Rules for three year-olds

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Louis Tomlinson

Avevo finito di sifare le valigie un paio di ore dopo essere andato a casa di Harry. Era stato difficile, dal momento che non sapevo dove avrei dovuto mettere le mie cose. Non volevo che si sentisse come se stessi invadendo il suo spazio e la sua privacy, ma era quello che stava succedendo. Ero un po' riluttante quando si tratta di occupare troppo spazio-- inoltre, avrei passato solo un paio di giorni in questo posto. Finii per riordinare le cose di Harry, in modo che fossero più organizzate.

Speravo non avrebbe dato di matto quando avrebbe scoperto che gli avevo messo in ordine le cose.

Avevo anche finito di scrivere le regole e i limiti. Erano già le 11 di sera ed Harry era nel sonno più profondo quindi accesi la TV al piano inferiore per guardare qualche show o serie TV ed il suono non sembrava infastidirlo. Non volevo dormirgli accanto, era strano.

Feci un po' di zapping tra i canali e trovai uno show di cucina che ero solito guardare con Hannah.

Ogni volta che lo guardavamo sul divano, ero stravaccato all'indietro e prendevo appunti sul notebook che mi aveva comprato. Mi chiedeva sempre di scrivere le ricette mentre lei era concentrata a guardare la preparazione. Avevo sempre ammirato l'espressione che aveva quando esaminava accuratamente i procedimenti, le sopracciglia che quasi si toccavano e le labbra increspate, lo sguardo che mi rivolgeva quando si rendeva conto che la stavo guardando e il modo in cui mi baciava il minuto dopo.

In qualche modo stavo ancora spettando che si appoggiasse a me, che giocasse con i miei capelli e che ridesse mentre guardava uno di quegli show che davano sempre a notte fonda che però io non avevo mai guardato perché era sempre lei il centro della mia attenzione. Odiavo il fatto che alcune cose mi ricordassero ancora di lei anche se era a chilometri di distanza.

Il divano era abbastanza comodo per dormirci, proprio come il letto di casa nostra. Dopo qualche ora, mi addormentai con la TV ancora accesa.

**

Mi svegliai con il profumo di cibo. Camminai verso la cucina e vidi Harry che reggeva una ciotola di pasta con qualche filo di qualcosa che usciva fuori. Il lavandino era pieno di piatti sporchi. Era senza maglia e i suoi capelli erano tutti scompigliati.

"Ciao." dissi.

"Oh, sei sveglio? Mi dispiace, finisco tra un po'." disse mentre metteva un paio di ingredienti in padella. "Buongiorno, comunque."
"Buongiorno anche a te e no, prenditi il tuo tempo." dissi, sedendomi su uno degli sgabelli del bancone.

"Ho visto quello che mi hai lasciato sul tavolo." disse e si asciugò le mani prima di correre su per le scale. Dopo qualche secondo, scese con la lista che avevo scritto la sera precedente.

"Mi piacerebbe che me la spiegassi. Senz'offesa, ma è abbstanza stupida." disse e si sedette di fronte a me.

"Okay. Per prima cosa questo non va bene." dissi, incidando il suo petto nudo. "Specialmente quando cucini. Indossa sempre un grembiule."
"Cavolo, leggi la lista così possiamo farla finita." disse.

"Okay. Per prima cosa, niente scarpe sul letto. Penso tu già lo sappia." dissi e lui fece semplicemente spallucce.

"Secondo, non possiamo condividere gli articoli per l'igiene personale. Tu hai i tuoi e io ho i miei. L'unica cosa che condividiamo è il bagno, ma non possiamo farci il bagno o la doccia insieme. Spero tu capisca il perchè." Fece di nuovo spallucce.

"Terzo, resta sempre sul tuo lato del letto." dissi. Avrei giurato di averlo sentito borbottare "Ovviamente.", ma lo ingorai.

"Quarto, metti sempre il cellulare in modalità silenziosa quando dormiamo o quando lavoro."

Spaces -Larry Stylinson (Italian Translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora