West wing

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Canzoni del capitolo:
-Lost (Kris Allen)
-Give myself to you (Train)
-Beneath your beautiful (Labrinth)

Louis Tomlinson

Non riuscivo a trovare le parole per spiegare esattamente come mi sentivo quando ero entrato per la prima volta in casa di Harry. Era una sensazione che non riuscivo a capire—era a metà tra preoccupazione e senso di conforto. Sapevo che non aveva alcun senso ed era proprio per quello che ero confuso.

Era famigliare, come se non mi fossi potuto sentire più a casa, ma era strano che non riuscivo a ricordare di aver vissuto lì. Era un particolare che nessuno avrebbe potuto dimenticare. Senza neanche contare che vivevo con Harry.

Harry che, evidentemente, aveva una sorta di passione per le cose eleganti e belle. L'avevo notato non appena entrai in casa. Non c'era bisogno che gli oggetti fossero costosi per piacergli, ma c'era qualcosa di attraente e bello in ogni angolo della casa. C'era qualcosa di interessante ovunque e non era difficile immaginare che un tipo come lui vivesse in una casa del genere.

Diceva molto sul tipo di persona che era. Il fatto che ogni pezzo di mobilio era sistemato a poca distanza l'uno dall'altro, la luce che entrava da ogni possibile direzione, il fatto che le cose fossero così cariche di significato.

"Sei pronto?" Aveva quasi sceso tutte le scale e indossava ancora la mia maglia. Era perfetto, la maglia lo avvolgeva in tutti i posti giusti ed i suoi ricci erano un po' scompigliati. Aveva le guance un po' meno rosee rispetto a prima, ma era comunque perfetto. Forse era colpa della luce che c'era nella stanza, forse aveva addirittura preventivato che avesse quell'effetto su di lui, ma sembrava più puro che mai.

Non riuscivo a smettere di pensare al fatto che quel ragazzo meritasse di indossare una vera e propria corona.

Odiavo il fatto che stessi pensando a lui in quel modo—come se lo stessi vedendo sotto una luce diversa. Era come conoscerlo davvero per la prima volta. Avevo cercato di trovare una spiegazione perché sembrava essere più felice del solito, ma non ci ero riuscito.

"Lou. Il tour della casa?" Mosse le sue grandi mani davanti ai miei occhi.

"Sì, il tour della casa. Um, puoi tenere la maglia, se ti va. Ti sta bene." Gli dissi, sebbene sapessi che era perfettamente in grado di comprarne una uguale se avesse voluto.

"Allora questa è, ufficialmente, la mia maglia preferita." Toccò le maniche come se fossero la cosa più preziosa che possedesse.

Cercai di non guardare quanto fosse adorabile con sguardo desideroso, infatti decisi di non guardarlo proprio più. Non funzionò, però, perché mi piaceva guardarlo mentre parlava e poi, ero stato proprio io a richiedere un tour della casa, il che significava che avrei, in ogni caso, dovuto concentrare tutta la mia attenzione su di lui.

"Iniziamo, che dici?" dissi, camminando davanti a lui, cercando di non guardarlo troppo. Mi seguì in cucina e si sedette al bancone mentre io mi guardavo in giro.

"E' qui che cuciniamo, per la maggior parte." Mi disse e mi mostrò il piano cottura elettrico prima di piegarsi per aprire un cassetto. "Qui dentro puoi trovare tutte le pentole, gli altri utensili sono dall'altro lato. Niall riempirà il frigo e gli stipetti a breve."

"Sta arrivando Niall?"

"Sì, da quando te ne sei andato ha fatto lui la spesa." Disse, alzandosi per aprire il frigorifero. "Abbiamo quasi sempre gli ingredienti necessari ed è facile orientarsi in cucina quindi non credo ci metterai molto ad ambientarti."

"Orientarsi." Ripetei, ridendo per il termine che aveva usato.

"Sì, orientarsi."

"La fai sembrare una cosa così difficile." Dissi, controllando io stesso qualche scomparto della credenza.

Spaces -Larry Stylinson (Italian Translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora