Louis Tomlinson
Harry parlava nel sonno. Era così che mi ero reso conto che fosse già a casa.
Non faceva rumore quando entrava nella camera, si stendeva delicatamente sul letto (sentivo il suo peso sul materasso) e poi lo sentivo parlare nel sonno.
Stava borbottando qualcosa di incomprensibile ed era frustrante perché sembrava stesse dicendo qualcosa a qualcuno con cui stava parlando nel sogno.
Non sembrava ubriaco, ma forse era esausto. Non tornava a casa da quando era finita e non sapevo dove era stato, ma tutti avevano passato la giornata a cercarlo. Non sapevo se gli avessero parlato, ma almeno era lì.
Guardarlo era un po' strano. Mi ero abituato ad addormentarmi prima di lui così che potesse svegliarmi quando avevo gli incubi. Ed in quel momento lo stavo guardando e non avevo intenzione di riaddormentarmi.
Aveva un'espressione enigmatica sul volto, come se fosse nel mezzo di una discussione. Passai molto tempo a pensare se dovessi svegliarlo o meno.
Ciò che mi lasciava perplesso era che parlava quando dormiva—rimasi scioccato dal fatto che non ero rimasto sconvolto da ciò, quasi come se ne fossi già a conoscenza. Non sapevo come faceva il mio cervello, ma quella era sicuro una delle cose che mi erano famigliari.
Quello e il bellissimo profumo di Harry. Non sembrava stesse indossando un profumo da uomo, come faceva Liam, ma il suo profumo mi faceva suonare così tante campanelle nella mente.
Il suo profumo era un ricordo.
Ricordai che James mi aveva detto che i ricordi a volte vengono innescati da alcune cose— a volte anche da uno dei sensi. Ma il profumo non era solo una sorta di grilletto, era un ricordo vero e proprio. Mi resi conto che il profumo di Harry era qualcosa che avevo dimenticato. Era sempre stato lì, solo adesso lo ricordavo.
Profumava di lenzuola fresche e mela, sicuro lo shampoo che avevo annusato in bagno aveva un profumo diverso su di lui. Aveva un odore di pulito e di casa. Sembrava il profumo che si sentiva quando si entrava a casa, non riuscivo nemmeno a spiegarlo, ma innescava qualcosa al mio cervello—e non ci avevo ancora fatto attenzione.
Non sapevo nemmeno perché mi attirava così tanto. A volte cercavo di giustificarlo con il fatto che il mio cervello fosse attratto dalle cose famigliari, tutto quello che mi ricordava qualcosa, ma quello che provavo quando vedevo Niall e gli altri amici era diverso da quello che provavo quando vedevo Harry.
Non che il mio cuore impazzisse, ma sentivo sempre il bisogno di stargli vicino, come se mi sentissi male quando non era vicino a me tanto da pensarlo tutto il tempo.
E non era una cosa che stavo fingendo, perché era impossibile. Forse si sarebbe sentito a disagio se mi fossi avvicinato troppo. Avevo notato che era un po' nervoso ultimamente, come se camminasse sulle uova. Forse si stava solo trattenendo quando eravamo insieme.
Perché aveva un marito! Ha sempre disegnato dei confini invisibili tra di noi e non avrei dovuto sorpassare la linea che non conoscevo!
Cercai di eliminare il pensiero di Harry dalla mia testa perché ovviamente stavo pensando troppo. Era lì, a casa, al sicuro e quello era l'importante.
Giusto.
Non avrei dovuto pensare al fatto che stesse dormendo accanto a me, nello stesso letto, quando era sposato con un altro uomo.
Sapevo che non avrei dovuto pensarlo, ma non ero io il motivo per cui si erano lasciati, no? Insomma, ero un uomo di principio e certo, forse ero cambiato molto da quando avevo lasciato Hannah, ma non pensavo di essere diventato così cattivo. Sapevo di essere ancora una brava persona e Harry non l'avrebbe mai fatto, non era il tipo di persona incline al tradimento, lo sapevo dal momento che avevo quasi chiesto ad una traditrice di sposarmi.
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Spaces -Larry Stylinson (Italian Translation)
FanfictionLouis Tomlinson si ritrova in una camera d'hotel di Las Vegas con un anello al dito e un certificato di matrimonio, il quale dichiara che è sposato con un uomo di nome Harry Edward Styles. *la storia non è mia, ma di @stylesmonarchy ed io la sto so...