The after-nightmare effect

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Canzone del capitolo:

-Burning bridges (One Republic)

Louis Tomlinson

Mi svegliai sul petto nudo di Harry e lo circondavo con un braccio.

Sollevai lo sguardo e vidi come i raggi del sole che entravano dai piccolo fori nelle tende gli illuminavano i capelli ricci e non potei fare a meno di pensare quanto fosse bello.

Mi resi conto di quanto fossero lunghe e perfette le sue ciglia, cosa che non facevo mai quando i suoi occhi erano aperti perchè il colore di essi sembrava travolgere tutti quelli che li guardavano.

Mi resi anche conto del modo in cui respirava e del modo in cui il suo cuore batteva. Era veloce, ma in qualche modo era come se stesse cercando di respirare più lentamente per regolarizzare i suoi battiti.

E le sue labbra, Dio, quelle labbra. Volevo sapere come sarebbero state premute sulle mie. Lo odiavo. Odiavo il fatto che bramavo un sentimento che non avevo mai provato prima e non pensavo nemmeno fosse possibile provare per lui.

Non mi ci volle molto per notare il gonfiore crescente nei miei boxer.

E poi mi resi conto. STAVO FISSANO HARRY STYLES, CAZZO. Che cazzo avevo che non andava?!

Voglio dire, ero fottutamente etero. I ragazzi etero non osservano altri ragazzi e non si fanno domande sulla sensazione delle labbra dell'uno sulle proprie e non gli viene un'erezione mentre ci pensano!

"Buongiorno." disse Harry e aprì gli occhi. Mi guardò per un po', disegnando dei cerchi con il pollice sulla mia spalla. La bianchezza della stanza era abbastanza per accentuare il colore verde dei suoi occhi e il rosa delle sue labbra.

"B-buongiorno." balbettai mentre cercavo di cambiare posizione.

"Mi stavi guardando mentre dormivo?" mi chiese, gli stavo dando la schiena.

"No, stavo solo... mi stavo solo chiedendo cosa significassero quelle cose." mentii e indicai i suoi tatuaggi. Volevo chiedergli del loro significato dal momento che i bambini lo avevano portato a galla, ma non lo avevo fatto. Adesso, probabilmente, era il momento giusto.

"Alcuni hanno dei significati, altri sono solo...appropriati. Quelli piccoli, non li ricordo nemmeno più. Ma questi, significano molto." disse indicando gli uccelli sotto le sue clavicole.

Li guardai, non volevo che sembrasse fossi troppo impegnato a fissarli. Lo ammetto, avevo guardato un paio di volte il suo corpo, ma era solo per colpa dei suoi tatuaggi, nessun'altro motivo.

"E' difficile da spiegare, ma hanno tipo un significato generale. Queste cose di solito sono usate come metafore e credo di essere una metafora." spiegò. Era difficile per me comprendere quello che stava dicendo, ma in qualche modo il suo volto diceva tutto. Non voleva parlarne, ma voleva sapessi cosa fossero.

Riuscivo a sentire l'erezione crescergli tra le gambe e non mi importava se fosse una tupida erezione mattutina o qualcos'altro, tutto quello che sapevo era che dovevo uscire da lì.

"Io... uh... credo di dover fare la colazione." dissi e mi alzai velocemente, camminando verso la cucina. Mi resi conto di essere anche io senza maglietta, ma non volevo ritornare più nella stanza. Se era ancora lì con la sua erezione mattutina allora non mi sarei voluto avvicinare a quella cosa.

Voglio dire, è normale no? E' gay quindi è attratto dai ragazzi. Non dovrei pensare sia strano. Ma perchè io?

Aprii il frigo e preparai dei sandwich. Ne misi uno in un piatto e uno dall'altro lato del tavolo, lontano da dove ero seduto in modo che non avremmo dovuto sederci l'uno accanto all'altro. Versai anche del latte nel bicchiere così che non avrebbe bevuto direttamente dal cartone, di nuovo.

Spaces -Larry Stylinson (Italian Translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora