The man of the house

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Harry Styles

"Sembra ti abbiano appena scopato." sussurrò scherzosamente Gemma mentre ritornavo al tavolo.

Non regii alla sua affermazione e quello le fece rendere conto che ero davvero stato scopato.

"Oh, dio. Che schifo. Non avevo bisogno di saperlo. Dov'è?"

"Sta parlando al cellulare con una persona importante." risposi mentre guardavo i miei genitori sul palco.

Mancava solo qualche minuto e saremmo usciti di lì. I nostri genitori di solito andavano via prima di tutti, anche se erano stati loro ad invitare gli altri. Di solito lasciavano nostro fratello e la sua fidanzata ad intrattenere gli ospiti. Non si aspettavano che restassimo, il che era fantastico. Almeno potevamo andare via subito dopo di loro.

"Okay, cosa mi sono perso?" disse Louis, sedendosi tra me e Gemma.

"Me." disse Gemma e lo baciò sulla guancia, mettendo in scena un teatrino per quelli che erano al nostro tavolo.

"Stanno per concludere l'asta per l'ultimo gioiello." Tagliai la bistecca e mi misi il pezzo in bocca.

"Già, poi possiamo andare a casa." disse Gemma.

Barbara non smetteva di guardarmi e mi metteva a disagio. Guardava il mio collo, probabilmente perchè Louis ci aveva lasciato un succhiotto. Faceva ancora male, ad essere onesti. Le cose che mi poteva provocare quell'uomo.

"... divertitevi!" disse mia mamma attraverso il microfono e quella era la battuta che indicava la nostra uscita di scena. Gli ci volle abbastanza, probabilmente mezz'ora, prima di decifere di andare via. Non appena i nostri genitori erano fuori dalla visuale, saliutammo le persone al nostro tavolo e andammo via.

**

"Amore, hai piani per oggi?" mi chiese Louis mentre preparava la colazione. Avevo insistito per cucinare io dal momento che era stanco a causa di ieri sera, ma avevo letterlamente dei problemi a camminare quindi era lui in carica della colazione.

"Posso sempre disdire per te." gli sorrisi. Volevo essere quel tipo di marito. Quello che si ritagliava  sempre un po' di tempo per il suo partner.

"Allora verresti con me?" disse.

"Dove?"

"Solo.. da qualche parte." rispose. Era strano, ma non mi importava. Di solito se era così, voleva solo passare del tempo insieme e non mi dava fastidio, ero tutto suo.

La notte precedente, dopo essere tornati dal banchetto, speravamo entrambi in un secondo round, ma ero ancora un po' dolorante per quello che avevamo fatto e non volevo spingermi oltre.

"Sai che verrei sempre con te... e per te." gli feci l'occhiolino.

"Grazie. Adesso aiutami." rise.

**

"Va bene questo?" gli chiesi mentre mi provavo la terza camicia.

"Vestiti come fai di solito, amore. Non preoccuparti troppo." disse mentre si metteva la maglia.

"Beh, non voglio essere vestito troppo formalmente o troppo poco formalmente per il posto in cui stiamo andando.." dissi mentre mi toglievo la camicia per poi metterne un'altra.

"Quella va bene, lo erano anche tutte le altre che hai provato. Stai bene, non preoccuparti. Con un viso come il tuo, non dovresti nemmeno preoccuparti di quello che indossi." disse mentre si avvicinava e mi avvolgeva le braccia intorno alla vita.

"Ma voglio essere alla moda." dissi. Ogni volta che le persone mi vedevano per strada, al posto di focalizzarsi sulla mia famiglia, si focalizzavano sui miai abiti. Era una grande distrazione, la moda è questo.

Spaces -Larry Stylinson (Italian Translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora