Cold shoulder

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Louis Tomlinson

"Amore!" dissi troppo forte, facendo girare tutti.

Sì, sono sposato con lui, gente. Fatevene una ragione.

"Unisciti a noi." dissi, spostando la sedia accanto a me così che potesse sedersi.

"Sei con un'amica." disse, guardando Eleanor. Non riuscivo a decifrare bene la sua espressione, ma capivo che non voleva più essere lì.

"Uh, sì. Amore, lei è Eleanor. El, lui è Harry." Eleanor sporse la mano per stringerla con quella di Harry.

"Suo marito." disse, stringendole la mano. Le loro mani rimasero così per quancle minuto mentre io cercavo di rompere l'imbarazzo.

"Non mi hai detto di essere spostato." disse Eleanor, rendendo la situazione acncora più imbarazzante.

"Beh, questo è interessante." disse Harry.

"Sono sicura che non intendesse farlo. Voglio dire, non abbiamo sollevato la questione, quindi.." Eleanor cercò di riparare.

"Già, non credo sia così importante." disse Harry. Cercai di arrivare alla sua mano sotto il tavolo, ma lui le mise entrambe sul tavolo, giocherellando con gli anelli. La sua mano sinistra  aveva un solo anello sull'anulare, la nostra fede.

Io avevo lasciato la mia a casa, ma non significava nulla.

"Comunque," disse Harry, rompendo il silenzio. "Come vi siete incontrati?"

Sapevo quello che stava facendo. Eleanor avrebbe dovuto farci delle domande, ma aveva scelto di essere lui a farle. Stava giocando e non mi piaceva.

"Siamo vecchi amici." disse lei.

"Ah, riattizzi una vecchia fiamma." disse Harry, strofinandosi il mento con le dita.

"A dir la verità sono amica di Hannah. Ma poi ho visto Louis dopo che non lo vedevo da molto e ho deciso che avremmo dovuto prendere un caffè per recuperare il tempo perduto." sorrise dolcemente, ovviamente non sapeva quello che stava succedendo.

"Ooh, Hannah. Non sento parlare di lei da un po', è interessante. Dimmi di più." le disse Harry e fu quello che fece.

Davvero, questa ragazza pensava?

**

Il silenzio assordante del viaggio in macchina fu doloroso, anche più agognante di quello che era successo al bar.

Tutto quello che avevo fatto era stato  ascoltare Eleanor mentre parlava della sua carriera da modella e dei suoi amici famosi. Harry faceva finta di essere interessato solo per essere gentile, ma riuscivo a capire che non era davvero attento.

Guidava più velocemente del solito, i suoi occhi erano concentrati sulla strada. Non si preoccupò nemmeno di rispondere al cellulare che squillava all'impazzata.

"Non hai intenzione di rispondere?" gli chiesi.

Non mi rispose, i suoi occhi erano ancora incollati alla strada.

"Amore, andiamo.." Gli strinsi la mano con la quale non guidava.

"Non chiamarmi il quel modo." disse, tirandosi via la mano.

"Sei nervoso." dissi.

"Davvero? Lo credi davvero? Perchè dovrei essere nervoso?" disse sarcastico, spingendo forte sul freno quando vide un semaforo rosso.

"Perchè sono stato un po' con Eleanor?" dissi.

"Non è un po' superficiale, però?" disse, cercando di sbollire la sua rabbia.

"Mi dispiace." dissi, cercando di non farlo innervosire ancora di più.

"Tre cose. Sono arrabbiato per tre cose." disse, alzando tre dita.

"Per prima cosa non mi hai detto dov'eri. So che non era tua intenzione, ma se non avessi pensato di aspettare nella caffetteria avrei aspettato  ancora di più. Immagina come mi sono sentito quando ti ho visto con lei, una ragazza. Una persona che ha qualcosa che io non ho." spiegò. Sapevo che aveva avuto lo stesso problema con Mason quindi sapevo da dove aveva origine.

"Secondo, non le hai detto che sei sposato. Sarebbe anche andato bene se non le avessi voluto dire che eri sposato con me, ma terzo, non indossavi la fede." disse, mordendosi il labbro inferiore dopo.

Accostò sul vialetto e parcheggiò l'auto prima di lasciarmi all'interno.

"Mi dispiace, mi dispiace davvero, non volevo farti arrabbiare-" lo rincorsi.

"Vedi? Odio quando le persone lo fanno. Si scusano per aver fatto arrabbiare l'altro al posto di scusarsi per le cose sbagliate che hanno fatto." disse, camminando a grandi falacate verso casa mentre io cercavo di stargli dietro.

Non sapevo cos'altro dire. Non volevo dire nulla che avrebbe potuto farlo arrabbiare ancora di più di quanto non fosse già.

Salii le scale poco dopo che lui era andato nella nostra camera. Per quando raggiunsi la porta, era già fuori, portando un cuscino con sè.

"Prendo il divano, caso chiuso." disse, non guardandosi nemmeno indietro prima di scendere le scale.

**

Erano passate ore da quando eravamo tornati a casa e speravo ancora che sarebbe venuto a letto da me. Onestamente meitavo io di dormire sul divano, non lui. Forse meritavo anche di dormire fuori.

Scesi le scale per controllarlo. Eccolo lì, dormiva sul divano con le braccia incorciate al petto.

Ritornai nella stanza e tolsi il piumone dal letto. Lo misi addosso a lui e lo guardai mentre faceva un respiro profondo e si accoccolava.

"Mi dispiace." sussurrò con gli occhi ancora chiusi.

Mi inginocchiai di fronte al divano, toccandogli i ricci e scostandoglieli dal volto. Stava dormendo profondamente, ma riuscivo a vedere che il suo naso era ancora rosso. Aveva pianto prima di addormentarsi.

Mi avvicinai così che le mie labbra fossero proprio sulla sua tempia.

"Ti amo, lo sai?" misi la mia mano sulla sia guancia, accarezzandogliela con il pollice.

Lo baciai per l'ultima volta prima di andare su.

"Resta." gli sentii dire con voce gentile.

Mi voltai e notai che aveva fatto spazio sotto al piumone, accanto a lui. Mi ci misi sotto e mi stesi, fronteggiandolo.

Volevo abbracciarlo, ma fui riluttante perchè forse non avrebbe voluto. Mi resi conto che mi sbagliavo quando mi avvolse tra le sue braccia e piazzò il palmo della sua mano sulla parte esterna della mia coscia, così che fosse sopra la sua.

"Mi dispiace." dissi mentre mi stringeva.

"Shhh, coccolami." disse prima di baciarmi il naso.

In quel momento, seppi che era stato il primo dei due a perdonare.

Era stato coraggioso.



Salve, avrei voluto aggiornare ieri, ma non ce l'ho fatta. Che ne pensate? La litigata andrà avanti per molto? Da notare i riferimenti alla canzone spaces che poi dà il nome alla storia. Comunque, fatemi sapere cosa pensate succederà a quei due e come affronterranno la cosa. Fatemi sapere nei commenti. Ci tengo molto. Alla prossima. Xx

Spaces -Larry Stylinson (Italian Translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora