Mister Revenge

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Louis Tomlinosn

"E' la prima e ultima volta che dovrai rivederla. Assicurati di non sembrare trascurato." disse e indicò il mio volto. Probabilmente intendeva la barba e che forse mi sarei dovuto radere, e fu quello che feci dopo essermi fatto un bel bagno.

Mi avrebbe fatto un corso intensivo prima di lasciare la casa. Lo aveva chiamato Moving On 101.

Dopo la colazione di ieri, era uscito ed era tornato dopo mezzanotte. Non so dov'era andato, ma credo non fossero affri miei.

"Non puoi farle capire che non sei andato avanti. Falla sentire come se non avessi bisogno di lei, ma non far sembrare che ti serva qualcuno che ti rimetta in piedi dopo la caduta. Non hai bisogno di lei. Infatti, stai meglio senza." disse e si abbottonò un po' la camicia.

"Cosa sei, un esperto di rotture?"
"Non parlo di cose di cui non so nulla, okay? Adesso, presta molta attenzione. Non puoi mandare tutto a rotoli." dise ad alta voce mentre usciva dalla cabina armadio.

I suoi gusti in fatto di vestiti non erano normali. Era molto stiloso e tutto nel suo armadio sembrava costoso. Indossava una camicia chiara con una stampa di fenicotteri. Indicò quello che indossava come se stesse chiedendo la mia approvazione ed io annuii. Non so nemmeno perchè si vestisse in quel modo, ma forse era il suo modo di essere.

"Okay, quando entri in casa e inizierai a navigare nei rocordi, non ignorarli. Invece, devi fare finta che quei ricordi siano da schifo. Per esempio, ricorderai i sorrisi. Pensa che quei sorrisi che ti rivolgeva erano carichi di delizia perchè ti tradiva. Se vedi un regalo che ti ha fatto, non prenderlo perchè probabilmente ha speso i soldi del suo nuovo fidanzato per fartelo." disse. Non mi importava nemmeno della sua scelta di parole, stavo cercando di assimilare quello che mi stava dicendo.

"Adesso vieni qui." disse verso di me. Mi spostai più vicino e mi fece voltare come se mi stesse esaminando. Mi sollevò un braccio e mi fece fare una piroetta, che decisamente non mi aspettavo. Finii per fare un giro tutto storto e goffo.

"Sei pronto per andare." disse e mi diede una pacca sul sedere.

"Hey, non farlo mai più." dissi.

"Che c'è? Hai scritto una regola anche riguardo a quello?" rispose e rimasi in silenzio.

"Come pensavo." sorrise fiero.

"Andiamo." disse e scese le scale con me al seguito. Ero troppo nervoso anche per parlare e sentivo che la mia gola si era seccata. Non so nemmeno cosa avrei dovuto dirle.

Entrammo nella macchina sportiva di Harry e pensai a come Liam e Zayn l'avrebbero adorata. Poi pensai a quando avevo detto ad Hannah dei miei piani per compare una nuova macchina e a come lei avesse fatto spallucce.

Il mio cuore batteva troppo velocemente ed in qualche modo andava a ritmo con la canzone che Harry aveva messo. Non avevo nemmeno l'energia sufficiente per fargli cambiare playlist, volevo solo scappare, ma era troppo tardi.

"Gira a destra, per favore." indicai la strada. Il mio stomacoo faceva le capriole nemmeno fosse sulle montagne russe. Non voglio più continuare.

Sapevo che non avrei dovuto lasciarlo guidare al posto mio così me ne sarei potuto scappare Voglio fuggire da questa situazione. Non devo farlo per forza. Posso comprare nuovi abiti e ricominciare. Non devo andare lì per forza.

Harry fermò la macchina quando glielo dissi. Avevo davvero pensato di dirgli le direzioni sbagliare, ma non ci ero riuscito. Eravamo già arrivati, il mio appartamento era di fronte. Era troppo tardi per tirarsi indietro.

Guardai il giardinetto all'ingresso e mi resi conto che Hannah aveva già messo le decorazioni di Natale che avevo comprato qualche mese prima. Ero sempre troppo eccitato per il Natale perchè era quasi lo stesso giorno del mio compleanno.

Spaces -Larry Stylinson (Italian Translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora