Spaces -Larry Stylinson (Italian Translation)

Erased

Zayn Malik

L'ospedale si trovava solo a qualche isolato di distanza dal luogo in cui era avvenuto l'incidente. Mi sedetti nel retro dell'ambulanza e tenni Louis per mano perché era l'unica parte di lui che mi era concesso toccare mentre i dottori cercavano di controllare i suoi parametri vitali.

Quasi non respirai quando sentii la sua mano stringere la mia.

"Lou? Guardami. Ti prego, guadami." Strinsi ancora più forte la sua mano ed i suoi occhi si aprirono leggermente. Tutto quello che sapevo era che era vivo e non potevo esserne più grato.

"Resta con me, Lou. Non ti addormentare." Borbottai, sperando di ricevere una qualche forma di risposta. Nulla.

La sua mano strinse la mia per l'ultima volta prima che i suoi occhi si chiudessero completamente.

Fissai i dottori disperato, ascoltando parole che per me non avevano molto senso. Mi aggrappai al briciolo di speranza che mi restava, sperando che potessero salvare la vita al mio migliore amico. Non riuscivo a parlare, non riuscivo a fare le domande giuste. Tutto quello che volevo era che arrivassimo il prima possibile all'ospedale e che salvassero la vita di Louis.

Qualche minuto dopo, arrivammo all'entrata del pronto soccorso. Fecero scendere la barella e la trasportarono nella stanza il più velocemente possibile. Aspettai fuori, guardando ogni infermiera o dottore che usciva dalla sala.

"Per favore, dimmi che è tutto okay." Disse Liam non appena arrivò, i suoi occhi erano preoccupati. Quando lo avevo chiamato non ero nello stato migliore per spiegargli cosa era successo. Ero troppo scosso e tutto quello che ero riuscito a fare fu dirgli di raggiungerci all'ospedale in cui Louis sarebbe stato ammesso.

"Mi dispiace." Piansi. Mi strinse tra le sue braccia in un abbraccio e solo in quel momento mi resi conto che non ci toccavamo in quel modo da quando avevamo rotto.

"Va tutto bene.." Mi confortò anche se non era nemmeno al corrente di quello che era successo.

"Non è vero." Risposi. Le mie parole erano attutite perché avevo seppellito la testa nel suo petto.

"Respira, tesoro, respira. Non è colpa tua." Mi stava accarezzando la schiena ed in quel momento mi resi conto di quanto si fidasse di me. "Puoi dirmi cosa è successo?"

Riuscivo a capire che stesse cercando di addolcirmi dal modo in cui mi stringeva. Dovetti ricompormi prima di iniziare a spiegargli cosa era successo. Sapevo che qualcuno avrebbe dovuto dirglielo.

"Aveva bevuto, ma questo già lo sai. Ero andato a prenderlo, ma sai com'è Louis quando beve quindi ha perso un'altra bottiglia. Gli ho chiesto di Harry e mi ha detto il motivo per cui l'ha lasciato, ho cercato di convincerlo a parlargli, ma non potevo immaginare che avrebbe voluto farlo proprio in quel momento. Ho cercato di fermarlo, giuro che l'ho fatto, ma era particolarmente testardo e non mi ha ascoltato infatti è entrato nella sua auto e ha iniziato a guidare. Ho iniziato a seguirlo e quando siamo arrivati all'incrocio ero proprio dietro di lui, ma una macchina era passata con il semaforo rosso e... è successo tutto così in fretta. C'era fumo ovunque e le persone avevano iniziato ad urlare. Il tizio che guidava l'auto è morto poi la polizia è venuta e i testimoni hanno confermato che la colpa fosse tutta di quel tizio. Non so cos'altro è successo, volevo che lo portassero qui il prima possibile. Mi dispiace, non avrei dovuto farlo. Mi dispiace." Dissi, singhiozzando.

"Hey, guardami." Disse Liam, prendendo il mio volto tra le sue mani. "Non è stata colpa tua, okay? E Louis è vivo, è questo quello che importa adesso."

Mi strinse come se fossi la cosa più fragile al mondo e mi fu chiaro che stesse cercando di essere forte per entrambi. Probabilmente stava avendo un attacco di panico proprio come me, ma stava facendo un gran bel lavoro per nascondermelo. Era sempre stato quello più coraggioso tra noi due. Rimanemmo stretti l'uno all'altro per qualche minuto, io continuai a piangere fin quando non trovai la forza di parlare di nuovo.