Five senses

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Harry Styles

"Oggi è venuto Liam." dissi a Louis non appena entrò in macchina. Ero passato a prenderlo da scuola ed era molto allegro perchè aveva ricevuto dei feedback positivi riguardo alla recita che avevano fatto il mese scorso.

"Gli hai parlato?" chiese, mettendo una delle sue mani sulle mie gambe. La presi e la portai verso le mie labbra per baciarla.

"Sì, certo. Ho cercato di farlo ragionare un po'." dissi.

"Sei proprio esperto nel campo dell'amore, non è così?"

"Mi piace pensare di esserlo, grazie mille. Mi piace pensarlo perchè sono riuscito a sposare una persona come te." gli risposi e lui mi sorrise.

Mentre tornavamo a casa passammo vicno ad un negozio di fiori e mi chiese di accostare così da potermi comprare dei girasoli.

Dio, ero davvero fortunato.

Una volta ripartiti, iniziai a raccontargli tutte le battute più idiote che conoscevo.

"Perchè ci provi così tanto?" disse, ridendo, dopo avergli raccontato una delle battute più divertenti che conoscevo.

"Mi piace vederti sorridere." gli risposi. Non per essere smielati, ma era la pura verità. Mi piaceva vedere i lati dei suoi occhi incresparsi ogni volta che raccontavo una barzelletta. E la sua risata, non riuscivo nemmeno a spiegarlo, volevo solo sentirla per tutto il giorno.

"Come sempre, tesoro." si sporse verso di me e mi baciò.

Quando raggiungemmo casa non ci pensò due volte e mi tirò verso la camera da letto.

"Vedremo il tramonto insieme." disse, facendomi sedere accanto a lui. Il cielo stava pian piano diventando dei primi tre colori dell'arcobaleno, mischiati tra di loro in modo sublime. Restammo lì ad aspettare che il sole calasse e scomparisse nell'orizzonte.

"Mi ricordi il sole." mi disse, con tono dolce.

"Perchè sono una bomba?" gli risposi, facendogli l'occhiolino.

"Ovviamente lo sei. Ma me lo ricordi perchè sei una palla gigante di felicità e calore, sai? Trovi sempre un modo per migliorare la mia giornata e sei sempre così bello. Sempre." disse e mi baciò.

"Anche quando è inverno?" gli chiesi.

"Sei la mia estate infinita." disse per poi baciarmi di nuovo.

**

"Amore?" disse dal piano superiore. Ero intento a lavare i piatti quando aveva deciso di salire al piano di sopra, dicendo che voleva mostrarmi una cosa.

Non mi lamentai, però. Quando facevo i servizi e lui era in giro finiva sempre per toccarmi il sedere e dirmi cose sconce all'orecchio rendendo poco produttivo il mio lavoro.

"Tra un minuto, amore!" urlai mentre asciugavo i piatti, mettendoli poi sullo scaffale.

Dopo aver lavato i piatti, salii al piano di sopra e lo trovai che reggeva una benda.

"Che diamine stai facendo?"

"Voglio provare una cosa con te, stasera." Camminò verso di me e mi si mise dietro. Mi tirò la camicia prima di sbottonarla e togliermi i pantaloni, lasciandomi solo in biancheria. Sentii il suo respiro caldo sulla mia pelle prima che iniziasse a succhiarmi il collo. Gettai la testa leggermente all'indietro così da facilitarlo quando mi mise la benda.

"Dicono che quando si perde uno dei sensi più importanti, tutti gli altri si.. amplifichino." sussurrò prima di baciarmi, nello stesso punto di prima. Il suo profumo era quasi intossicante. Anche senza riuscire a vederlo sapevo che era lui dal suo profumo. Era una strana combinazione di dopobarba e la sensazione che si prova la prima volta che si vede la neve.

Spaces -Larry Stylinson (Italian Translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora