Lo congedo con un semplice SMS di buonanotte e vado a prepararmi per andare a dormire.
Mi dispiace davvero tanto non aver passato questa serata con lui ma ancora di più non avere nessun altro cui cui stare, apparte lui.
Spero di riuscire a stare qualche ore assieme a Benjamin, non vorrei che l'unica settimana in cui è nella mia città sia troppo preso tra lavoro e feste da non dedicarmi neanche un minuto.
Mi sento infantile e stupida a pensare queste cose ma la mia mente viaggia per conto suo e la mia paura di non essere accetta torna a farsi sentire.
Forse è meglio se mi metto a dormire, prima che le paranoie prendano il sopravvento e che l'insicurezza si mischia col mio sangue.
Così chiudo gli occhi e dopo quello che mi sembra un tempo infinito riesco ad immergermi nel mondo dei sogni.

Spero vi piaccia...❤

Mi raccomando scrivete tutto ciò che vi viene in mente nell' Ask del capitolo precedente, appena avrò un po' di domande farò il capitolo in cui risponderò a tutte, quindi se vi va partecipate.❤

Vi voglio bene mucchine❤




Past  [Federico Rossi] (In Revisione)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora