È finalmente arrivato il giorno della partenza, mia madre ha accettato che andassi in vacanza con Ben appena ha scoperto che c'era anche Fede.
Non capisco la sua sfrenata passione per quel ragazzo, avrà anche un bel viso e un certo fascino ma è un emerita testa di cazzo e non basta un po' di bellezza per cambiare ciò.
Ho preparato tutto con largo anticipo, so non sicura di aver dimenticato qualcosa, mi capita sempre.
Una parte di me è spaventata da questa vacanza, io e Fede a contato così tante ore, non posso essere certa che non accadrà qualcosa.
Dall'altra sono contenta di poter divertirmi come una qualsiasi adolescente con il suo migliore amico.
A richiamarmi dai miei pensieri è mia madre, a quanto pare Ben è arrivato, mia mamma mi fa le classifiche raccomandazioni e mi dice di chiamarla ogni sera.
La ascolto distrattamente e appena finisce di elencare tutte le cose a cui devo stare attenta mi precipito nell'auto di Fede.
Sarà lui a guidare, Benji gli si siede accanto e io mi posiziono nei sedili posteriori.
Partiamo subito e secondo i miei calcoli dovremmo essere a Rimini entro le due, se tutto va bene riusciremo ad andare in spiaggia già oggi.
Amo il mare, le onde che si infrangono sulla sabbia, le mille sfumature d'azzurro e la sensazione di libertà.
Ho sempre sognato di vivere in una casetta sull'oceano e vedere ogni giorno le onde dalla mia finestra.
È passata già un' ora di viaggio, nella quale io mi sono annoiata particolarmente, Benjamin e Federico hanno parlato del nuovo album e argomenti simili e non ho avuto alcun motivo per intervenire nella discussione.
Dopo qualche kilometro ci fermiamo in un autogrill e i due ragazzi decidono di prendersi una pausa e andare a prendere qualcosa da mangiare.
Io non ho alcuna voglia di scendere e sono anche un po infastidita nei loro confronti per avermi incontrato per tutto il tempo, ho paura di essere un peso per loro.
Cerco di non pensarci, di fermare il mostro che vive dentro a me e viene fuori nei momenti d'insicurezza, negli attimi in cui mi sento inferiore agli altri.
Odio questa parte di me stessa, troppo insicura e con l'autostima bassa, in questi momenti mi sale una rabbia assurda, stranamente non mi viene da piangere, non sono una persona emotiva, vorrei solo tirare un pugno a qualcuno, spaccare un oggetto qualunque.
Sfogare questa sensazione che sento dentro di me che, mi distrugge lentamente.
Alzo gli occhi al cielo e respiro profondamente per cercare di calmarmi, non voglio che mi vedano così, non ho alcuna intenzione di apparire debole davanti a nessuno.
Quando mi sto iniziando a calmare sento dei pugni sbattare sul vetro del finestrino e la portiera essere strattonata, un ragazzo sui venticinque anni stra provando ad aprire la macchina e mi guarda con un sorriso inquietante.
Ha gli occhi rossi segno che ha bevuto e anche molto, cerco di non entrare nel panico ma il terrore è più forte di me.
Si prepara a tirare un altro pugno molto più forte dei precedenti e ho la sensazione che con questo spaccherà il vetro.Amore wi-fi♡♡♡
Sono tornata dopo un'infinità di tempo scusatemi.
Non so quando sarà il prossimo capitolo potrebbe essere domani o tra un mese perché in questo periodo non trovo il tempo o la forza di scrivere nulla.
Scusatemi ancora.
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Past [Federico Rossi] (In Revisione)
Fanfiction~Non permettere a ciò che eri di definire ciò che sei.~ Nella vita ognuno si trova davanti a delle scelte, difficilmente siamo noi a decidere, a volte ci facciamo guidare dalla paura, dalle voci nella nostra testa, dal cuore, dalle persone. Ashley h...