DEPRESSION: Rooftop

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Canzoni del capitolo:
-Everything I didn't say (5 Seconds of Summer)
-Hate to see your heart break (Paramore)
-I almost do (Taylor Swift)
-Nothing lasts forever (Maroon 5)

Niall Horan

"Tu cosa?!" chiese Harry, visibilmente scosso.

Sapevo che dirglielo sarebbe stata una pessima idea, ma non avrei mai potuto nasconderglielo. Non volevo fosse un problema per nessuno, specialmente per Harry. Era già stato ricoperto da troppe bugie, non volevo aggiungere anche quella.

"Credo di non essere stato molto presente o cose del genere, a quanto pare essere presenti ha davvero importanza, dunque mi hanno sollevato dal mio incarico da maggiordomo. Comunque, mi fa bene un po' di tempo libero, era il lavoro che meno mi piaceva, lo sapevi." Spiegai. Era vero. Sebbene non fosse del tutto vero che fossi stato licenziato per l'assenteismo, era vero che non mi piaceva molto come lavoro perché mi proibiva di uscire con le clienti dell'hotel. Insomma, non che fosse chissà quanto importante dal momento che avevo Natalie, ma avevo sempre odiato il fatto che così tante ragazze carine uscivano ed entravano nell'hotel e non potevo provarci con loro.

"Quindi quella suite di ieri sera.."

"Era la mia." Confessai.

"Perché non me ne hai parlato?" mi chiese.

"Perché tu hai già i tuoi problemi e poi per me non è nemmeno un vero problema, solo una piccola preoccupazione. Non c'è assolutamente nulla di cui preoccuparsi. Sono un adulto, guadagno abbastanza, sto bene." Lo rassicurai.

"Beh, se c'è qualsiasi cosa di cui hai bisogno-"

"Sto bene." Ripetei. "Quello che mi preoccupa sei tu."

"Sto bene, Ni. Ho ventidue anni, è solo un cuore infranto. Mi passerà, okay? Adesso, perché non mi fai un favore e mi aiuti a rifare il guardaroba?" Mi diede delle pacche amichevoli sulle spalle.

Era per quello che venivo pagato: fare delle commissioni, fare shopping per lui ed occuparmi degli affari dell'azienda. Non potevo lamentarmi, per niente. M feriva vederlo in quello stato, forse non lo sapeva, ma era sempre stato così. Pensava che fosse colpa sua che i ragazzi lo lasciassero quindi cercava di cambiare sé stesso ogni volta.

Sapevo che sarebbe tornato ad essere l'Harry con la luna perennemente storta, ma era stato un cambio troppo drastico. Non l'avevo mai visto cambiare dal suo normale stato a quello di ragazzo viziato in così poco.

Forse era semplicemente stanco di aggrapparsi a qualcosa che decisamente non sarebbe restata.

[FLASHBACK]

"Hai visto Harry da qualche parte?" chiesi a Luke. Avevo sentito che Harry aveva litigato con suo padre e non avevo idea di cosa si trattasse, ma dovevo trovarlo prima che facesse qualcosa di stupido.

Mi stavo preoccupando tantissimo per lui. Negli ultimi giorni si era comportato in modo strano. Non strano in senso negativo, solo... strano nel senso che era entrato nel suo stato da ragazzino viziato. Era ossessionato dal vino, indossava molte stampe floreali e stivali costosi, portava con sé molti fiori e si muoveva in modo strano. Usava parole da esame universitario tanto che dovevo camminare con un dizionario sotto al braccio così da poterle tradurre.

"E' salito sul tetto, credo, loi non l'ho più visto." Rispose. Lo chiamai, ma non rispose.

"Puoi occuparti della festa per me? Come un vero adulto. Non sei ubriaco, vero?" Scosse la testa. "Okay, torno presto."

Spaces -Larry Stylinson (Italian Translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora