Retrograde

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Harry Styles

Niall arrivò tre ore dopo con i miei vestiti e del cibo. Mi informò che la riunione era andata alla grande e che tutti aspettavano che Louis si riprendesse, anche se non sapevano proprio del tutto quello che era successo. Anche Gemma venne e mi raccontò della sua chiacchierata con Louis, mi disse anche che aveva le promesse nuziali che Louis aveva scritto. A quanto pareva, le aveva chiesto di darmele quando avevamo rotto. Gemma voleva darmele, ma io decisi di non leggerle—quantomeno non ancora.

Decisi di fare una passeggiata per l'ospedale mentre le infermiere controllavano Lou, lasciando Niall e Gemma con lui. Andai nell'ala pediatrica, dove c'erano i bambini e origliai una conversazione tra una madre e un dottore.

"E' più pericoloso se lo si forza. Dovrebbe lasciare che riprenda la memoria da dove ha lasciato, forzarlo gli causerà dello stress e ciò contribuirà alla sua SDSPT." Spiegò il dottore. La madre borbottò qualcosa prima di salutarlo.

La madre rimase seduta in silenzio fuori dalla stanza. Forse non era il momento giusto, ma pensai che forse non avrei mai più avuto un'occasione del genere.

"Salve, non intendevo origliare, ma ho sentito la sua conversazione con il dottore." Mi avvicinai a lei per stringerle la mano e lei mi sorrise. "Sono Harry. Mio marito è stato coinvolto in un incidente stradale e potrebbe aver riscontrato un trauma cranico. Non sono sicuro di ciò che significhi, ma potrebbe aver perso la memoria come suo figlio. Io... uh, so di non sapere nulla al riguardo, ma forse può aiutarmi a comprendere meglio dandomi qualche consiglio?"

Era un po' azzardata come mossa, infatti, non pensavo mi avrebbe detto nulla, invece si aprì istantaneamente con me, quasi come se morisse dalla voglia di parlarne con qualcuno.

"Mio figlio ha perso la memoria due mesi fa. E' caduto facendo dei trick con lo skateboard e adesso non ricorda più nulla. Ricorda solo degli episodi della sua infanzia, infatti non ricorda nemmeno come si usi uno skateboard." Spiegò. Pensai che quello che stavo facendo forse era strano per lei, ma mi resi conto che le serviva davvero qualcuno con cui parlare.

"Quando siamo tornati a casa dall'ospedale." Continuò. "Ho cercato di insegnargli le cose che ormai non ricordava più. L'ho anche portato da un terapista, ma alcune cose semplicemente non le ricorda. Suo padre ci ha lasciati quando aveva dodici anni e adesso ne ha quattordici. Non ricordava nemmeno suo padre fin quando non è venuto a fargli visita. Quando gli ho detto della sua situazione, lui è venuto a trovarci per vedere come stava ed è stato strano perché non aveva la minima idea che suo padre non vivesse più con noi. Gli ho spiegato tutto ed è rimasto basito, non riusciva proprio ad accettarlo. E' finito per farsi del male. Forse non avrei dovuto forzarlo. Se non l'avessi fatto non si sarebbe ritrovato di nuovo qui." Disse, i suoi occhi iniziarono a diventare languidi.

"Mi dispiace." Le dissi, in quel momento non sapevo cosa dire. Cosa avrei dovuto dirle? "Andrà tutto bene."

"E' quello che dicono sempre." Disse, le lacrime iniziarono a lasciare i suoi occhi. "E' solo che non voglio che mio figlio attraversi di nuovo quel dolore."

"Mamma?" La chiamò suo figlio dalla stanza.

"Vuoi incontrarlo?" chiese.

"No, signora... devo andare. Grazie e um, sia forte per suo figlio." Le dissi.

"Anche lei." Sorrise prima di entrare nella stanza.

Liam Payne

Tornai all'ospedale con Zayn dopo aver pranzato insieme. Onestamente non volevo che tornasse con me perché sapevo quanto ciò lo rendesse ansioso, ma aveva insistito. Aveva detto che voleva andare e vedere come stesse Louis e non potevo proprio dirgli di no.

Spaces -Larry Stylinson (Italian Translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora