Decido di andare a fare un giro, il temporale che esplodeva fino a poco tempo fa, ora si è calmato lasciando spazio a un timido sole.
Spero che camminare mi aiuti a distrarmi, indosso una felpa e sono pronta, non perdo tempo a truccarmi, devo uscire a schiarirmi i pensieri non andare in giro con la fabbrica della Kiko in faccia.
Non c'è molta gente per le strade, considerando che siamo a Milano.
In questo momento vorrei solo scappare lontano da tutto e da tutti e ricominciare una nuova vita, ripensandoci ciò non è fantascienza.
Così inizio a camminare verso la mia meta, mi muovo in mezzo alla folla e dovunque guardi vedo coppiette felice che si baciano come se non ci fosse un domani, amiche che urlano e sclerano davanti a foto di persone famose e qualche ragazza come me.
Con le cuffiette nelle orecchie e il cappuccio tirato fin sugli occhi, un sorriso finto messo come scudo e una nota di malinconia nella voce.
Passai davanti alla Feltrinelli e vidi un mucchio di gente ammassata all'interno ma non ci feci più di tanto caso.
Feci ancora qualche metro e arrivai al luogo dove ero diretta: una piccola libreria, quasi nascosta tra i grandi palazzi, che in pochi conoscevano.
Quel posto era la mia salvezza, se mi sentivo triste o giù di morale mi bastava entrarci e tutti i problemi sembravano scomparire.
Appena varcata la porta mi sento a casa, l'odore dei libri e di fori freschi mi accoglie all'entrata.
L'atmosfera che emanano le librerie o le biblioteche, quel qualcosa di magico che sembra catturati l'anima: come il primo bagno estivo o la neve d'inverno, come abbraccio che ti scalda quando hai freddo.
Quella sensazione di stare bene, di sentire che in quell'attimo tutto è perfetto.
Cammino tra gli scaffali in legno scuro ricolmi di ogni sorta di libri, dalle storie per bambini a cime tempestose a Bukowski a un libro per le ricette.
Si può trovare ogni genere di storie in questo edificio, i volumi sembrano ammucchiati disordinatamente ma hanno un loro ordine preciso che conosco a memoria.
Ogni volta che apro un nuovo libro mi sento trasportare in un universo totalmente differente e non so mai cosa aspettarmi.
Finalmente ho trovato una storia che fa al caso mio e mi perdo nella lettura, vado a sedermi sulle poltrone in pelle all'angolo del negozio.
Ho perso la cognizione delle ore e dei minuti e appena guardo fuori noto che il cielo sta lasciando spazio alle prime stelle e che la libreria sta per chiudere.
Così acquisto il libro e mi dirigo verso cassa.
Mentre sto camminando noto davanti a me un ragazzo giovane, abbastanza alto e con un ciuffo di capelli chiari, non riesco a vedere il colore degli occhi perché è girato di spalle.
Indossa una giacca in pelle e dei jeans neri strappati alle ginocchia, sta camminando troppo lentamente per i miei gusti ma, colpa la quantità di persone presenti sul marciapiede non riesco a superarlo.
Lo fisso per un momento sperando scompaia e mi lasci proseguire a una velocità decente verso casa ma, ciò non accade e così sposto lo sguardo a terra, in quel momento noto un peluche rosa cadere dalla tasca del ragazzo.
Mi avvicino e noto che è un unicorno rosa, lo rigiro un paio di volte tra le mie mani prima di mettermi a rincorrere, non che si fosse allontanato di molto, il ragazzo col ciuffo.
Ciao chi sarà il ragazzo misterioso?
Scusate se il capitolo è un po' corto comunque fatemi sapere cosa ne pensate nei commenti. ♡
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Past [Federico Rossi] (In Revisione)
Fanfiction~Non permettere a ciò che eri di definire ciò che sei.~ Nella vita ognuno si trova davanti a delle scelte, difficilmente siamo noi a decidere, a volte ci facciamo guidare dalla paura, dalle voci nella nostra testa, dal cuore, dalle persone. Ashley h...