The absence

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Canzone del capitolo:

- Your Type (Carly Rae Jepsen)

Louis Tomlinson

Tre notti. Erano passate tre notti e non era ancora ritornato a casa.

Avevo cercato di trovare dei motivi logici. Probabilmente era restato a dormire a casa di uno dei suoi amici perchè non voleva restare in una casa piena di spirito Natalizio. Probabilmente era impegnato a lavorare al bar. Probabilmente stava cercando la ragazza che gli avrebbe fatto da copertura. Probabilmente era all'hotel, cercando di scappare da tutto.

Guardai fuori dalla finestra metre i bambini cercavano attentamente di colorare all'interno del bordo, fallendo. Non li si poteva biasimare però, erano bambini. Non importava quanto facessero attenzione, avrebbero sempre fatto un casino.

Ma io, avevo venti quattro anni ed ero peggio di loro. Non sapevo nemmeno quello che stavo sbagliano solo che continuavo a farlo.

Probabilmente se n'era andato perchè non voleva vedermi. Probabilmente mi odiava da morire.

Non sapevo nemmeno perchè mi sentivo in questo modo.

Il fatto era questo, durante la sua assenza avevo pensato a quello che provavo. Se fossi stato etero, non mi sarei sentito in questo modo, ma mi sarei sentito solo preoccupato. Purtroppo non era così. Era qualcos'altro.

Probabilmente ero gay, ma non ne ero ancora siuro al 100%. Non sapevo nemmeno come si faceva a rendersene conto, ma avevo pensato che era una di quelle cose che si sanno e basta.

Anche se ero ubriaco quella notte, non avrei mai scelto qualcun'altro al posto suo. Allora non lo sapevo, ma era lì e aspettavo solo di rendermene conto.

Avevo sempre provato attrazione nei suoi confronti, era come se non potessi fare a meno di guardarlo tutte le volte. Non l'avrei pensato tutto il tempo se avessi voltuto solo una semplice amicizia.

La maggior parte del tempo le persone fanno fatica ad accettare che non sono etero per colpa di quello che pensa la società, ma forse per me era più sempice perchè avevo visto il modo in cui erano Liam e Zayn. Non mi importava molto di quello che pensavano di me le persone, non finchè avevo iniziato una relazione con Hannah.

Dopo di allora, avevo vissuto solo per soddisfare le altre persone e non sarebbe dovuto essere così.

Adesso mi stavo lasciando andare.

Mi piaceva Harry. Ecco, l'avevo detto. Ma non potevo dirglielo perchè probabilmente non gli piacevo e non sapeva nemmeno che fossi gay.

Il fatto era che non riuscivo nemmeno a mandargli un messaggio per chiedergli dov'era. Avevo paura di quella che sarebbe potuta essere la sua risposta. Avrebbe potuto pensare che ero troppo appiccicoso o avrebbe potuto farmi delle domande a cui non ero pronto a rispondere. Tutto quello che potevo fare era guardare fuori dalla finestra e sperare di vederlo mentre implorava di entrare.

Dopo che i bambini vennero presi dai loro genitori, restai ancora un po', in caso decidesse di farsi vedere e implorasse per lasciare che mi accompagnasse a casa di nuovo o che mi portasse alla galleria e alla pasticceria.

BUZZZZ. Nemmeno a farlo apposta, il mio cellulare squillò. Il mio cuore iniziò a battere più velocemente e mi resi conto di quanto volevo sentire la sua voce solo quando vidi il suo nome sullo schermo.

"Pronto?"

"Ciao, um, non tornerò per qualche altro giorno. Devo lavorare su alcune cose." disse, parlando lentamente come faceva sempre. Non mi importava nemmeno, tutto quello che volevo era sentire la sua voce.

Spaces -Larry Stylinson (Italian Translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora