Innuendos

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Louis Tomlinson

Se avessi dovuto descrivere come mi sentivo in una sola parola, sarebbe stata 'freddo'. So che dovrei essere arrabbiato con lui perchè mi aveva mandato fuori o triste perchè al di fuori di casa sua tecnicamente non avevo un posto in cui stare. Ma non sentivo nulla se non la temperatura fredda e il vento che mi colpisce la pelle.

Mi sentivo così frgile, piccolo. Mi stesi a bordo piscina e cercai di dormire. Almeno quando si dorme non ci si ricorda del freddo.

**

Mi svegliai tremando, avvolto in una coperta e con un cuscino sotto il braccio. Okay, forse mi sbagliavo. Forse il frdddo si sentiva comunque.

Mi avvolsi di più nella coperta. Da dov'era uscita? Forse era venuto Niall, ma se fosse stato così, mi avrebbe svegliato e mi avrebbe chiesto perchè mi trovassi lì.

Sollevai lo sguardo verso il cielo scuro e mi resi conto che sarebbe venuto a piovere di lì a poco. Pensai di ritornare dentro, ma il mio orgoglio me lo impediva.

Non potevo muovermi. Letteralmente. Sentivo come se i miei arti si sarebbero spaccati se solo avessi provato a muoverli.

Plop. Plop. Plop. Ploploploplop.

Gocce di pioggia. Finché il suono della pioggia fu l'unica cosa che riuscii a sentire. Mi coprii con la coperta, ma non potevo fare molto. Dopo che ebbe assorbito tutta la pioggia che poteva, era troppo tardi. Ero già zuppo. Faceva freddo e stava piovendo così forte che tutto quello che avevo intorno era diventato bianco.

Sarei potuto morire di ipotermia, ero sorpreso di essere ancora vivo.

"Entra!" sentii dire. Harry. Volevo muovermi, volevo correre verso di lui, ma avevo troppo freddo ed il mio corpo era già ghicciato.

"Louis! Che ci fai ancora lì fuori?!" urlò di nuovo.

Corse verso di me, inzuppandosi d'acqua anche lui. Si mise il mio braccio attorno alle spalle e mi aiutò a salire le scale.

Potrei giurare di avergli sentito dire qualcosa sul fatto di essere pazzo, ma non risposi perchè non c'era tempo per discutere.

Non appena raggiungemmo la stanza, mi tolse i vetiti, probabilmente per non farmi sentire freddo. Poi si cambiò la maglia di fronte a me. Scese per prendermi una bacinella e strofinò un'asciugamano bagnata per tutto il mio corpo. Mi fece sentire caldo, ma la casa era ancora fredda.

Harry prese le mie mani e ci soffiò sopra, ovviamente cercando di tenermi al caldo.

"Togliti i pantalomi." disse. Non sapevo letteralmente come rispondere perchè probabilmente lo avrei insultato, ma non potevo farlo, mi aveva appena salvato la vita.

"Sei troppo freddo. Fallo o lo farò io per te." disse, posando l'asciugamano.

Mi chiesi se sarebbe stato diverso dalla prima volta in cui aveva visto il mio corpo. Speravo non avesse intenzione di molestarmi perchè se era così, giuro che gli avrei tirerato un pugno.

"Louis." disse. Ancora non riuscivo a parlare quindi lo prese come un sì. Mi calò i pantaloni fino a quando non fui completamente nudo e strofinò l'asciugamano calda su tutto il mio corpo freddo. Sentii rinascere ogni parte del mio corpo che toccava.

Mi passò un nuovo paio di pantaloni e mi aiutò ad alzarmi. Mi guidò verso il letto e non mi lamentai. Mi stesi, sentendo la sua morbidezza e mi addormentai.

**

"Hey, Lou. Ti ho fatto della zuppa." disse mentre mi svegliava. Mi aiutò a sedermi e mi mise la ciotola sul comodino.

Spaces -Larry Stylinson (Italian Translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora