Reward

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Louis Tomlinson

Mani. Le nostre mani erano ovunque. Ci stavamo baciando in macchina, le sue mani mi toccavano l'inerno coscia mentre io cercavo di concentrarmi sulla guida. Fallii miseramente. Mi stava baciando dappertutto ed io stavo letteralmente saltando tutti i semafori rossi, non sarei rimasto sorpreso se fossimo stati fermati dalla polizia perché avevamo superato il limite.

Cercai di trattenermi con ogni fibra di controllo che avevo nel corpo. Mi stvava toccando attraverso i jeans, ma io cercai di tenere il mio battito cardiaco regolare. Ovviamente non stava funzionando. Era troppo per me. Se non si fosse fermato, non sarei riuscito a trattenermi.

"Ci siamo quasi, amore. Per favore, fammi... fammi guidare." dissi con il fiatone. Si fermò, ma continuò comunque a baciarmo il collo, il che non era proprio diverso da quello che stava facendo prima. Stava cercando di farci schiantare facendomi accellerare troppo?

"Non vedo l'ora di averti dentro di me." borbottò contro la mia pelle, il suo fiato era caldo.

"Non aiuta, davvero." dissi ed il gonfiore nei miei pantaloni non voleva certo diminuire. Riuscii a vedere che sorrideva sornione, che provocatore.

Non si staccó fino a quando non arrivammo a casa. Non appena entrammo, Harry iniziò subito a svestirsi come se non vedesse l'ora di togliersi i suoi vesiti firmati.

"Meriti una ricompensa per il lavoro che hai fatto oggi." disse ed iniziò a baciarmi il volto mentre mi sbottonava la camicia. Era completamente nudo e davvero davvero pronto.

Mi condusse al piano superiore, facendo attenzione che non saltassimo alcun gradino mentre ci baciavamo come se il mondo stesse per finire, staccandoci solo per prendere l'aria necessaria per sopravvivere.

Mi baciò come se volesse farmi sapere il motivo per cui i baci erano stati inventati. Mi baciò come se fossi l'unica persona sulla terra che avesse mai voluto baciare. Mi baciò come se fosse un fottutissimo astronauta che stava mettendo per la prima volta piede sulla luna. Ogni volta che posava le sue labbra sulle mie  era come se stesse lasciando il suo segno su di me. La sua impronta, e a me non dava fastidio perchè ero suo. In tutto e per tutto.

Mi condusse in bagno e pian piano tirò giù il bordo dei miei boxer con la bocca, non interrompendo il contatto visivo.

Aprì la doccia e non appena entrammo lasciò che l'acqua fredda scorresse sui nostri corpi, probabilmente trasformandosi in vapore non appena entrava in contatto con la pelle. Lo volevo, così dannatamente tanto.

Era così bello, perfetto, ed era tutto mio. Non sapevo cosa avessi fatto per mertarmi il suo amore, ma mi amava ed io lo amavo. Ogni centimetro del suo corpo mi apparteneva ed io lo stesso.

"Pronto per la tua sorpresa?" dissi e si piegò. Mi posizionai dietro di lui e mi feci strada dentro di lui. L'acqua faceva da lubrificante per ogni parte del suo corpo. Mi prese la mano e la posizonò sul suo membro, incitandomi a fare qualcosa.

"Cazzo. E'... è così bello, daddy." disse, dandosi uno schiaffo sulla chiappa. Dannazione, lui e le sue piccole perversioni.

Lo sculacciai, lasciando una leggera impronta rossa sulla sua chiappa.

"Più forte, per favore." disse ed io lo feci di nuovo. Avevo paura di stargli facendo del male, ma era palese che invece stava provando tantissimo piacere.

"Daddy, più veloce, per favore." disse ed io eseguii. Adoravo qando diceva 'per favore'. Anche mentre facevamo sesso era educatissimo. Le sue mani stavano lasciando dei segni sul vetro della doccia ed i suoi gemiti stavano riempiendo il bagno, quasi sovrastando il rumore della doccia.

Spaces -Larry Stylinson (Italian Translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora