ANGER: Ripped to shreds

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Canzoni del capitolo:
-All I want (Kodaline)
-Half a heart (One Direction)
-Sway (The Perishers)
-Cologne (Selena Gomez)
-Waiting (Alice Boman)

Harry Styles

Da quando ci eravamo sposati, mi ero abituato a cinque risvegli differenti:

1. Con lui che dormiva come un angelo tra le mie braccia. Russava leggermente mentre lo guardavo. Avrei poi fatto finta di star dormendo quando si sarebbe svegliato ed avrei aspettato che mi baciasse il volto. Solo allora avrei aperto gli occhi e mi sarei davvero 'svegliato'.

2. Con lui che cucinava qualsiasi cosa al piano inferiore. Mi svegliava solo quando la colazione era pronta. Non era una cosa molto semplice per lui e mi ero accorto che odiava quando non mi svegliavo subito. Una volta aveva cucinato i pancackes ed era troppo entusiasta di mostrarmeli quindi io scesi al piano inferiore e finsi che fossero bellissimi. In realtà non erano così cattivi come sembravano.

3. Con lui che faceva yoga di fronte allo specchio gigante che avevamo in stanza. Facevo sempre finta di star dormendo, ma in realtà mi sforzavo per posizionarmi in modo da poter vedere pienamente il suo sedere. Forse lo sapeva, ma non me l'aveva mai detto. Qualche volta mi metteva direttamente il sedere in faccia, ma chi ero io per lamentarmi?

4. Con lui che mi toccava in posti in cui desideravo essere toccato. A volte metteva semplicemente la mano nei miei boxer e mi toccava fino quando non mi svegliavo. Tutto ciò portava a me che lo imploravo di farmi un pompino o, se ero davvero fortunato, del magnifico sesso. Quello poteva essere il modo migliore o peggiore di svegliarsi. Il migliore perché facevo sesso con mio marito, ma il peggiore perché finivamo sempre per addormentarci dopo.

5. Con lui che mi borbottava delle cose dolci all'orecchio mentre mi accarezzava i tatuaggi. Qualche volta mi sussurrava quanto mi amava e come voleva che fosse il nostro futuro.

Non avevamo mai fatto dei veri e propri progetti. Non avevamo per niente pianificato che un giorno mi sarei svegliato con lui che mi abbracciava, che cucinava, che faceva yoga, che mi toccava o che aspettasse semplicemente che mi svegliassi. Forse lui lo aveva pianificato, forse voleva semplicemente che tutto quello non accadesse con me al suo fianco. Forse non voleva che fossi presente nel suo futuro al contrario di quello che desideravo io.

Non ero mai stato una persona mattutina, non fino al matrimonio. Avevo sempre anticipato il giorno che sarebbe arrivato perché sapevo che lui sarebbe stato lì non appena avrei aperto gli occhi.

Forse mi sbagliavo.

Erano passati quattro giorni da quando se n'era andato ed avevo paura di svegliarmi perché sapevo che non avrei avuto lui al mio fianco che mi stringeva e mi accarezzava.

Aspettai qualcosa, qualsiasi cosa. Trambusto in cucina, una risata improvvisa, il suono dei suoi passi, la sua voce dolce che mi chiamava. Ma nulla.

Presi il telefono e lo chiamai. Nulla.

Sarebbe stato meglio se avesse risposto e mi avesse urlato contro, almeno in quel caso avrei sentito il suono della sua voce, ma tutto quello che mi restava era la fioca speranza che rispondesse così da permettermi di sentire ancora una volta la sua voce. Ancora nulla.

Ci ero già passato. Mi ripetevo, ricordando il momento in cui ero stato rifiutato da Mason, il momento in cui James mi aveva lasciato, ma era rimasto fin quando non avessi voltato pagina.

Era tuto diverso, però. Era lui, la persona che mi aveva fatto capire che la vita non doveva essere vissuta da persona solitaria, ma da persona felice. Era lui la persona che mi aveva insegnato come vedere le cose in modo diverso e come vivere la vita nel modo in cui dovrebbe essere vissuta, la persona che mi aveva accettato per quello che ero, la persona che non aveva cercato di cambiarmi e la persona che mi aveva spronato ad essere una persona migliore giorno per giorno, la persona che adorava i miei amici tanto quanto li adoravo io. La persona che ascoltava le mie battute idiote ed era abbastanza paziente da non interrompermi o mettermi fretta quando parlavo lentamente. La persona che sopportava le mie discussioni inutili e che sapeva esattamente cosa dire e quando dirlo.

Spaces -Larry Stylinson (Italian Translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora