55.

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Aspetto tremante il rumore di vetro infranto ma non arriva, alzo lentamente lo sguardo e noto Ben che tiene stretto il ragazzo mentre Fede è al telefono.
Una quindicina di minuti dopo, duranti i quali Ben si è ritrovato con un ragazzo svenuto tra le braccia, arrivano alcuni poliziotti.
Ci chiedono di seguirli per un breve interrogatorio nel loro ufficio, io vorrei solo rimettermi in macchina e dimenticare tutto ciò ma non posso oppormi e quindi annuisco debolmente.
In centrale Fede mi stringe la mano e mi chiede in continuazione come mi sento, lo rassicuro ma non sembra molto convinto.
Ha messo da parte tutta l'ostilità che c'era tra di noi e continua ad abbracciarmi e accarezzarmi il braccio.
Finalmente dopo un tempo che mi è parso interminabile abbiamo finito, ora stiamo risalendo sull'auto.
Ormai è mezzogiorno e un po' per l'ora un po' per la tensione provata siamo tutti e tre affamati.
Mangiamo in fretta ad un autogrill e ripartiamo in direzione Rimini.
A differenza della prima parte del viaggio Fede e Ben non conversano più solo tra di loro, anzi.
Ridiamo e scherziamo tutti quanti assieme, sembriamo amici da una vita, compagni di guerra quasi.
Fede si è seduto dietro, accanto a me, con la scusa che stava più comodo, e continua ad accarezzare i miei capelli.
Dovrei essere arrabbiata con lui ma ora come ora non mi importa, perché la verità è che quando lui mi è vicino io sto bene.
Siamo bloccati in autostrada, ci muoviamo di qualche millimetro per poi tornare a star fermi, è una coda chilometrica.
Nel frattempo le mie palpebre si fanno sempre più pesanti fino a quando i miei occhi si chiudono.
Vengo svegliata dal rumore di un clacson, un suono assordante, apro gli occhi velocemente per trovarmi davanti le faccio divertite di Fede e Ben.
Un altro modo per avvertirmi che eravamo arrivati non potevano trovarlo?
Esco dall'auto mentre penso a come vendicarmi, la casa in cui staremo è stupenda.
Ha due camere, quindi ne avrò una tutta per me, ma la cosa migliore si trova sul retro, una piscina, non è enorme ma neppure piccola.
Tutto mi sembra perfetto, dai fiori sui davanzali ai raggi del sole che si riflettono nell'acqua.
Guardando la piscina noto che Fede è sul bordo, è questione di un attimo prima che nella mia mente si insinui un' idea.
Mi avvicino lentamente a lui, devo fare meno rumore possibile e sperare che non si volti per qualche strano motivo.
Sono a qualche centimetro da lui, controllo non abbia il cellulare con sé e lo vedo appoggiato su uno sdraio.
Senza pensarci due volte lo spingo in acqua, non posso non scoppiare a ridire alla sua espressione.
Sono così presa a prenderlo in giro che non mi accorgo di essermi pericolosamente avvicinata al bordo.
In un attimo lo sento trascinarmi in acqua, iniziamo a schizzarci contro.
Lui mi spinge sotto io faccio altrettanto, ad un certo punto ci troviamo vicini, quasi inesistente lo spazio tra di noi.
Riesco a scorgere le mille sfaccettature nei suoi occhi, le sue labbra leggermente screpolate.
Riesco a percepire il suo respiro sulla mia pelle, siamo così vicini che basterebbe sporgermi un po' per annullare tutto lo spazio tra di noi.

Cosa accadrà?

I'm back dopo un'eternità quindi scusatemi.

Grazie per le visualizzazioni e i commenti vi voglio bene.❤

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