Of moving on

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Louis Tomlinson

La mia mano si sentì viva non appena la trinse. Certo, era fredda, ma non appena la sua pelle aveva incontrato la mia,  avevo sentito il calore e mi fece srrossire.

Probabilmente era positivo che stava guardando dritto di fronte a lui e non me.

"Tomlinson?" disse Harry alla guardia all'esterno.

"Potete entrare." disse.

"Come sapevano che saremmo venuti?" gli chiesi.

"Non lo sapevano." rispose.

"Ma tu hai detto Tomlinson."

"Lo so, è il mio cognome ora. Sposati, ricordi?" Sollevò una mano così che fossi a livello del mio volto. Guardai l'anello e mi resi conto di cosa stesse parlando.

"Ciao!" urlò qualcuno dal secondo piano.

"Tay!" urlò Harry di rimando mentre la ragazza scendeva le scale. Indossava un vestitino nero corto che mostrava la sua figura slanciata e le sue gambe lunghe. Aveva i capelli biondi ed indossava un rossetto rosso fuoco. Le stava piuttosto bene.

Approcciò Harry e gli diede un bacetto sulle labbra. Si sorrisero e la ragazza gli pulì il rossetto dalle labbra.

Lasciò la mia mano.

Okay.

Pensai fosse la sua ragazza. Dopotutto, non era così impossibile.

Ma non lo era, vero? Aveva detto che saremmo andati all'esibizione di una sua amica.

"Ah, comunque lui è Louis. Lou, lei è Taylor." Sporsi la mano e lei la strinse.

Un uomo venne verso di noi e ci offrì dello champagne. Harry ne prese due bicchieri e ne diede uno a Taylor.

"Scusatemi, vado a dare un'occhiata all'esibizione. E' stato bello incontrarti." dissi e sorrisi a Taylor prima di picchiettare la schiena di Harry.

Li lasciai soli e vidi il modo in cui parlavano. Lui le sorrideva luminosamente mentre lei aveva una mano sul suo braccio.

Già. Decisamente la sua ragazza. Non solo un'amica. Probabilmente non sapeva nemmeno della storia del matrimoni, dal momento che Harry non mi aveva presentato come suo marito.

Giocherellai con la fede e me la tolsi dal dito. La misi in tasca e ritornai a guardare i lavori.

La galleria era strapiena. Non avevo ancora visto tutti i lavori, ma l'artista doveva essere davvero brava per attrarre tutto questo pubblico.

Guardai i quadri e tutti rappresentavano coppie felici. Coppie etero, coppie gay, coppie lesbiche, coppie di anziani, anche coppie di giovani. Erano colorati e facevano da cornice all'umore del quadro.

Era per questo che Harry mi aveva messo in guardia? Perchè vedere coppie felici nella galleria mi avrebbe fatto rendere conto di quanto fossi miserabile?

Aspettai qualche minuto poi ritornai a guardare il punto in cui sarebbero dovuti stare Taylor e Harry, ma non c'erano più.

Mi spostai al secondo piano e decisi che dove si trovassero non erano affari miei. Harry mi aveva portato qui per vedere i lavori, non per guardarli mentre facevano i piccioncini.

I quadri al secondo piano erano molto diversi da quelli al primo piano. Le coppie erano insieme, ma non sorridevano. Era come se fossero... a loro agio con la compagnia dell'altro. Non mostravano esattamente gratitudine, ma i loro occhi erano ancora luminosi come prima. I colori non erano così luminosi come quelli dei dipinti al piano inferiore, ma erano comuqnue luminosi.

Spaces -Larry Stylinson (Italian Translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora